Garrett ProPointer AT: comodo, potente, essenziale…e subacqueo!
Come annunciato qualche giorno fa, la Securitaly di Cesenatico ci ha inviato gentilmente un esemplare del nuovo pinpointer della Garrett: il ProPointer AT.
Rispetto al celebre predecessore, il ProPointer, che ha riscontrato un successo di vendite incredibile, questo nuovo modello non solo ha cambiato livrea, con un ultravisibile color arancio, ma ha introdotto innovazioni e feature davvero molto interessanti e che, oggi come oggi, non possono più mancare in un prodotto di questo genere.
Avendo la fortuna di possedere, con grande soddisfazione, anche il modello precedente, ho potuto subito fare un confronto tra “vecchio” e “nuovo”.
Osservandoli, si vede subito che le dimensioni sono rimaste identiche ma che qualcosa è cambiato. Innanzitutto il ProPointer AT è immergibile in acqua fino a circa 3 metri, cosa che non era possibile con il modello precedente che però permetteva di essere lavato sotto acqua corrente. Esteticamente è anche cambiata la forma del tasto di accensione/operazione, che ora è più piccolo ed è stato reso completamente stagno. Altra differenza estetica è quella della feritoia dal quale fuoriesce il suono di rilevazione, che nell’AT è decisamente più grande pur rimanendo completamente waterproof.
Altre piccole ma utilissime differenze introdotte nella versione AT sono l’anellino in metallo che permette di agganciare il pinpointer con un semplice moschettone, in modo di non rischiare di perderlo durante le ricerche, e una comoda scala di misurazione, in pollici e centimetri, utile per misurare la profondità dei ritrovamenti.
Al tatto la plastica del Pro AT si presenta solida e robusta. Se mettiamo i due fratelli su una bilancia abbastanza precisa notiamo però un’altra gradevole differenza: il vecchio ProPointer pesa 193 grammi, mentre il ProPointer AT ne pesa solo 172!
Venti grammi sembrano una sciocchezza, ma tra detector, attrezzi da scavo, acqua, accessori e quant’altro ci portiamo dietro in ricerca, rimanere più leggeri possibile è sempre un piacere.
L’accensione del Pro AT (permettetemi di abbreviare così il suo nome) è istantanea come nella versione precedente. La macchina è immediatamente operativa recuperando i settaggi salvati precedentemente. Settaggi? Si, perché stavolta la Garrett ha seguito il trend degli ultimi anni e ha previsto la possibilità di modificare le impostazioni del pinpointer. Non solo è possibile scegliere se far emettere al pinpointer sia un suono che una vibrazione, ma è possibile anche avere solo la vibrazione, per un utilizzo completamente silenzioso. E non solo, è possibile regolare, con la semplice pressione del tasto di operazione, la sensibilità su tre diversi livelli, a seconda delle proprie necessità.
Altra utilissima caratteristica è il cosiddetto FAST RETUNE, ovvero, in caso di falsi segnali dati da mineralizzazione ferrosa e/o salina, pigiando brevemente il tasto, il pinponter si tarerà perfettamente annullando i disturbi.
Concludendo questa fase descrittiva vi confermo la presenza del LED bianco di illuminazione, che mi pare più brillante di quello del Propointer Classico, e che il suono di rilevazione è leggermente meno acuto rispetto a prima.
Usare il ProPointer AT in ricerca è un vero piacere. Dotato anche di una comoda fondina, si può tenere alla cintura o, come faccio io, agganciato ad una delle alette del poggia gomito del detector.
Ho trovato l’AT davvero preciso, reattivo ed efficace in tutte le condizioni di utilizzo che ho avuto modo di testare. Il Suono progressivo, già presente nella versione precedente, è sempre utilissimo e ora che la potenza di rilevazione è anche aumentata notevolmente, praticamente indispensabile.
Sono sicuro che in molti si staranno ancora domandando: “ma perché quel color arancio fastidio?”
Semplice… Dato che il ProPointer AT è ora anche completamente immergibile, pensate a cosa accadrebbe se, malauguratamente, vi cadesse dalle mani in un acqua un po’ torbida e fosse ancora nero come il precedente? Riuscireste a ritrovarlo facilmente? Mmmm… Non credo.
E poi, anche per chi va per boschi, avere un oggetto ad alta visibilità può far sempre comodo.
Insomma, non posso che parlare bene di questo strumento. Non riesco proprio a trovargli difetti evidenti. E’ comodo, preciso, potente, versatile, leggero e aggiornato. Magari non sarà proprio ultraeconomico (ma in questo periodo è spesso in offerta lancio!) ma, credetemi, vale assolutamente ogni euro che costa e anche di più.
Per i fanatici delle statistiche ho effettuato una serie di misurazioni per confrontare le prestazioni del ProPointer AT sia con il suo predecessore, sia con un pinpointer Makro che con il Deteknix XPointer, che ho recensito poco tempo fa.
Eccovi le tabelle con i valori, in CM, relativi ad alcuni target che ho già utilizzato in precedenza. Tutto ciò, ovviamente, per rendere standard il test.
Ho evidenziato in VERDE, GIALLO e ROSSO, il primo, secondo e terzo miglior rilevamento.
Come potete vedere, il ProPointer AT si piazza (con la sensibilità impostata a livello massimo) al primo posto sul 70% dei target!
Nel 20% si piazza al 2° posto e solo su 1 target (un piccolo pezzetto di stagnola), arriva parimerito con Deteknix e vecchio ProPointer.
Se poi analizziamo le differenze di prestazione tra il ProPointer AT e quello precedente, le cifre sono ancora più impressionanti…
Come vedete, il Pro AT batte il Pro Classic nel 100% dei casi (impostando la sensibilità a livello 3).
Addirittura, su una moneta da 50 Centesimi di Euro, con un distacco di ben 2 centimetri! Incredibile!
Cosa curiosa è la pressochè totale insensibilità dei Garrett ai piccoli pezzetti d’alluminio, sia lodato il Signore!
Concludendo, se cercate uno strumento di qualità indiscutibile, versatile, potente, robusto ed efficace, il ProPointer AT è una delle migliori scelte del momento. Se poi approfittate delle offerte lancio bhè… Ancora meglio!
Bel colpo Garrett!
Leonardo Ciocca/”Bodhi3″
AMD Tech Team
Per informazioni e prezzi aggiornati:
Securitaly
Web: www.garrett.it