Advanced Metal Detecting Research Lab

"Dal 2009, un punto di riferimento tecnico, obbiettivo ed imparziale, per tutti gli amanti dei Metal Detector…"

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Aumentiamo la probabilità di trovare anelli col Metal detector… e non solo! (PRIMA PARTE)

Excalibur-finds-gold-ringsTrovare un anello, magari in oro e brillanti, è il sogno di quasi ogni detectorista. E’ difficile non essere affascinati da questo bellissimo (e prezioso!) manufatto che non solo ha un valore economico intrinseco, specie se realizzato in metalli pregiati, ma è anche di più: è un oggetto personale e che quindi è legato ad una precisa persona e, talvolta, ad una discendenza che lo ha tramandato nel tempo. Mentre infatti le monete sono beni circolanti, che oggi sono mie e domani chissà, per gli anelli la storia è completamente diversa. Si tratta infatti molto spesso di oggetti fatti su misura, che hanno avuto o hanno ancora un valore affettivo particolare e, nel caso ad esempio delle fedi nuziali, hanno uno speciale valore simbolico per il suo possessore o per chi gliene ha fatto dono.

Toms-ringAhimè a volte può capitare di smarrire questi preziosi gioielli. E che disperazione quando ci si accorge di averli persi! Bhè, forse il nostro amato metal detector può aiutarci a ritrovare il nostro anello perduto o quello di amici, parenti o semplici conoscenti. Magari possiamo trovarne di proprietari sconosciuti: sarà alla nostra coscienza portarli all’Ufficio Oggetti smarriti del nostro comune o, in alternativa, tenerceli per ricordo. Non è mio interesse giudicare le decisioni altrui.

Tornando all’oggetto dell’articolo, vorrei illustrare alcune tecniche, imparate con l’esperienza o grazie ai preziosi consigli di amici ed esperti cercatori, per migliorare le probabilità nel ritrovamento di anelli.

Iniziamo dunque ad analizzare quali sono i posti dove è più probabile che vengano smarriti ma, soprattutto, quali sono le cause più frequenti per le quali si smarriscono.

Gli sbalzi termici non fanno mai bene!

ringinsandSe il nostro anello ci sta perfettamente a misura quando siamo ad una temperatura esterna media, può capitare che, se la temperatura si alza potrebbe iniziare a starci un po’ più stretto per via del naturale rigonfiamento delle dita a causa della circolazione sanguigna che tende ad essere più abbondante. Se invece la temperatura si abbassa, le nostre dita tenderanno a “sgonfiarsi” un po’ e l’anello potrebbe andarci anche un po’ largo. Fortunatamente questi cambi di temperatura non sono così repentini in condizioni ordinarie ma, in casi molto comuni, è facile che tutto ciò accada. Dove? Per esempio al mare o in piscina, dove la temperatura dell’acqua è sempre sensibilmente più bassa rispetto a quella dell’aria. Entrando in acqua per nuotare o per altri motivi, porta ad un repentino abbassamento della temperatura corporea con conseguente “assottigliamento” delle dita. Se poi aggiungiamo il fatto che spesso d’estate si usano creme protettive leggermente oleose, ecco che aumentiamo le possibilità che il nostro amato anello scivoli via e venga perso.

Lavorare la terra spesso non porta solo buoni frutti…

54eafa739ce25_-_08-pensioner-gets-back-engagement-ringChi si diletta con lavori di giardinaggio o nell’orto sa bene che molto spesso si mettono le mani in terra o si compiono movimenti anche bruschi che spesso hanno come conseguenza la perdita di anelli. Anche chi usa guanti non deve essere così sicuro che non li perderà. Come mai vi chiederete? Semplice. Molto spesso, al termine del lavoro, o semplicemente per fare una breve pausa, ci si toglierà i guanti sfilando con una mano il guanto della mano opposta. Può capitare, in questo semplice gesto, di afferrare senza accorgersene l’anello mentre si sfila il guanto della mano corrispondente. Il sudore dovuto al lavoro, la stanchezza e a volte la diminuita sensibilità causata dall’affaticamento non ci faranno accorgere di aver sfilato anche l’anello che, con molte probabilità, cadrà fuori dal guanto.

Non solo è una causa comune di smarrimento per chi lavora orti o giardini ma, molto spesso anche per chi va a funghi in giornate fresche e, in alcuni momenti, si sfila i guanti in mezzo al bosco. Ecco perché ogni tanto, qualche fortunato cercatore, trova anelli d’oro in mezzo alla fitta boscaglia, dove di certo non ci si aspetta di trovarli.

“Addio, non voglio più saperne di te!”

s02Ci sono posti, lontani dal mare e dalla spiaggia, dove può capitare di trovare anelli in quantità superiore alla media. Uno di questi posti è la base di uno strapiombo che sottende ad una zona panoramica o particolarmente suggestiva dal punto di vista naturalistico e paesaggistico. Vi starete domandando che diavolo sto dicendo, ne sono sicuro. Ma sappiate che questi luoghi molto di frequente sono visitati da persone che magari stanno attraversando una profonda crisi affettiva o che, in alcuni casi, sono arrivati a vere separazioni. Non è raro infatti che persone “ferite” sentimentalmente dai propri partner vogliano liberarsi, magari con un gesto un po’ istintivo e affrettato, di quell’anello che era simbolo dell’unione, lanciandolo dalla scogliera o dallo strapiombo. Forse vi sembrerà una ricerca un po’ cinica ma, se ci pensate bene, magari si è trattato di un gesto inconsulto e il proprietario dell’anello, pentito del gesto, farebbe l’impossibile per poterlo riavere. Bhè, voi magari potrete aiutare queste persone a ritrovarli.

Passeggiando nel parco… magari un bel picnic…

Sid_ring_smSe frequentate i parchi pubblici (e se in questi luoghi è permesso l’utilizzo dei detector) troverete che è abbastanza facile trovare anelli di ogni foggia e fattura. Capita spesso che persone, sia giovani che meno giovani, pratichino sport, giochi o semplicemente si siedano sul manto erboso. Sono tutte occasioni per perdere, ahimè, sia denaro che altri oggetti, ivi compresi gli anelli.
Se il parco pubblico permette poi di poter pranzare, magari con un bel barbecue, le probabilità aumentano ancora e vi spiego il perché: quando si mangia all’aria aperta di solito lo si fa quando è bel tempo e c’è un bel sole caldo. Se poi si è stati vicino al caminetto per preparare una gustosa grigliata, sarete esposti ad un aumento sensibile di temperatura che magari vi farà gonfiare le mani rendendo gli anelli più scomodi e fastidiosi. Sarà quindi naturale e a volte quasi inconsapevole, iniziare a toccare l’anello per alleviare la sensazione spiacevole e magari qualcuno se lo toglierà poggiandolo sul tavolo del pranzo pensando di rimetterselo più tardi. Poi una costoletta, una salsiccia, un pezzo di pecorino e qualche bicchiere di vino e le allegre risate della compagnia ci faranno dimenticare di aver sfilato l’anello e magari, togliendo la tovaglia, lo faremo volare chissà dove. Fidatevi di quanto vi dico. Parlo per esperienza. In un parco dove ogni anno si organizzano delle grandi mangiate di paese, ho trovato ben 3 anelli (2 in oro e uno in argento) nel raggio di 5 metri da un tavolo da picnic di quelli fissi.

Come trovare un anello smarrito… senza detector!

Dopo questa semplice e senz’altro incompleta introduzione su alcuni dei motivi e dei luoghi dove è più facile trovare anelli, vi svelo subito una tecnica piuttosto efficace per trovare anelli preziosi anche senza utilizzare il metal detector! Molti di voi, ne sono sicuro, stanno già pensando che vi proporrò di setacciare la sabbia con una “drenella”, simile a quella utilizzata dai gestori di spiagge per ripulire la sabbia da cicche di sigarette o altre sporcizie. In effetti, nella ricerca in spiaggia, battigia o nei primi cm d’acqua questo è un sistema che, anche se a bassa tecnologia, può dare tanti buoni frutti. Ma io sto parlando di una tecnica da usare sulla terra, in prati o su campi! Ehehehehe… non ve l’aspettavate, vero? No, non vi dirò di setacciare la terra come si fa sulla sabbia. Vi chiederò innanzitutto di aspettare che il sole tramonti. No, non sono diventato pazzo o un romanticone, ora capirete tutto…
ultrafire_at-8066_cree_q5_led_zooming_600lm_3modes_flashlight_torch_7_Procuratevi una bella torcia elettrica, magari una basata su LED CREE: costano pochi Euro e sono in grado di emettere un fascio di luce concentrata di migliaia di Lumen. Ora andate nella zona dove pensate che sia stato smarrito l’anello, magari uno con delle belle pietre preziose incastonate. Illuminate il terreno col fascio della torcia, ispezionate con calma il terreno e, se la fortuna vi assiste, la fisica ottica farà il resto! Se avrete la fortuna di intercettare la pietra dell’anello col fascio luminoso essa, per via delle proprie proprietà riflettenti (che tanto fanno girare la testa al gentil sesso) produrrà un bagliore deciso che vi permetterà di individuarla anche in mezzo all’erba. Si tratta di un metodo che, potete immaginare, richiede che l’anello sia perso da relativamente poco tempo. E’ ovvio infatti che, col passare dei mesi, l’oggetto potrebbe sprofondare nel terreno rendendo la tecnica inutile. Ma chissà, magari siete fortunati… che vi costa fare un tentativo?

E ora accendiamo le macchine…

maxresdefaultDopo questa prima metodica di ricerca che non richiede altro che una buona torcia, un po’ di pazienza e una certa dose di fortuna, iniziamo a studiare le tecniche che prevedono l’uso di metal detector. Iniziamo con la ricerca su prato, poi passeremo alla terra ed infine alla ricerca al mare.

Se l’anello che state cercato è stato smarrito in un prato, ci sono ottime possibilità di poterlo ritrovare con il vostro detector, qualsiasi esso sia, senza bisogno dunque di strumenti particolarmente sofisticati o potenti.

Se l’oggetto è stato perso da pochi giorni è molto probabile che sia ancora in superficie o, al massimo, possa essere stato coperto da uno strato molto sottile di terra, fogliame o altro materiale.

Settate dunque il vostro detector con un livello di sensibilità piuttosto basso, quasi minimo. Ciò che conta di più infatti è ridurre al minimo i falsi segnali ed avere la macchina stabile piuttosto che renderla nervosa inutilmente, dato che ciò che cerchiamo non è in profondità ma, al massimo, entro i primi 1-2 cm.

La discriminazione? Direi di tenerla al minimo possibile e, specie se la vostra macchina è multitono, tenerla a zero. Alcuni anelli, specie quelli in platino sottili o anche alcuni in oro da donna, hanno una conduttività che si avvicina molto a quella della carta stagnola d’alluminio. Un eccesso di discriminazione vi potrebbe rendere impossibile il ritrovamento di questi tipi di oggetti.

come-pulire-un-anello-doro_698a4350f15e3f2c5d4d239c63f551a3Se avete la fortuna di possedere un oggetto gemello a quello smarrito (magari la fede nuziale del partner), provate ad appoggiarla sul terreno e studiate la risposta audio (e VDI se è dotato di display) del vostro detector. In questo modo sarà più semplice capire se durante la ricerca gli oggetti segnalati potrebbero con migliore probabilità essere proprio quello che cercate o meno.

Ricordate però che un anello, quando è appoggiato di lato (di piatto) fornisce una certa risposta, se invece rimane in verticale la sua conduttività sarà molto ma molto minore e potrebbe fornire un segnale più “strappato”. Cercate quindi, in caso di segnale dubbio, di cambiare leggermente l’angolazione della spazzolata e l’inclinazione della piastra sopra il punto incerto.

Se state cercando l’anello smarrito in un giardino, pubblico o privato, o in un orto, ricordatevi di rispettare l’ambiente e l’estetica del posto. Non fate quindi buche enormi ed usate strumenti da scavo che permettano di minimizzare l’impatto distruttivo. Palettine da giardiniere o coltelli da scavo saranno perfetti. E ricordate sempre di richiudere le buche!

Un altro trucco che uso spesso prevede l’utilizzo, insieme al metal detector, di un pinpointer. Una volta individuato un potenziale target con il cercametalli, prendo il pinpointer e, appoggiando la punta al terreno, scandaglio il punto. Se il target è superficiale, come ci aspettiamo, il pinpointer lo aggancerà con precisione e vi permetterà di recuperare l’oggetto addirittura a volte senza bisogno di scavare.

Se invece siamo su terreni agricoli? Bhè, le cose si fanno un po’ più complicate perché l’anello potrebbe essere finito in una spaccatura del terreno o, se dopo lo smarrimento il terreno è stato lavorato, magari con un trattore, potrebbe essere stato spostato di diversi metri dal punto esatto dove è caduto o essere stato spinto ad una profondità così elevata da rendere in alcuni casi impossibile ad un detector di ritrovarlo.

Ma cerchiamo di pensare positivo e mettiamoci di fronte ad un caso non così estremo. Diciamo che l’anello è caduto in mezzo a delle zolle di terreno e che li si è fermato. Si trova a circa 10 cm dal livello del terreno essendo scivolato in una crepa. Cosa fare? Se possibile in questi casi io suggerisco di utilizzare il detector in modo NO MOTION per massimizzare la sensibilità anche senza metterla al massimo. Se poi il terreno dove cercate non è fresato ed è composto da zolle non proprio piccolissime, sarete costretti a tenere la piastra un po’ alta. Se potete montate una piastra grande, magari tra i 12” e i 15”. In questo modo riuscirete a coprire molto più terreno e tutti i cm che sarete costretti a perdere per via delle zolle, li recupererete grazie alle dimensioni della piastra.

Se il terreno non è pianeggiante, iniziate sempre le ricerche dalla parte più bassa dato che la forza di gravità tende sempre, specie se accompagnata da piogge importanti, a far scivolare gli oggetti pesanti a valle.

a_Archaeologists_clearing_loose_plough_soil_03Cercate di segnare la zona di ricerca con dei punti di riferimento in modo da essere sicuri di aver spazzolato bene l’area senza tralasciare nessun settore. A volte basta anche solo fare un segno sul terreno con la scarpa per individuare il passaggio, a mo’ di solco di aratro. Non abbiate fretta, fate le cose con calma e metodo. Se non trovate nulla il primo giorno, non vi scoraggiate e tornate anche i giorni successivi. La pazienza paga sempre, ve lo assicuro.

Leonardo/"Bodhi3"
Leonardo/”Bodhi3″

Con questo termina la prima parte di questo articolo che, lo spero, magari potrà esservi utile.

Nella prossima parleremo, con l’aiuto di alcuni membri di AMD esperti in materia, della ricerca in spiaggia, battigia e nei primi centimetri d’acqua.

In bocca al lupo…e se trovate un anello anche grazie a queste semplici indicazioni…bhè… almeno mandatemi una foto!

Leonardo Ciocca
AMD Tech Team

 

 

 

 

10 pensieri riguardo “Aumentiamo la probabilità di trovare anelli col Metal detector… e non solo! (PRIMA PARTE)

  • Pingback: Aumentiamo la probabilità di trovare anelli (PARTE SECONDA)

  • SALVE SIG. LEONARDO, MA VORREBBE DIRE CON QUELLA FOTO DI AVER TROVATO TUTTA QUELLA ROBA ????

    Rispondi
    • Buongiorno Bruno!

      Assolutamente no… E’ solo una foto divertente che ho utilizzato per illustrare l’articolo.
      Magari avessi trovato tutti quegli anelli… a quest’ora potrei quasi smettere di lavorare… 😀

      Leonardo

      Rispondi
  • GENTILE SIG. LEONARDO , SONO BRUNO DA LUCCA . MI SCUSI PER IL PRIMO APPROCCIO UN PO “ROZZO”, MA STAVO VISITANDO IL SUO SITO A SCOPO INFORMATIVO. E’ VERAMENTE ENTUSIASMANTE !. STO PER AQUISTARE UN ” GARRET 250″, E VORREI CORTESEMENTE DEI SUGGERIMENTI .( E’ LEGALE LA RICERCA? QUALI REGOLE IN GENERALE BISOGNA OSSERVARE ? LE SEMBRA EQUO 214 EURO PER IL GARRETT?) SE VORRA’ RISPONDERE ALLA MIA RICHIESTA MI FARA’ COSA GRADITA . CORTESI SALUTI, BRUNO. MIO E-MAIL: OTTAVIANOAUGUSTO3@GMAIL.COM

    *******************

    Rispondi
    • Buongiorno di nuovo Bruno!
      Innanzitutto ti ringrazio per le gentili parole e mi fa davvero piacere che tu stia apprezzando il mio blog.
      Il Garrett ACE 250 è un buonissimo strumento per iniziare questo hobby in maniera divertente e facile. Ovviamente ci sono anche altri modelli di quella fascia che potrebbero andare benone ma, se ti piace il Garrett ACE 250 posso assicurarti che non stai sbagliando.
      Circa le altre questioni:
      1) E’ legale la ricerca? Quali regole in generale bisogna osservare?
      Allora… In Italia la ricerca ARCHEOLOGICA è vietata a meno che non si disponga di una apposita autorizzazione ministeriale. Ma, per fortuna, non tutte le ricerche col detector sono considerate ARCHEOLOGICHE.
      Sono assolutamente proibite quelle ricerche fatte in zone sottoposte a vincolo archeologico (sia che ci siano cartelli e/o recinzioni, sia che invece sia semplicemente indicate nelle mappe dei vincoli disponibili presso gli uffici della Provincia e spesso scaricabili anche da Internet) o paesaggistico (parchi naturali e altre aree protette).
      E’ possibile invece andare a spazzolare in zone non sottoposte a questi vincoli, ivi comprese le spiagge libere.
      Ma cosa accade se troviamo un oggetto di valore archeologico? La legge obbliga il ritrovatore a segnalare l’oggetto alle autorità (di solito Carabinieri o locale Soprintendenza Archeologica) ENTRO 24 ORE DAL RITROVAMENTO.
      Se l’oggetto è amovibile (per esempio una moneta romana) e c’è il rischio che qualcuno di passaggio possa portarsela via, la Legge permette al trovatore di prenderlo con se e portarlo fisicamente alle autorità.
      A questo punto le autorità valuteranno caso per caso e, qual ora l’oggetto non abbia le caratteristiche di valore archeologico/storico e di particolare rarità, solitamente lasceranno al trovatore l’oggetto.
      Viceversa, lo tratterranno e ne disporranno la catalogazione e l’eventuale consegna ad un museo o altra istituzione accademica.
      Se vuoi approfondire tutti questi aspetti e portare avanti un metal detecting “responsabile”, ti suggerisco di acquistare il pregevole libro “IL METAL DETECTING AMATORIALE” di Edoardo Meacci (LINK AD AMAZON dove troverai spiegazioni chiare ed utilissime sulla questione.

      2) Il prezzo di 214 Euro è equo?
      Facendo una veloce ricerca su Internet, mi sembra che sia tutto sommato in linea col mercato.

      Restando a disposizione per qualsiasi altro chiarimento, ti mando i miei migliori saluti…
      Leonardo Ciocca
      AMD Tech Team Director

      Rispondi
  • costa gilmar

    salve . volevo chiedere . siccome io non capisco come funziona la legge in italia . io posso cercare oro senza una licenza . nel fiume?

    Rispondi
    • Buongiorno!

      Ti suggerisco di visitare questo sito dove troverai una “miniera” di informazioni sull’argomento 😉

      http://www.minieredoro.it/

      In bocca al lupo!
      Leonardo Ciocca
      AMD Tech Team

      Rispondi
  • Marco arrigoni

    Articolo molto utile. Approfitto della bacheca per chiedere ad un appassionato di venire a casa mia a Ravenna per cercare il mio anello nuziale che ho appena perso, zona Ravenna, gli darò 50€ x il disturbo e 100€ in caso di ritrovo. Ci dovrebbe volere poco tempo x trovarlo perché ero in giardino. Il mio indirizzo e-mail è armbsm66@yahoo.it, grazie mille

    Rispondi
  • Esiste un associazione Onlus che effettua gratuitamente il recupero di oggetti smarriti attraverso il metal detector.
    Tale associazione si chiama SOS Metal Detector Nazionale.
    http://www.sosmetaldetector.it

    Rispondi
  • Io per recuperare una fede perduta ho contattato un associazione Onlus che effettua gratuitamente il recupero di oggetti smarriti attraverso il metal detector.
    Tale associazione si chiama SOS Metal Detector Nazionale.
    Sono stati veramente degli angeli..
    http://www.sosmetaldetector.it

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