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TEST

Piastra MARS Tiger: graffiante e felina

Dopo aver recensito il pinpointer Deteknix XPointer, è arrivato il momento di parlare in modo approfondito della piastra MARS Tiger, inviataci dal distributore ufficiale Omega Solution, nella versione per Garrett ACE 250 e White’s M6/MXT/MX5/DFX.

Si tratta di una bobina DD prodotta dall’azienda ucraina MARS, produttrice di una serie completa di piastre per vari marchi e modelli e di un pinpointer.

La Tiger è un modello DD di dimensione intermedia, 9.5″ x 12.5″ (cm 24×32) tra la piccola e compatta Sniper (6”x10” DD), le grandi Discovery (13” DD) e Goliath (15” DD).

Catalog

Dal peso abbastanza contenuto per le sue dimensioni, solo 590 grammi, questa bobina viene prodotta per una vasta gamma di detector che vi elenco di seguito.

Garrett: Serie ACE, AT Gold, AT Pro e GTI 2500
Minelab: Explorer, E-TRAC, Safari, Serie X-Terra
Fisher: F2, F4, F5, F70, F75, Gold Bug DP
Bounty Hunter: Gold, Platinum, Titanium
Teknetics: Alpha 2000, Delta 4000, Gamma 6000, Omega 8000 e Serie EuroTek
White’s: Serie Coinmaster, DFX, M6, MXT, Spectra V3i
XP: Serie GMaxx e Serie GoldMaxx
Tesoro: Cibola, Tejon
AKA: modello N.C.
Golden Mask: modello n.c.

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La piastra si presenta molto solida nella costruzione e dotata di un cavo e connettore di buona fattura. Non è disponibile un copripiastra perché, da quanto comunicatomi dal distributore, l’azienda costruttrice è così convinta della robustezza dei suoi prodotti da trovare superflua la dotazione di una protezione supplementare. A questo proposito, nel sito della MARS è visibile un video dove la piastra viene letteralmente “strapazzata” con colpi violenti sul terreno e su ostacoli, senza che abbia alcun problema o cedimento.

hit

Come detto all’inizio di questo articolo, ho ricevuto le versioni di Tiger per Garrett Serie ACE e per White’s MXT/DFX/M6/MX5. Ho quindi avuto modo di testarla sia sul mio ACE 250 che sul mio White’s DFX.

Test in ricerca vera

khIl primo test è stato quello fatto con la macchina White’s. Appena montata la piastra ho notato subito che la macchina resta molto ben equilibrata nel peso. Ciò significa che anche dopo un uso prolungato non si sente troppo la stanchezza e la ricerca resta piacevole per ore. Ho eseguito dei test in ricerca vera in un terreno davvero terribile: altamente mineralizzato (ematite) e non lontano da tralicci dell’alta tensione.

La cosa che si percepisce subito è l’incremento di reattività e separazione che la Tiger offre rispetto ad altre piastre che io ho testato in precedenza. Con un settaggio “normale” (e chi conosce la complessità del DFX sa cosa intendo…) non è infrequente che la piastra produca anche delle doppie segnalazioni riuscendo a rilevare due volte lo stesso target anche passando la piastra sul terreno con una certa velocità. Per ottimizzarne le prestazioni dunque, sarà necessario effettuare delle modifiche ai parametri di Recovery Speed (Reattività del Detector) e, volendo, anche sulla Sweep Speed (parametro che influenza il rendimento dei filtri per la mineralizzazione collegandolo alla velocità di spazzolata dell’operatore). In parole semplici, sul DFX, dovrete perdere un po’ di tempo per settare la macchina a puntino in modo da permettere alla MARS Tiger di dare il meglio di se.

Essendo la dimensione verticale della piastra di ben 12.5”, la copertura del terreno è più che ottima. Ovviamente in zone intricate diventa un po’ ingombrante, ma su superfici non troppo complesse fa veramente comodo avere dimensioni generose.
La profondità assoluta non è sicuramente da primato, ma è la reattività e la separazione che lasciano davvero impressionati. Anche in mezzo allo sporco, la Tiger è in grado di intercettare target nobili con una precisione chirurgica. Se questo aspetto mi ha colpito nella versione per DFX, in quella per ACE mi ha lasciato veramente di stucco!

PARCO-DEI-PINI-0257Ho portato il mio ACE 250 in un terreno sporchissimo, il locale parco pubblico, dove tra pezzi di stagnola, tappi, strappi di lattina, carte di sigarette e tutte le altre schifezze che potete immaginare, la MARS Tiger ha fatto strage di monete e di ben 2 anelli!

E’ stato fantastico sentire che, anche in un tappeto di trash, la piastra riusciva a separare l’immondizia dai target buoni con una velocità impressionante.

Chi pensa che con delle dimensioni così importanti non sia materialmente possibile si sbaglia di grosso! Anche io non ci credevo, ma è come se sotto la piastra ci sia una lama sottile!
Cosa importantissima è che questa piastra, montata sull’ACE, praticamente annulla tutti i falsi segnali da urto accidentale che, ahimè, sono una piaga di questo modello quando monta le piastre della casa madre.

Test in ambiente controllato

Come sempre ho effettuato dei test anche in ambiente controllato (sempre molto mineralizzato) e ho messo a confronto la MARS Tiger con la piastra Garrett DD 8.5”x11”, montata di serie su EuroACE.

FieldMars

Ho sepolto 3 monete da 50 eurocent a 5, 12-13 cm e a 30 cm in terreno fortemente mineralizzato. Ovviamente entrambe le piastre non hanno avuto problemi a rilevare la moneta a 5 e a 12-13 cm. A 30 cm nessuna delle due piastre, ma era abbastanza prevedibile, ha rilevato i 50 centesimi: non si può pretendere troppo da un Entry Level.
Ho diminuito la profondità a 25 cm…ma ancora nulla. La mineralizzazione è troppo forte per certe performance.

A 20 cm la Garrett DD 8.5”x11” ha iniziato a dare segni di vita indicando a volte un target ferroso. Diciamo che la segnalazione veniva data solo il 30% delle passate.
Evidentemente ero proprio al limite teorico. Ho allora montato la MARS Tiger e non solo il numero di segnalazioni è salito all’80-90%, ma l’identificazione è uscita fuori dalla scala del ferroso per entrare in quella del NON-Ferroso. Ho quindi potuto appurare che, effettivamente, la MARS Tiger ha un vantaggio piuttosto netto sulla piastra dell’EuroACE.

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Davvero molto positivi poi i test di recovery speed, con target buoni accanto a chiodi o fil di ferro. D’altronde avevo già sperimentato in ricerca vera questa qualità della piastra ucraina, ma in ambiente controllato ho potuto “tirarle il collo” ancora di più.
Il test dei mattoni refrattari, ormai diventato un classico, ha evidenziato una migliore prestazione della Tiger sulla piastra EuroACE, sebbene il distacco non sia così spettacolare.

Leonardo/"Bodhi3"
Leonardo/”Bodhi3″

Conclusioni
Se cercate una piastra con ottima copertura, che vi permetta di lavorare alla grande in terreni sporchi o sporchissimi, senza appesantire il vostro detector e guadagnando anche un po’ in profondità, la MARS Tiger è la scelta che fa per voi. Pagando un prezzo non esagerato, potrete portarvi a casa una piastra chirurgica e davvero indistruttibile che vi sarà utilissima in tutti i contesti di ricerca e, soprattutto, in quelli dove la reattività e la separazione sono un fattore critico.

Leonardo/”Bodhi3″
AMD Tech Team

Informazioni:
OMEGA SOLUTION
Web: www.omegasolution.it

7 pensieri riguardo “Piastra MARS Tiger: graffiante e felina

  • Buongiorno Leonardo.
    Ho letto la tua recensione sulla piastra Mars Tiger , e mi ha colpito il miglioramento sulla separazione dei target e la migliore reattività.
    Posto il fatto che , grazie ai tuoi consigli , ho acquistato un Euroace come mio primo metal , e ne sono stracontento , volevo chiederti se anche questa DD ha problemi di centratura target , sopratutto in terreni umidi , come quella del l’Euroace.

    Rispondi
  • Dove comprare questa piastra ? E come devo settare i parametri che spieghi nella recensione?

    Rispondi
      • Scusa non ho specificato ,parll della versione ace 250

        Rispondi
  • Giampietro Olivieri

    Ciao e complimenti per il tuo lavoro.
    Volevo chiederti se è possibile montare la piastra anche sul Minelab go-find 40 ( ho visto un articolo ); secondo te può dare lo stesso incremento di prestazioni o vista quella di serie, che a mio avviso un po imprecisa, potrebbero essere addirittura superiori? ne può valere la pena?
    Ringraziandoti in anticipo, ti saluto.

    Rispondi
    • Prima di tutto grazie per i tuoi gentili complimenti.
      Credo di si, che sia possibile.
      Va detto che sostanzialmente, passami la battuta, QUALSIASI altra piastra che fosse possibile montare sul GoFind offrirebbe migliori prestazioni di quella di serie.
      Sinceramente però credo che “la spesa non vale l’impresa”, ovvero anche applicando una piastra migliore, non miglioreranno altri punti un po’ debolucci del GoFind come la reattività, la discriminazione etc.
      Io lo lascerei così com’è e lo utilizzerei solo in alcuni contesti “leggeri”…

      Un abbraccio,
      Leo

      Rispondi
      • Giampietro Olivieri

        Si,
        hai perfettamente ragione….
        Hai un consigli da darmi per un nuovo metal di nuova “generazione” (ovviamente non top) da consigliare ?

        Grazie
        e a presto.

        Rispondi

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