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Detech Ultimate 13” per Garrett AT PRO: più potenza!

di Leonardo Ciocca © 2016 AMD Tech Team

Chi utilizza da un po’ di tempo il Garrett AT PRO sa bene quali siano le sue potenzialità. Con la piastra di serie, una DD “Smudged” da 8.5”x11”, si hanno buonissime performance su diversi tipi di terreno. E’ ovvio che non ci si può aspettare risultati mirabolanti da una piastra che, sebbene ben progettata, è indicata per un uso generale, adatta sia all’utente novizio che al cercatore più esperto. E’ dotata di buona profondità, buona capacità di separazione dei target e, tutto sommato, ha un peso contenuto.

Ma se volessimo qualcosa di più?

Ecco quindi che diversi costruttori, in special modo dell’Est Europa, si sono cimentati nel produrre piastre alternative che potessero essere montate sulla macchina flagship della Garrett. In questo blog abbiamo già testato un paio di queste piastre di terze parti, con risultati piuttosto soddisfacenti. E’ venuta l’ora di provare la piastra Detech Ultimate 13”, fiore all’occhiello dell’azienda bulgara diretta dall’Ing. Rumen Kanev…

Si tratta di una piastra già molto conosciuta e disponibile per tantissimi modelli di detector. All’appello però mancava la versione per l’AT PRO, tanto richiesta dagli aficionados della casa texana.

Famosa per la sua profondità, stabilità, leggerezza e capacità di separazione, sarà anche stavolta all’altezza delle aspettative nella sua versione per Garrett?

Bhè… scopriamolo insieme!

TEST IN RICERCA VERA

img_20161109_130658Come al solito, le mie prove sono iniziate con delle sessioni di ricerca vera, per iniziare a prendere confidenza con la piastra in ambienti reali. Montando la piastra ho notato subito la sua sensibilità dato che, appena acceso lo strumento, l’ho sentito molto più nervoso tenendo la bobina in aria. Ma è bastato avvicinare la Ultimate al terreno per renderla quieta e stabile. La prima cosa che mi ha colpito è che il suo peso bilancia meglio l’intera macchina, rendendola più piacevole da usare e molto meno faticosa. E’ cosa abbastanza nota che AT PRO sia leggermente sbilanciato in avanti, sicuramente per via del fatto che è stato progettato per essere utilizzato anche in acqua, dove quindi è necessario un leggero spostamento del peso in avanti per contrastare la spinta di galleggiamento. Sebbene la Ultimate sia di generose dimensioni, 13 pollici appunto (33 cm circa), risulta molto leggera grazie ad un utilizzo intelligente delle resine epossidiche.

Spazzolare per ore con la Ultimate è davvero possibile senza grandi affaticamenti, cosa che rende le sessioni di ricerca molto piacevoli e produttive. La copertura del terreno, potevamo darlo per scontato, è nettamente migliore rispetto alla piastra originale, permettendoci di conseguenza di cercare in modo scrupoloso anche senza troppi overlap. La cosa molto interessante è che la Ultimate, specie con impostazioni di Sensitivity elevate, possiede una notevole sensibilità periferica (fuori dal diametro della piastra stessa), cosa che ci darà la possibilità di individuare target anche se non ci passiamo esattamente sopra. Potete quindi capire in modo intuitivo quanto sia produttiva una piastra dotata di questa sensibilità superiore alla media.

Durante le mie ricerche “live” ho subito notato come l’intensità dei segnali, rispetto alla piastra di serie, fossero più intensi, forti e solidi su target non discriminati. Il bello è che questa forza di segnalazione, nonostante la “stazza” della Ultimate, risulta molto evidente anche su oggetti molto piccoli, cosa che sinceramente non mi aspettavo.

C’è poi una cosa ancora più importante che vorrei segnalare e che è rivolta agli utenti un po’ più esperti.

img_20161109_130444Chi usa il Garrett AT PRO da tempo, sa che la sua capacità di identificazione VDI arriva fino ad un certo punto. Superata una certa profondità la macchina, sebbene riesca a suonare la presenza di un target, è incapace di dare un’identificazione numerica VDI. Questa capacità di suonare i target senza identificazione, con la piastra standard, è limitata a un paio di centimetri in più, oltre i quali il detector non riesce ad andare, restando muto.

Non solo la Ultimate 13” spinge in modo sensibile la profondità con identificazione ma, e la cosa mi ha stupito davvero tanto, la zona di sensibilità senza identificazione è drammaticamente maggiore!

Si tratta quindi, specialmente per gli utenti più esperti, di un guadagno in profondità davvero notevole.

CAPACITA’ DI SEPARAZIONE

Da una piastra rotonda come la Ultimate mi aspettavo una capacità di separazione inferiore a quella della piastra di serie che, lo ricordiamo, è molto più stretta nella sua dimensione orizzontale. Non solo in ricerca vera ho riscontrato che la Detech è capace di separare i target in maniera molto simile, ma ne ho avuto riprova anche nei test in ambiente controllato. Tra l’altro ho notato che utilizzando l’Iron Audio la Detech tende ad enfatizzare l’eventuale presenza di un target non ferroso rispetto a quello ferroso vicino. Davvero una gran cosa!

TEST IN AMBIENTE CONTROLLATO

Come al solito ho portato il Garrett AT PRO con piastra di serie e con la Ultimate 13” nel mio solito testbed. Si tratta di un terreno mineralizzato (presenza sensibile di ematite) dove ho sepolto da anni alcune monete da 20 centesimi di Euro e alcuni Vittorio Emanuele. Chi legge questo blog oramai sarà piuttosto familiare a questo ambiente di prova, avendo quindi la possibilità di effettuare paragoni tra i vari modelli in situazioni identiche.

img_20161109_125945Il primo test di profondità a circa 5 cm è stato ovviamente superato brillantemente da entrambe le piastre. Bhè, ci saremmo stupiti del contrario.

Già il secondo test, con una moneta sepolta a 12-15 cm insieme ad un chiodo di ferro ha iniziato ad evidenziare le differenze tra la piastra di serie e quella Detech. Sebbene entrambe siano state in grado di rilevare la moneta, la Ultimate ha evidenziato in maniera significativamente più evidente la moneta mentre la piastra di serie ha prodotto un suono molto più sporco, sebbene decisamente scavabile.

La vera scriminante è stata quando ho testato il detector con la moneta sepolta a 28 cm e con l’ostacolo naturale dovuto ad una sorta di scalino nel terreno. Questa depressione crea notevoli problemi alle piastre grandi dato che, meccanicamente, tendono a sbattere sul bordo rendendo la spazzolata scomoda e inefficiente.

La piastra di serie, all’80% delle passate, non è riuscita affatto a rilevare la moneta restando muta, mentre per il restante 20% la segnava come ferro.

img_20161109_125936La Ultimate invece riusciva, per il 90% delle spazzolate, a segnalare il target e per circa il 40% a segnalarlo come NON FERROSO con tanto di VDI.

Spostandomi poi nel secondo test bed ho avuto modo di verificare che l’AT PRO con piastra di serie è stato in grado di rilevare monete a 5 e 20 cm in modo corretto, ma dando indicazione errata su quella a 25 cm.

La Ultimate ha invece passato tutti i test in modo esemplare, con suoni solidi e identificazioni corrette.

 

TEST CON MATTONI MINERALIZZATI

img_20161109_130452Gli ultimi test, come da tradizione, li ho effettuati coprendo i target con mattoni ultramineralizzati.

Si tratta di mattoni refrattati che, da soli, suonano come se fossero blocchi di ferro. La piastra stock è stata bloccata anche quando ho passato il detector sulla moneta a 5 cm (coperta appunto col mattone refrattario) mentre la Ultimate è stata in grado di rilevare correttamente la moneta.

Per fermare la Ultimate c’è voluta la moneta a 12-15 cm, vicina al chiodo ferroso, coperta dallo stesso mattone ultramineralizzato.

CONCLUSIONI

Leonardo/"Bodhi3"
Leonardo/”Bodhi3″

La Detech Ultimate 13” per AT PRO mantiene fede alla sua nomea di piastra potente, leggera e capace di ottima separazione. Mi sento di consigliarla a tutti coloro che vogliono aggiungere diversi centimetri di profondità al loro Garrett senza sacrificarne il piacere di spazzolata e la gestione di terreni sporchi. Ovviamente chi cerca in montagna o in ambienti “stretti” troverà la Ultimate troppo ingombrante ma, per il resto degli ambienti operativi, si tratta di una piastra assolutamente performante.

PS. La piastra è stata gentilmente fornita dalla Detech Bulgaria.

Vorrei ringraziare Daniel Matei di Detech Romania per il supporto fornitomi.
Per informazioni e prezzi vi invito a contattare il distributore nazionale italiano MediaElettra

4 pensieri riguardo “Detech Ultimate 13” per Garrett AT PRO: più potenza!

  • Ciao,
    Io ho appena acquistato la piastra, la prima che prendo dopo quella di serie (su AT PRO).
    Ho provato a bilanciarla moltissime volte, ho ridotto la sensibilità di -1 e -2 tacche e mi da lo stesso falsi segnali. Inoltre la versione pro sente oggetti in profondità e l’audio essendo proporzionale anche alla profondità, il suono giustamente è molto debole (se l’oggetto rilevato è molto sotto). Ho provato la detech con target in superficie ma sento il suono squillante che dava la piastra di serie anzi, sembra in profondità anche se magari si trova a 10 cm (questo anche per valori di VDi di 80). Ho provato la piastra solo in campo, i test in aria non li ho eseguiti.
    Secondo te è normale oppure ho beccato una piastra matta?

    Grazie

    Matteo

    Rispondi
    • Hai resettato l’AT PRO dopo aver sostituito la piastra?

      Leonardo

      Rispondi
  • Ciao Leonardo, anche io ho montato la ultimate sul mio AT max, ma ho notato una gran rumorosità di segnali durante lo spazzolamento. Dopo circa 3 ore mi sentivo stordito, ho abbassato l’audio e ho resettato come mi hai detto di fare, ovvero prendo il tasto di accensione per un certo numero di secondi, finché non non si sente un beep. Si può fare qualcosa in più per renderlo meno rumoroso? Grazie, Daniele.

    Rispondi
    • Prova ad impostare il valore di THRESHOLD su valori negativi.

      Ciao!
      Leo

      Rispondi

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