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TEST

DETECH RELIC STRIKER: Parola d’ordine…PROFONDITA’ PAZZESCA!

Finalmente ho avuto modo di concludere i miei test dell’ultima macchina della Detech, il Relic Striker. Anche se è già stato annunciato il nuovo modello top di gamma, il Chaser, Relic Striker è, almeno ancora per qualche settimana, la macchina di punta Detech nel segmento Deep Seeking. Queste due parole inglesi indicano in gergo i detector destinati alla ricerca in profondità, in special modo di oggetti di dimensioni non troppo piccole, solitamente più grandi di una comune moneta. In sostanza una macchina orientata prevalentemente al detecting di masse grandi e oggetti militaria di un certo tipo a profondità molto elevate…

detech-relic-strikerIl Detech Relic Striker è un VLF/IB monofrequenza operante a 4,8 kHz e dotato di una mastodontica piastra di serie di tipo SEF (Symmetric Electromagnetic Field) da 18”x15”. Queste prime informazioni, lette da un cercatore con un pizzico di conoscenza tecnica, sono indicatrici di un detector più orientato appunto alla ricerca di oggetti metallici altamente conduttivi (rame, bronzo e argento), di dimensioni non troppo esigue, a profondità notevoli e capace di penetrare in modo eccellente i terreni mineralizzati.

detech-eds-gold-catcher-02La Detech, dopo aver messo sul mercato il Gold Catcher, macchina a 28 kHz con piastra chiusa da 6” e 10” DD  dedicata alla ricerca delle piccole pepite d’oro, ha voluto colmare il gap del suo catalogo dato che già in passato aveva prodotto diversi modelli a 14 kHz (EDS e Winner). Dopo numerose richieste da parte degli affezionati clienti, l’Ing. Rumen Kanev, titolare e capo progettista Detech, ha quindi pensato di “chiudere il cerchio” e realizzare una macchina “da profondità” partendo dallo chassis del Gold Catcher. E’ nato quindi il Relic Striker, esteticamente (a parte ovviamente la piastra) identico al Gold Catcher se non per i differenti adesivi che da neri con piccole pepite sono diventati camouflage militare boschivo.

UNBOXING

Anche nel Relic Striker troviamo esattamente gli stessi controlli del Gold Catcher suddivisi tra la parte frontale e il retro del control box, una stretta scatola in alluminio fissata sotto il poggia gomito.

Sul davanti troveremo infatti il pulsante ON/OFF, il controllo di soglia, il pomello per il bilanciamento manuale, il connettore del cavo per la piastra, lo speaker e il minijack da 3.5mm per le cuffie.

detech-relic-striker-profissional-detector-de-metalminelab-528901-MLB20431456782_092015-FNella parte posteriore invece troveremo diversi interruttori: il selettore per la modalità Discriminazione o All Metal (Motion), quello per selezionare il sistema di bilanciamento automatico o manuale, lo switch per il Frequency Offset (molto utile in caso di disturbi EMI), quello per scegliere tra tono singolo e dual-tone e quello per attivare la modalità HIGH o LOW per utilizzare un filtraggio più o meno aggressivo del segnale. Ci sono inoltre due pomelli: il regolatore della sensibilità e quello per impostare la discriminazione.

Il montaggio del Detech Relic è piuttosto semplice. Il sistema di aste collassabili, già sperimentato col Gold Catcher, si rivela anche stavolta molto funzionale e pratico. Quando la macchina è completamente chiusa occupa davvero poco spazio, specie tenendo conto della grandezza della piastra da 18”x15”. Colgo l’occasione per dire che, volendo, il costruttore ha previsto anche alcune piastre di dimensioni più contenute come la Ultimate DD da 13”, la versione da 9” e la SEF 6×8 per ricerche “sniper”.

Sinceramente, viste le enormi dimensioni della piastra di serie ero un po’ preoccupato circa il peso complessivo e la distribuzione dei pesi. Anche stavolta l’Ing. Kanev ha stupito tutti con una macchina equilibrata e che, considerando la mole della bobina, non affatica troppo il cercatore anche dopo diverse ore di ricerca. Ovviamente non è possibile pensare ad una spazzolata troppo briosa con il Relic Striker, a meno che non mi chiamiate Arnold Swartzghh..Swartzhene…Swarrzenger…  insomma..a meno che non vi chiamiate Hulk.

Con un ritmo più lento e cadenzato, sfruttando l’enorme copertura verticale (ben 18 pollici, corrispondenti a quasi 46 cm!) si può spazzolare camminando in scioltezza e scansionare enormi quantità di terreno senza troppa fatica. Rispetto ad un detector con una piastra da 10”, ogni spazzolata che farete con il Relic sarà equivalente a quasi 2 spazzolate normali: un bel risparmio di energie e tempo, no?

Primi test…

relichstrikerCome sempre i miei primi test di ogni nuova macchina vengono svolti in ricerca vera, portando la macchina su terreni mineralizzati e con una concentrazione sostenuta di frammenti di mattoni refrattari mineralizzati. Insomma… parto subito sul difficile!

La prima cosa che volevo verificare del Relic Striker è la sua meccanica e la sua agilità. Temevo infatti che, sul campo, un detector con una piastra così enorme sarebbe stato difficile da gestire e, alla lunga, poco piacevole da utilizzare. Niente di più errato! Lo Striker si è dimostrato effettivamente ben bilanciato e, soprattutto su terreni pianeggianti o non troppo pendenti, si utilizza senza grossi sforzi.

Ho impostato la macchina in modalità AUTO, interruttore su HIGH, Mono-Tono e con sensibilità nella zona raccomandata (circa il 75%) e la discriminazione poco sopra il livello COIN. In questo modo il detector risulta un pochino nervoso e “frizzantino” anche se, avvicinando la piastra al terreno, tende a calmarsi un po’. Con questa impostazione ho rivoltato, per l’ennesima volta, un campo mineralizzato che ho ripassato centimetro per centimetro con decine di detector e in diverse configurazioni. E’ stato davvero sorprendente, anche se tutto sommato era prevedibile, tirare fuori altri target non-ferrosi a profondità notevoli. Oggetti nobili a profondità tra i 20 e i 25 cm su terreni fortemente mineralizzati sono davvero risultati spettacolari, checchènedicano i soliti “guru” che parlano di profondità di 30-35 cm su terra mineralizzata. E parlo di oggetti delle dimensioni di una moneta o poco più, non di una Panda Metallizzata!

Altra cosa che ho voluto misurare è la capacità di separare i target nel terreno e, contemporaneamente, la precisione nel centramento degli oggetti. Con una piastra da 18”x15”, davvero grossa quindi, mi aspettavo una separazione mediocre se non scadente. E’ ovvio che non è possibile reggere il confronto con una 10” ma da una piastra colossale come quella non mi aspettavo una separazione così buona.

mqdefaultIl centraggio dei target è ovviamente un po’ meno preciso rispetto alle piastre più piccole. Se posso azzardare una misura con lo “spannometro”, direi che un target della grandezza di una moneta è segnalato in una zona di circa 5-10 cm di diametro. Potrebbe sembrare un area grandicella per chi cerca monete con detector e piastre più convenzionali, abituati a centraggi molto più chirurgici, ma essendo il Relic Striker orientato ai grandi oggetti mi sembra un risultato eccezionale.

In zone fortemente inquinate da ferraglia è consigliabile l’utilizzo della modalità audio MIXED, che fornisce un tono basso per gli oggetti ferrosi e un tono acuto per quelli non-ferrosi. In questa modalità sarà più semplice individuare target buoni in mezzo all’immondizia.

Continuando a testare la macchina su diversi terreni, sono riuscito a rilevare monete e altri oggetti buoni di piccole dimensioni a profondità davvero elevate, anche fino a 30 cm (misurati e testimoniati ed in RICERCA VERA!) per oggetti non più grandi di 5 cm, addirittura con sensibilità impostata a metà! Figuriamoci in terreni poco mineralizzati o con oggetti più grandi!
SPAZIALE!!!!

Il massimo delle prestazioni del Relic Striker ovviamente si hanno impostando la macchina in modalità MANUALE. Per fare tutto ciò bisognerà spostare l’interruttore in MANUAL, l’altro in ALL-METAL, settare la soglia ad un livello appena udibile, pigiare per un istante il pomello del Ground Balance e, pompando la piastra sul terreno, ruotare il pomello fino a stabilizzare il suono di soglia. A questo punto basta rimettere l’interruttore in posizione DISC per avere una SUPER DEEP SEEKING MACHINE!

Nel mio test bed, in queste condizioni, il Relic Striker è stato in grado di rilevare senza alcun problema e con segnale davvero stabilissimo delle monete da 20 EuroCent seppellite da molti mesi (e alcune da anni) a 5, 15, 20, 25 e 28 cm in terreni mineralizzati, e senza neanche superare la metà dell’impostazione della sensibilità.

E la discriminazione?

542_1.jpgLa discriminazione del Relic Striker richiede una piccola premessa. Da un punto di vista tecnico, più è grande la piastra, più il detector sarà in grado di agganciare target anche fuori dalla periferia della bobina. Ahimè quando lo farà la rilevazione sarà “distorta” e ciò che è un pezzo di ferro potrebbe suonare buono e ciò che è buono potrebbe suonare ferro. Questo, lo ripeto, per oggetti rilevati ai margini (e fuori) dalla piastra. Ciò è dovuto all’estensione del campo elettromagnetico emesso che, con piastre grandi, è davvero notevole e si estende in modo sensibile anche fuori dal perimetro geometrico della piastra stessa.

Può quindi capitare che, se si spazzola in modo approssimativo e frettoloso, si possa sentire un target “buono”, si scavi…scavi..scavi… senza trovare nulla.

Ahimè questo è un classico errore da principianti. La giusta strategia e tecnica, quando si rileva un target “buono” è quello di angolare e spostare la spazzolata tutto intorno al punto dove idealmente si pensa sia il target. In questo modo i target ferrosi verranno poi effettivamente identificati e discriminati mentre i target nobili saranno rilevati in maniera ancora più decisa e forte.

mqdefault (1)Utilizzando il Relic Striker nel modo corretto quindi ho avuto conferma dell’ottima discriminazione di questa macchina. L’unico ferro che ti fa scavare è quello davvero grande che, proprio per la sua elevata superficie, possiede una conduttività che inganna tutti i detector. E’ ovvio che le dimensioni esagerate della piastra tendono naturalmente a rendere il detector meno sensibile alla ferraglia minuscola, per via della minore densità delle linee isomagnetiche, quelle più sensibili alla rilevazione. Per fare un parallelo esemplificativo, il campo elettromagnetico emesso di una piastra può essere paragonato ad una rete da pesca. Più è grande la piastra e più saranno ampie le maglie della rete. Ecco perché, normalmente, le piastre grandi sono meno sensibili agli oggetti (buoni e cattivi) di minuscole dimensioni mentre quelle piccole sono capaci di intercettare anche target piccolissimi.

Ma cosa non mi è piaciuto del Relic?

VOVDzX1Partiamo dalle cose ovvie? L’estetica. Se è vero che la Detech non è mai stata famosa per la bellezza estetica dei suoi detector, il Relic Striker sicuramente non è in controtendenza. E’ “bruttino” (eufemismo?) esattamente come il Gold Catcher, anzi, per dire la verità è un pochino meno brutto perché gli adesivi mimetici che hanno utilizzato sono più carini.

La vera mancanza di una macchina Deep Seeking come questa è un vero pin-point efficace. E’ vero, è possibile utilizzare l’interruttore ALL METAL per migliorare la precisione ma, essendo una modalità Motion, non offre una precisione paragonabile ai fantastici pin-pointer VCO implementati nei detector più moderni.

E’ inutile dire che il sistema mono-tono (o dual tone) potrebbe risultare troppo povero per i cercatori principianti ma, a dirla tutta, questo detector si presenta sul mercato orientandosi ad un settore di cercatori più smaliziati e specializzati, capaci quindi di riconoscere le “sfumature” anche del single-tone.

Conclusioni

Dopo diverse uscite col Relic Striker e test approfonditi, ahimè rallentati da eventi da me indipendenti, l’opinione che mi sono fatto di questo detector è eccellente. Se poi penso che è possibile dotarlo di una piastra Ultimate da 13” o anche più piccola, rendendolo ancora più agile e leggero, non posso che raccomandare questo strumento a chi cerca un prodotto potentissimo, facile da utilizzare, capace di profondità

Leonardo Ciocca
Leonardo Ciocca

REALI eccezionali e con una vita economica davvero ottima.

Ringraziamo quindi la sede centrale Detech Ltd Bulgara per averci gentilmente fornito il Relic Striker e la Detech Romania per le numerose informazioni tecniche (Prossimamente avremo anche la piastra Ultimate 13” e quindi preparatevi ad un secondo test!) e vi auguriamo una felice ricerca!

Leonardo Ciocca
AMD Tech Team

Per Informazioni:
DETECH METAL DETECTORS – Web: www.detech-metaldetectors.com

2 pensieri riguardo “DETECH RELIC STRIKER: Parola d’ordine…PROFONDITA’ PAZZESCA!

  • Maurizio Burlando

    Che mi dici dei metal detector viking no motion e quelli motion per iniziare? Anche la Essex e i C. Scope metal detectors sono delle buona marche? Potresti fare anche delle recensioni su queste tre ditte inglesi?

    Rispondi
    • Ciao Maurizio!
      I Viking sono ottimi strumenti per cominciare. Semplici e molto efficaci.
      Gli Essex, sono sincero, non li conosco ma i C.Scope sono prodotti dalla lunga tradizione e che ancora oggi hanno tantissimi fan.
      Ho recensito il C.Scope CS6MXi. Trovi l’articolo qui:

      Leonardo Ciocca
      AMD Tech Team

      Rispondi

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