Piastre NEL Thunder e KARMA 13″: semplicemente POTENTI!
di Matteo/”MatteoFra” – (c) 2017 by AMD Tech Team
Innanzi tutto ci tengo a ringraziare la Geotek Center per la solita infinita pazienza che dimostra ogni volta e in questo caso nel lasciarmi il Fisher F19 insieme alle due piastre in prova, per oltre tre mesi. Oltretutto. Me le ha fornite tutte e due montate, la NEL Thunder e la Karma 13″ sulle aste in modo da facilitarmi (e non poco) il cambio rapido durante i videotest. Diciamo che le ho testate molto in ricerca e, non avendo tantissimo tempo libero, i tempi si sono allungati ma mi hanno dato modo di prenderci confidenza ed evitare di dare giudizi sommari e non corrispondenti alle reali prestazioni delle piastre…
Il primo impatto è forte e la differenza di dimensioni con la piccola piastra originale non è di poco conto e l’occhio ci mette un certo tempo ad abituarsi e metabolizzare questo bel cambiamento.
Caratteristiche principali:
NEL Thunder: 37 cm x 26,5 cm (14,5”x10,5”)
peso dichiarato 570 g peso misurato con salvapiastra 650g
Karma: 33 cm (13”)
peso dichiarato 680g peso misurato con salvapiastra 714g
Il peso e lo sbilanciamento in avanti sono palesi ma non fastidiosi e non si può pretendere l’opposto, considerando il notevole aumento di dimensioni. Paradossalmente mi sono sentito più a mio agio con la Karma anche se ha un peso leggermente più alto, ma sto parlando di sensazioni e nulla di così evidente. A differenza della piastra standard del F19, dove è comodo spazzolare senza il velcro reggibraccio, sia con la Thunder sia con la Karma, il mio consiglio è di utilizzarlo perché oltre a distribuire meglio il peso, contrasta la tendenza del metaldetector a ruotare al cambio di direzione.
La prima giornata di prove, è stata caratterizzata da particolari condizioni meteo che hanno amplificato molto le normali EMI presenti nel mio solito bosco di prova; non lontano ci sono dei tralicci dell’alta tensione che, solitamente, disturbano i metal che ho provato in precedenza. Per fugare il dubbio che non ci fossero problemi con il Fisher unito alle due piastre, ho acceso altre due macchine che avevo nel cofano della macchina e, con le impostazioni che utilizzo solitamente in ricerca, risultavano nervosissimi. Detto questo ho voluto ugualmente filmare e continuare i test ma mi sono limitato ad un test di velocità, rimandando gli altri ad altra giornata più propizia.
Test con 2 monete vicine fino ad avere un unico suono
La prima ad essere provata è stata la NEL Thunder che restituisce immediatamente una spazzolata molto veloce e VDI stabili fino al limite di separazione di meno di 3 cm (misurate centro/centro). La Karma si arrende leggermente prima con un suono più sporco rispetto alla Thunder.
Test con 2 monete e fondello di cartuccia da caccia
Karma, con monete poste ai lati del fondello da caccia appoggiato al centro, che suonano bene e distinte fino ad avvicinarsi a 7 cm di distanza dal bossolo, se provo ad avvicinarmi ulteriormente, si sente un unico suono basso e prolungato e perdiamo la distinzione dei singoli oggetti. Con la Thunder ho iniziato a spazzolare alla distanza minima a cui le ha separate la Karma. Il suono è limpido e squillante che mi permette di diminuire di distanza fino ad avvicinarmi ai 3 cm. Fatta questa prova, ero curioso di vedere la rilevazione sul fondello messo di piatto e non più appoggiato, uno dei target più sgradevoli che ci capita di trovare in campi e boschi. E’ uno degli oggetti più rischiosi da discriminare a meno che non si metta in conto di lasciare roba “interessante” sotto terra. Sempre nel video 2 si vede il comportamento del metal detector con le due piastre: la Thunder da un suono perfetto sia sulle monete sia sul fondello e, anche se quest’ultimo non ha un VDI stabile, è molto difficile non cedere alla tentazione di scavare. Il comportamento della Karma è più netto, il VDI delle monete rimane alto e costante mentre il VDI del fondello scende molto e si stabilizza appena sopra il ferroso.
Fatte queste prime prove ho sospeso il test perché l’instabilità era diventata eccessiva e non mi permetteva di avere un test veritiero con target interrati, a causa della troppa diminuzione di sensibilità necessaria. Dopo qualche giorno sono tornato e ho settato il metal in modo molto reattivo ma che non disturba la ricerca. Questa è ovviamente una questione di abitudini e, agendo sulla sensibilità, possiamo anche renderlo docile e silenzioso senza grosse perdite prestazionali.
Moneta 5 cent sepolta a 26/27 cm
La Thunder sente la moneta discretamente ma è la massima profondità alla quale la rileva con suono scavabile (girando a 360° intorno). Il suono si mantiene decente ma il VDI non è sempre stabile.
La Karma forte dei suoi cm in più, non sfigura di certo e restituisce un suono netto e preciso che indica senza mezzi termini un target buono e questo viene confermato anche dal display dell’F19. Con questa piastra avrei potuto sicuramente spingermi ancora qualche centimetro più giù con una impostazione più spinta. Girandole intorno tutto rimane chiaro e preciso sia come suono sia come indicazione numerica.
Moneta 5 cent VE II sepolta a 10/12 cm in mezzo a 2 chiodi
La Karma rileva in maniera netta, se ci manteniamo in asse con la moneta fino a circa 45°, dove il ferro copre totalmente la moneta.
Anche la NEL, in asse, ha un suono perfetto con VDI preciso e a 45° il ferro prende il sopravvento sul buono e inizia a suonare “basso”.
Da notare nel video le dimensioni dei chiodi e soprattutto la forma di quello posto a sinistra con la punta piegata a “L” che arriva alla base della moneta. Dalle immagini si capisce bene la vicinanza dei due chiodi.
Moneta interrata a 10/12 cm con chiodi posizionati sopra
Per avere un’idea del comportamento e dell’iron masking, ho utilizzato gli stessi chiodi di discrete dimensioni del precedente test ma, questa volta, poggiandoli sopra la buca ricoperta sulla verticale della moneta. Posizionato il chiodo a 3 cm di lato, con la Thunder, la rilevazione dipende dall’angolo con cui approcciamo i due oggetti e vediamo anche il classico abbassamento del VDI dovuto alla componente ferrosa molto vicina. La Karma si comporta in maniera identica alla NEL con abbassamento del VDI e suono misto buono/ferroso.
Moneta sepolta come prima e contornata da 4 chiodi di diverse dimensioni posti a croce
I chiodi sono messi in modo che cadano tutti all’interno delle piastre contemporaneamente alla moneta.
Anche in questa prova la qualità della risposta è influenzata dall’angolo della spazzolata che permette di avere più o meno ferro che copre la moneta. La Thunder sente più chiaramente la moneta grazie alla sua minore larghezza che la aiuta a districarsi meglio in mezzo alla croce di chiodi.
Dopo queste prove ho avuto modo di continuare le piastre per diverso tempo e posso confermare le prime impressioni avute a primo impatto e confermare anche i risultati dei test che si vedono nei video.
Chiunque voglia dotare la propria macchina di una delle due piastre, è importante che tenga in considerazione le dimensioni che andranno ad aumentare, con conseguente appruamento del metal, ma che non influisce in maniera importante come si potrebbe pensare.
Il terreno ideale per le piastre grandi è quello che permette una spazzolata ampia con grande copertura di terreno: prati e campi sono ideali per avere le migliori prestazioni con il minimo sforzo. (foto 08)
Altro caso in cui mi sento di consigliarne l’acquisto, è quando si ha a che fare con una conformazione del terreno che ci obbliga a tenere la piastra sollevata dal terreno e quindi si ha bisogno di riguadagnare quella manciata di centimetri che faranno la differenza.
La cosa che mi ha favorevolmente colpito è la capacità di separazione, nonostante le dimensioni comincino ad essere di tutto rispetto, soprattutto per la Karma che ha un rapporto qualità/prezzo unico sul mercato.
La qualità costruttiva della NEL oramai la conosciamo e anche con questa realizzazione si mantiene al top, considerando anche la dotazione standard che comprende la vite di fissaggio, il salvapiastra e il velcro per fissare il cavo all’asta.
La Karma era la prima volta che la vedevo toccavo con mano, l’aspetto è molto piacevole e la linea snella e una finitura satinata ne aiutano molto l’estetica. Il cavo è molto flessibile, morbido e di generose dimensioni e anche con la temperatura rigida non mi ha dato nessun problema durante l’avvolgimento e, vi assicuro, che ho montato e smontato le due piastre come farebbe un utente medio in anni di utilizzo. Anche per la NEL la dotazione standard è formata da salvapiastra e vite di fissaggio che però ha un particolare sistema di bloccaggio che ne previene lo svitamento.
A questo punto sta a voi scegliere quella che fa al vostro caso……….
Matteo/”Matteofra”
AMD Tech Team
E: matteofra@amdtt.it
Info e prezzi sulle piastre in prova:
GEOTEK CENTER
W: www.geotekcenter.it