AMDTT in “missione” nelle terre di Lunigiana
di Sergio/”Xergix”
(c) 2015 AMDTT
Tutto è iniziato con un SMS inviatomi da Mauro/”Mauroki”, con il quale collaboro in AMDTT…
Nell’SMS c’era un numero di telefono di un conoscente di Luca Alpini, uno dei soci titolari della Securitaly di Cesenatico, una delle aziende distributrici di detector più conosciute d’Italia. La madre dei questa persona aveva perso, nel sistemare l’orto della loro casa in Lunigiana, due anelli; al di là del valore intrinseco c’era un grande valore affettivo: erano il regalo di una sua amica ora scomparsa. Praticamente un messaggio di S.O.S…
Luca, sapendo che fra i collaboratori di AMDTT Mauro era quello più vicino al luogo dello smarrimento, ha ben pensato di contattarlo; da lì a passarmi la palla è stato un attimo: abitando a Marina di Carrara potevo raggiungere il paesino della Lunigiana in meno di mezz’ora.
Di fronte ad una tale richiesta non mi sarei mai tirato indietro; poi la sfida era lanciata: per chi ha come hobby il metal detecting in certi casi poter mettere a disposizione la nostra esperienza nel recuperare oggetti smarriti è uno dei momenti più belli; già questa estate avevo recuperato la fede di un amico persa in mare ed ho ancora negli occhi l’espressione di gioia e stupore quando gli ho restituito l’anello.
Decido quindi velocemente di prendere contatto telefonico con la signora. Mi risponde il marito e mi spiega dove e come era accaduto il fatto; loro abitano a Milano ma adorano la pace delle valli lunigianesi e quindi spesso ci passano delle brevi vancanze. Prendiamo accordi su quando incontrarci e rimandiamo l’incontro al sabato della settimana successiva. Nel frattempo non rimango con le mani in mano: la Lunigiana è costellata di decine di paesini sparsi fra i monti e raggiungerli a volte è difficoltoso, quindi mi faccio un bel giro su Google Earth utilizzando la funzione della visualizzazione al suolo e prendo confidenza sul tragitto da percorrere; non sembra, ma se hai dei punti di riferimento, arrivi più tranquillo.
I giorni passano veloci e si arriva al sabato. L’appuntamento è alle nove di mattina; parto con un certo margine di tempo ma arrivo senza problemi, faccio conoscenza con il signor Piero e la signora Angela ( nomi di fantasia ovviamente…) che si meravigliano di come sono arrivato alla meta senza chiamarli almeno un paio di volte per chiedere come fare ad arrivare. Bhè… Google Earth ha fatto il suo lavoro: abitano in antica casa masseria risistemata con cura e attenzione nel mantenere l’originalità della costruzione. Facciamo due chiacchiere tanto per fare conoscenza, mi offrono un caffè e una fetta di dolce della casa; diciamo che si comincia con il piede giusto. Mi faccio spiegare come erano fatti gli anelli, tanto per capire che segnale potrò aspettarmi: uno è in oro bianco con tre brillantini e l’altro in oro con tre piccoli rubini. Ovviamente gli spiego che non posso garantire nulla, in special modo perchè gli anelli sono stati persi nello sradicare le piante di pomodoro a fine stagione, quindi potrebbero essere ovunque in un orto di almeno quattrocento metri quadri, ma gli dico pure che io non sono uno che molla l’osso facilmente.
Scendiamo verso l’orto, mi guardo attorno, qui tutto è medievale, dalla stradina ai muri di contenimento degli orti. La zona è grande ma per fortuna l’area di ricerca è ricoperta dal nylon della pacciamatura: è un vantaggio, vuol dire che se sono lì sono sicuramente in superficie. Mi sono portato due metal, un Xp Deus con in più la piastra da 11” e il White’s MXT, fido compagno di ricerca in spiaggia. Decido di usare proprio questo perché monta la Detech WSS 5”x10”, piastra DD con la quale potrò anche entrare fra le piante sradicate. Ci sono una decina di filari da spazzolare: apro tutta la discriminazione e metto l’MXT in modalità RELIC; abbasso la sensibilità di un punto rispetto allo standard e comincio a spazzolare il primo filare. Ci sono parecchi ferri che fermano il telo di nylon ma non disturbano più di tanto. Faccio filare per filare ma nulla, faccio anche le aree adiacenti; stranamente pochi segnali e tutti profondi, non li scavo, non serve. Vedo il signor Piero preoccupato; finisco tutta la zona e mi sposto in una buca dove avevano buttato parte delle piante di pomodoro: nulla. Comincio a pensare male; mi rimane un ultimo filare a ridosso di un muro, era a fianco del primo, lo faccio quasi tutto, nell’ultimo metro c’è ancora dell’insalata, a metà… un suono! Buono… sposto le foglie..bingo! Esce il primo anello, quello in oro giallo e esclamo “E uno!”. La faccia del signor Piero si illumina; ripasso la piastra e sento un altro segnale, sposto le foglie e vai! Ecco l’altro anello, ma guarda un po’, se partivo subito da lì il divertimento sarebbe finito subito. Mi faccio ridare gli anelli e li metto a terra, sono curioso di vedere il VDI che mi propone MXT: per l’anello in oro un bel 47, più o meno fra il segnale di due Euro e i dieci cent, invece quello in oro bianco dice 12, praticamente il VDI di un strappo di lattina a foro singolo; questo la dice lunga sulla risposta dell’oro nel rilevamento con il metal detector. I due anelli sono praticamente uguali di peso ma danno un VDI totalmente diverso, colpa della lega con cui è formato l’oro bianco, cioè circa un quindici per cento di nickel o palladio, quindi quando siete in spiaggia in ricerca non tralasciate mai i segnali bassi, spesso danno delle belle sorprese!
Ritorniamo in casa a dare la bella notizia alla signora Angela; lì per lì non ci crede poi quando li vede le si illuminano gli occhi dalla gioia, per me è la seconda volta quest’anno, sono proprio contento per lei, come si dice da noi in Toscana:”… E son soddisfazioni …”.
Tutto è bene quel che finisce bene, posso rientrare contento, ne è valsa la pena. Oltre alla soddisfazione del ritrovamento mi porto dietro anche una scatola con dentro le marmellate della signora Angela, un paio di bottiglie di “quello buono” e una decina di cachi di cui vado matto. Ci lasciamo con la promessa di rivederci, anche perché quelle belle piane dell’orto chissà cosa nascondono e vanno spazzolate!
Sergio/”Xergix”