In arrivo il Minelab GPZ7000?
In questi giorni si sono rincorse numerose voci circa la prossima uscita di un nuovo modello dell’australiana Minelab. In numerosi forum internazionali sono circolate informazioni frammentarie ma sicuramente interessanti su questo detector. Iniziamo dal nome in codice, Jupiter (Giove) e dalla sigla che gli è stata assegnata, GPZ 7000. Chi conosce le macchine prospecting della Minelab avrà già intuito che probabilmente si tratterà di uno strumento orientato alla ricerca dell’oro nativo. Fin’ora infatti, tutte i modelli GP(qualcosa) come GPX4500, GPX4800 e GPX5000 sono state macchine Pulse Induction per uso specialistico nella ricerca dell’oro nativo.
Si è iniziato a parlare del GPZ7000 quando qualcuno, facendo ricerche nel sito dell FCC (Federal Communication Commission – l’agenzia federale americana che si occupa della certificazione dei prodotti che emettono radiofrequenze) ha trovato qualche documento dove si attestava, appunto, la richiesta di registrazione e certificazione FCC di questo nuovo modello.
Da qualche giorno però circola un’immagine pubblicitaria nel web, che vi riportiamo, dove (ammesso sia autentica) si può vedere il nuovo modello e leggere alcune caratteristiche.
Si tratta quindi di un modello pulse induction immergibile fino a 1 metro, dotato di connessione wireless per cuffie (e dati?), dotato anche di GPS e di sistema a menù grafici.
Ovviamente avrete già riconosciuto lo chassis del precedente modello CTX3030, che ha cambiato colore da grigio/nero a blu/nero, ricordando la cromaticità dell’SD2300.
Dopo aver fatto personalmente alcune ricerche, ho avuto conferma che il GPZ7000 ha introdotto la tecnologia Pulse Induction Zero Voltage Transmission che è stata brevettata dalla Minelab ad Agosto 2014 (Ref. US20140232408 A1 – LINK) che, in sostanza, prevede una trasmissione che include (fonte: il brevetto) “…almeno un periodo di ricezione e almeno un periodo di trasmissione a voltaggio reattivo non-zero; e l’analisi di una corrente nella bobina di trasmissione durante almeno un periodo di ricezione per controllare la magnitudine e/o la durata di almeno un periodo a voltaggio reattivo non zero in modo che il valore medio della corrente, durante ameno un periodo di ricezione di ogni ciclo di ripetizioni di trasmissione sia sostanzialmente costante tra ciclo e ciclo e che la corrente, durante almeno un periodo di ricezione, sia sostanzialmente indipendente dall’induttanza della bobina trasmittente”. Al di là del “fisichese” e “l’elettronichese”, in sostanza il sistema Zero Voltage Trasmission punta a ridurre le interferenze che si creano inevitabilmente tra bobina trasmittente e ricevente per via delle leggi che regolano la mutua induzione. Queste intereferenze tendono a manifestare i loro effetti più deleteri nei primi istanti di ricezione del segnale, esattamente nel periodo dove la macchina è più sensibile all’oro nativo di piccole dimensioni. Ecco quindi che la Minelab ha cercato di migliorare la performance, addirittura sostenendo che si arrivi a un +40% rispetto al GPX5000.
Il prezzo e la disponibilità non sono ancora note…
Ovviamente non appena sapremo qualcosa in più vi faremo sapere!
Leonardo/”Bodhi3”
AMD Tech Team