XP ADX 150: potenza, semplicità e leggerezza… per tutte le tasche!
La primavera è finalmente arrivata e le giornate di pioggia finalmente sembrano averci dato un po’ di tregua. Era davvero ora di poter ritornare sul campo perché, come avete avuto modo di leggere nel blog, in questo periodo il team AMD è stato davvero “carico” di prodotti da testare.
Tra i metal che ci sono stati gentilmente inviati, c’è anche l’XP ADX 150, speditoci dal distributore Detector Center di Cervia. Si tratta della macchina entry-level del costruttore francese di cui, fino ad ora, si è sentito sempre poco parlare, forse perché un po’ messo in ombra dai suoi fratelli maggiori Goldmaxx I e II, Mito I, II e III, G-MAXX e, ovviamente, il top di gamma DEUS.
Di solito infatti si associa la XP ai modelli di fascia medio-alta e alta e si dimentica troppo facilmente il loro modello di base, l’ADX 150 appunto.
DESCRIZIONE, MECCANICA E MONTAGGIO
Si tratta di un detector VLF/IB monofrequenza a 4,6 kHz di tipo Motion, senza display, a tono singolo, con bilanciamento automatico del terreno, discriminazione lineare e regolazione di sensibilità con due semplici pomelli. E’ dotato di speaker esterno, presa jack per cuffia con filo da 6,35mm, già predisposto alle cuffie wireless XP (acquistabili a parte) grazie alla sua circuiteria interna.
Nella confezione troviamo il control box, l’asta telescopica, la piastra da 9” DD rotonda aperta con relativa copripiastra, un’utile protezione di robusta tela di nylon per il box, una banda con velcro per il poggiagomito e il manuale in italiano. Leggiamo poi dal sito di vendita online del distributore (www.detectorpoint.com) che ad oggi (20 marzo 2016) il detector viene venduto in bundle promozionale con una piastra extra DD da 10”x5” (con copripiastra) e con cuffia con filo a poco più di 400 Euro.
Montare l’ADX è questione di secondi. Dopo aver montato la piastra con la vite passante e il dado a farfalla in fibra, basterà far scorrere le aste collassabili per regolare la lunghezza più confortevole in base alla nostra altezza e bloccare il tutto con i due camlock. Sicuramente molti di voi avranno riconosciuto anche in questo modello l’innovativa asta telescopica introdotta con il DEUS e che successivamente è stata adottata da tutte le nuove generazioni di macchine XP. D’altronde si tratta di una delle migliori meccaniche mai progettate al Mondo e quindi siamo davvero felici che Alain Loubet (Presidente e Capo Progettista della XP) abbia deciso di montarla su tutti i suoi modelli.
Il Control box, uno scatolotto molto simile se non identico a quello dei modelli superiori, si innesta a baionetta sotto il poggia gomito. E’ possibile, come da tradizione XP, sganciarlo da quella posizione e, anche grazie ad un cavo di collegamento alla piastra molto lungo, tenerlo alla cintura (Hipmount) utilizzando il comodo copribox di cui abbiamo già parlato. In questo modo la macchina, già leggerissima di suo (pesa solo 1.483 grammi con le 8 pile stilo Duracell fornite nella confezione e che offrono, secondo il costruttore, circa 50 ore di utilizzo continuativo), diventa una piuma (950 gr), dato che il peso non graverà più sul braccio dell’operatore ma sarà scaricato sulle gambe.
I controlli a disposizione, pomelli analogici, sono solo due: Sensibilità (che funge anche da interruttore per accendere e spegnere lo strumento) e Discriminazione. Per chi inizia, ma non solo diciamo noi, sono più che sufficienti. Ma vediamo cosa accade quando giriamo il primo pomello e accendiamo il metal detector…
PRIMO TEST (RICERCA VERA)
… Qualche beep ci dice che la macchina si è accesa e che la batteria è carica. A questo punto l’ADX 150 diventa silenzioso (è infatti un modello SILENT SEARCH) e non dispone di un suono di soglia. Per prepararsi alla ricerca basterà impostare la Sensitivity al massimo livello possibile senza che la macchina produca segni di instabilità e, per un utilizzo ordinario, impostare la discriminazione tra il valore 4 e 5. In questo modo infatti il ferro sarà completamente discriminato e arriveremo fino alla cancellazione dell’alluminio. Mentre con discriminazione a 4 l’alluminio suonerà “strappato”, a 5 verrà completamente abbattuto lasciando passare i metalli più conduttivi come oro di dimensioni non troppo piccole, bronzo, piombo, rame, ottone argento etc.
La prima cosa che mi ha colpito è la notevole stabilità della macchina, anche con impostazioni di sensibilità molto spinte. Si può tranquillamente impostare il pomello anche nella “Zona Rossa” senza avere troppi problemi se non qualche sporadico, ma sempre riconoscibile, falso segnale. Suggerisco però, per sicurezza, di lasciare, almeno all’inizio, la Sensitivity appena prima di questa fascia massima. In questo modo avremo una macchina davvero profonda e incredibilmente stabile.
La sua frequenza operativa, 4,6 kHz, lo rende naturalmente più predisposto agli oggetti metallici ad alta conduttività come rame, bronzo e argento e di dimensioni non troppo piccole anche se, grazie alla piastra di serie di dimensioni contenute, riesce ad avere ottime prestazioni anche su oggetti molto piccoli, come ho avuto modo di verificare durante le ricerche vere. Questa bassa frequenza poi lo rende più stabile e performante sui terreni mineralizzati rispetto ai fratelli maggiori a 18 kHz.
Ho portato il detector in un posto battuto decine e decine di volte, dalla superficie piuttosto limitata e dove non mi aspettavo di trovare più nulla. E’ stata quindi una fantastica sorpresa vedere come ADX, anche grazie alla sua agilità naturale e alla sua reattività in pieno stile XP, sia riuscito a farmi trovare altri target nobili senza farmi scavare ferro se non quello di grandi dimensioni (che inganna qualsiasi detector).
La sua leggerezza e la compattezza della piastra permette una spazzolata veloce, supportata dalla recovery fulminea, permettendo all’utente di andare a spazzolare anche negli anfratti più scomodi.
Per altro queste caratteristiche rendono l’ADX 150 ideale per sostenere sessioni molto lunghe di ricerca o su terreni impervi e con ripide pendenze. E’ quindi un “GO GO GO!” per chi cerca una macchina leggera e zainabile da usare in montagna.
La già citata recovery ultraveloce permette poi una separazione dei target buoni/cattivi molto efficace. Per altro, nel caso in cui un target “buono” sia affiancato da un pezzo di ferraglia, il suono prodotto sarà assolutamente riconoscibile, con un timbro metallico molto facile da interpretare.
Ovviamente avendo ADX 150 un solo tono per indicare i target non discriminati, sarà necessario avere un pizzico di pazienza per imparare a capire bene le varie sfumature ed ottenere il massimo delle prestazioni.
La profondità in ricerca vera l’ho trovata più che buona, anzi, direi ottima su oggetti non eccessivamente piccoli e anche tenendo conto delle dimensioni contenute della piastra di serie.
Il centraggio degli oggetti è molto preciso, soprattutto tenendo conto del fatto che l’ADX non è dotato di pinpoint incorporato. Fortunatamente la compattezza della piastra e la reattività di segnalazione aiutano tantissimo ad individuare il punto dove scavare senza errori troppo grossolani.
Alla fine delle giornate di ricerca vera, con un buon bottino di target, non si avverte fatica e tutto ciò garantisce delle sessioni di detecting altamente gradevoli e rilassanti.
TEST IN AMBIENTE CONTROLLATO
Come sempre, anche con ADX 150 ho effettuato dei test in ambiente controllato, ovvero nel mio test bed di riferimento, basato su terreno a mineralizzazione medio-alta e con monete da 20 EuroCent sepolte da anni a 5, 15 (questa con presenza di ferraglia vicina), 20, 25 e 28 cm (quest’ultima con un ostacolo naturale offerto da un gradino di terreno che impedisce una spazzolata troppo larga).
La moneta a 5 cm viene ovviamente sentita in modo forte e deciso senza alcuna esitazione. Quella a 15 cm, con presenza di ferraglia altrettanto anche se il suono diventa, come già detto, più “metallico”, facendoci capire che c’è appunto un oggetto buono vicino al ferro.
A 20 cm, su una zona di terreno con mineralizzazione più elevata, la macchina non ha assolutamente problemi, anche con sensibilità non massima. A 25, sempre sullo stesso terreno estremo, la macchina alza bandiera bianca, ma va detto che solo pochissimi detector riescono a rilevare quella moneta.
Quella a 28 cm, sebbene sia la più profonda, si trova sullo stesso terreno a mineralizzazione media dove ho sepolto le monete a 5 e 15 cm. La particolarità è che c’è anche uno scomodo “scalino” nel terreno che rende la spazzolata scomoda, specialmente se si usano piastre grandi. Fortunatamente la 9” dell’ADX 150 se la cava con una certa agilità ma il segnale è percepibile in modo debolissimo solo con impostazioni di sensibilità quasi massime (al massimo la macchina sembra andare in saturazione dei circuiti RX e, su questo terreno mineralizzato, va in chiusura) e con discriminazione abbassata.
Direi quindi che, in terreni a mineralizzazione media, l’ADX riesce a rilevare agevolmente una moneta da 20 EuroCent ad una profondità media di circa 24-25 cm. Su terreni più mineralizzati direi che si possa attestare tra i 17 e i 21 cm, a seconda della severità e della composizione della mineralizzazione.
Se pensiamo che si tratta di una macchina entry-level dal costo contenuto possiamo dire tranquillamente che sono risultati paragonabili a quelli di detector di fascia notevolmente più alta.
Ho fatto poi dei test sovrapponendo dei mattoni refrattari (di vario grado di mineralizzazione) sui target precedenti. Le monete a 5 e 15 cm, con mattone mineralizzato medio, vengono sentite benissimo.
Se invece utilizziamo un mattone ad alta mineralizzazione la macchina non riesce a rilevare la moneta. Anche qui posso dire che solo le macchine top di gamma passano questo test.
CONCLUSIONI
Utilizzare l’ADX è stata non solo una esperienza di ricerca piacevole e divertente, ma anche, perdonate l’assonanza, sorprendente. Non mi aspettavo che una macchina così economica offrisse prestazioni così buone, soprattutto in termini di stabilità e discriminazione. La XP, almeno secondo l’opinione comune, non ha mai puntato su una discriminazione troppo rigorosa, o meglio, ha sempre guardato a questa funzionalità da un punto di vista molto diverso rispetto a quanto solitamente fanno i costruttori americani e australiani. Questa macchina invece, forse perché pensata per un pubblico che si avvicina a quest’hobby, offre una discriminazione aggressiva, affidabile ed efficace.
Se quindi volete iniziare questo hobby con una macchina semplicissima da impostare, leggera, divertente, performante e, cosa da non trascurare, relativamente molto economica, valutate bene l’XP ADX 150… Non sbaglierete!
Caratteristiche tecniche dichiarate
Modello: XP ADX 150
Nuova asta telescopica
Ricerca di tipo motion
Bilanciamento del terreno automatico
Sensibilità e discriminazione regolabili
Frequenza operativa: 4,6 kHz
Alimentazione: 8 batterie da 1,5 V
Asta telescopica
Piastra in dotazione: 22,5 cm. DD con salvapiastra
Manuale d’uso in italiano
Il metal detector include la dotazione standard:
salvapiastra
hipmount porta box
Promozione All inclusive comprende i seguenti accessori aggiuntivi:
piastra di ricerca 24×11 cm ellittica
salva piastra 24×11 cm
cuffia con filo (solo per la versione standard)
Prezzo (IVA Inclusa): Euro 415,00 (in promozione All Inclusive)
Distributore:
DETECTOR CENTER
Web: www.detectorpoint.com
Email: detector@elettronica.it
Cell/Whatsapp: 392.3189197
Tel. 0544.1888000 centralino
800.901098 numero verde da rete fissa