REPORTAGE: 3° Meeting Nazionale AMD Tech Team
Si, lo so, sono un sentimentale.
E’ appena passato un giorno da quando ho lasciato i miei amici e già mi mancano.
E’ il terzo meeting della nostra Advanced Metal Detecting Tech Team! I primi due, svoltisi in Toscana, in zona Garfagnana, sono stati un grande successo. Ma mai come questo terzo appuntamento….
Non si è trattato di un raduno, ma di un vero e proprio incontro di amici (in ordine alfabetico e con l’indicazione della provincia di provenienza):
– Alberto/”622Mac622″ (BO)
– Elio/”Elione” (LU)
– Gianni/”Linux-Ubuntu” (MS)
– Leonardo/”Bodhi3″ (TR),
– Matteo/”Matteofra” (TR)
– Mauro/”Mauroki” (LU),
– Pietro/”Nonno”/”Regatante” (NA)
– Sergio/”Xergix”/”Pannellino” (MS).
Alcuni avevano partecipato anche ai due precedenti incontri, ma ci sono state diverse apprezzatissime new entries, tra cui Gianni (che ha portato anche il piccolo Matteo), Matteo (accompagnato dalla moglie Lucia) e la nostra Special Guest Star: Pietro “Il Nonno”/”Regatante” da Napoli.
Prima di raccontare i dettagli di questo meeting, è doveroso ringraziare colui che ha reso materialmente possibile e decisamente piacevolissimo questo weekend: Alberto “622Mac622”. Il nostro caro amico Alberto, anche se non membro ufficiale di AMD, è sempre stato un carissimo amico, vicino al gruppo e una persona eccezionale. Tutti noi sentiamo di essere privilegiati nell’aver incontrato una ragazzo così gentile, generoso, simpatico, intelligente ed umile come Alberto. E ci sentiamo altrettanto fortunati ad essere considerati da lui, suoi amici.
Il meeting presentava ovviamente delle difficoltà oggettive nell’organizzazione. Provenendo da diverse regioni d’Italia, la cosa si presentava complicata già in partenza. La cosa più buffa, divertente e… bella…è che ognuno di noi ha visto questo viaggio d’incontro come una piacevole e rilassante avventura. Sapevamo solo orientativamente dove ci saremmo incontrati, a che ora, cosa avremmo fatto, come avremmo pernottato (il dove era cognito a tutti… in un delizioso appartamentino di Alberto e della sua dolce compagna Pamela). La prima grande incognita è stata: “Ma quanti saremo veramente?”. Il Nonno (Pietro), che abita a Napoli, era la variabile più aleatoria. Nei primi due meeting ha sempre dato “sòla” (romanesco per fregatura), non partecipando mai agli incontri. Nessuno era veramente certo della sua effettiva presenza, anche se Pietro ci aveva mandato una scannerizzazione del biglietto del treno che lo avrebbe portato al rendez-vous con me e Matteo a Narni Scalo (Terni). Ovviamente tutti noi abbiamo pensato ad un falso fatto con Photoshop…
Incredibilmente, alle 9.00, con solo 10 minuti di ritardo, il treno da Napoli scaricava il Nonno a Narni Scalo, dove lo aspettavamo! La frase di rito: “Pensavo fossi più alto!”, rivolta al Nonno, è stata regolarmente formulata, come voleva il protocollo AMD e, di li a poco, una breve sosta al baretto della stazione è stato fatto per offrire il rituale caffè al nostro ospite speciale.
Collegati via radio, su due macchine, io e Matteo abbiamo effettuato una breve sosta al distributore per fare carburante e per telefonare a Mauroki cercando (facendogli uno scherzo) di convincerlo che il Nonno non si era presentato.
Il viaggio di andata, attraverso la E45 e l’appennino Umbro/Tosco/Romagnolo, è filato via come l’olio, con solo il Nonno che rompeva le scatole continuando a dire: “Vai chiane (trad. vai piano!).. O’ cartell’ ‘ice 50… (il cartello dice 50.. all’ora!)” ogni kilometro.
L’incontro col gruppo è avvenuto all’uscita per Imola, nel parcheggio di un noto ristorante, dove finalmente Mauro ha avuto la conferma fisica che Pietro era veramente presente! 😀
Mauro, Elio e Sergio, prima di incontrarsi con noi, avevano raggiunto Alberto a casa sua dove hanno atteso il nostro arrivo ed hanno scattato qualche foto commemorativa.
All’appello eravamo tutti presenti; mancava solo Gianni che ci avrebbe raggiunto il giorno dopo insieme al suo bimbo Matteo.
Il programma del Meeting prevedeva un appuntamento al quale i membri di AMD, per statuto, non possono mancare, almeno una volta nella vita: il Pellegrinaggio dal “Bubina”.
“Bubina” è il nomignolo amichevole e affettuoso che in AMD viene utilizzato per indicare Stefano Morsiani, titolare della MediaElettra, noto distributore di numerosi marchi di detector e che tante volte ci ha fornito in prestito il materiale per le prove e recensioni. Abbiamo raggiunto Stefano a casa sua e molti di noi, me compreso, hanno finalmente avuto il piacere di conoscerlo di persona. Abbiamo passato in allegria circa un’oretta, chiacchierando del più e del meno, e degustando del buon vino bianco “Made by Bubina 100%”. Ovviamente abbiamo fatto altre foto tutti insieme per immortalare il pellegrinaggio.
Dopo aver incontrato Stefano e caricati in macchina il pinpointer Makro e un esemplare di Nexus Standard Mk2 per alcune prove, vista l’ora (circa le 2 del pomeriggio), tutta l’allegra brigata si è diretta verso un tipico baracchino imolese dove Alberto ci ha fatto assaggiare la celebre “ficattola”, piadina fritta farcita con speck e provola. Fantastica! Ne avremmo tutti mangiate ancora, ma volevamo mantenerci leggeri per le attività del pomeriggio.
Dopo aver mangiato abbiamo ricomposto la colonna e ci siamo diretti verso la nostra destinazione finale: Lido di Savio (frazione di Ravenna – WIKIPEDIA). Li Alberto ci ha messo a disposizione il suo delizioso miniappartamento dove poi abbiamo pernottato. Dopo pochi minuti, visto che la spiaggia distava solo un centinaio di metri, ci siamo preparati e, con detector e pale, siamo andati a fare una prima spazzolata.
Io ho portato con me diversi detector per fare qualche prova dato che non ho praticamente esperienza di ricerca in spiaggia e quindi ho voluto approfittare dell’occasione. Sabato pomeriggio ho scelto di provare il Detech Winner 1. La spiaggia non è tanto mineralizzata e quindi mi aspettavo ottime prestazioni. Purtroppo ho scoperto presto che questa macchina a volte può avere problemi sulla sabbia bianca. Il sistema di bilanciamento automatico del Winner, non riuscendo ad individuare correttamente il punto di mineralizzazione, dato che è praticamente inesistente, tende a far sentire alla macchina le buche aperte. Questo tipo di comportamento è comune a diversi detector con bilanciamento automatico. In ricerca vera, è facile evitare il problema perchè le buche…bhè… si vedono… resta comunque a volte problematico individuare i target particolarmente profondi perchè dopo l’inizio dello scavo, si fa un po’ fatica a distinguere il suono del target vero da quello prodotto dalla buca. Nella ricerca in battigia invece il Winner è stabilissimo e non ha problemi, a conferma che riesce ad agganciare correttamente il punto di bilanciamento del sale e lavorare in modo eccellente.
Sergio ha utilizzato il suo MXT 300 con su la mia piastra Detech WSS 5×10 che si è comportata in modo eccellente per precisione, pulizia del segnale e profondità.
Elio ha spazzolato col suo fido XP Mito, anche se, da buon cercatore di montagna, dove questa macchina da risultati ottimi, non ha avuto grandissime soddisfazioni.
Matteo ha usato il suo Spectra V3i confermando le prestazioni eccellenti di questa macchina sia all’asciutto che sul bagnato. Sua moglie Lucia invece ha impiegato un Garrett AT PRO che si è comportato in modo egregio e che, tra le macchine presenti, è stata senz’altro la migliore per rapporto prezzo/prestazioni.
Alberto ci ha messo tutti KO col suo Minelab Explorer SE Pro, macchina basata su tecnologia FBS che non ha praticamente rivali in questi contesti. Peso a parte, gli FBS massacrano un po’ tutti in spiaggia.
Mauro e Pietro non hanno fatto ricerca nel pomeriggio ma ci hanno accompagnato ed aiutato in alcune prove.
Dopo alcune ore di ricerca si è fatta ora di tornare a casa di Alberto. Ci rilassiamo un po’ bevendo un po’ di birra mentre Matteo e Lucia raggiungono l’albergo che hanno prenotato.
Si è fatta ora di cena. Alberto ci porta in un ristorante piuttosto conosciuto della zona dove mangiamo benissimo e chiacchieriamo del nostro hobby e non solo ridendo per tutta la serata. Dividiamo il conto e, momento di simpatia, il Nonno viene sfottuto per aver pagato con una banconota da 10 Euro di tipo nuovo, che goliardicamente prendiamo per falsa.
Dopo cena torniamo a casa e facciamo due chiacchiere al fresco. Sergio tira fuori la sua chitarrina portatile e intona alcuni pezzi storici.
Ci prepariamo per la notte. Io e il Nonno siamo fortunati. Ci hanno riservato la camera con letto matrimoniale. Mauro e Sergio dormono su un fantastico materasso gonfiabile e Alberto e Elio su un divano letto a 2 piazze.
Purtroppo sia io che il Nonno russiamo decisamente, ed alla fine siamo riusciti a darci fastidio a vicenda in modo massiccio. Prossimo raduno, tappi per le orecchie brandizzate AMDTT per tutti!
Al mattino io e il Nonno veniamo svegliati da Alberto e Mauro con una suoneria “Inno d’Italia” riprodotta ad alto volume dal cellulare. Pietro si gira verso di me e mi fa “Ma ci dobbiamo alzare per forza? Io n’agg rurmite nient (Io non ho dormito affatto!)” Io: “No, non è obbligatorio… non c’è una sanzione…”
Facciamo colazione con caffè e cornetti (mitico Alberto!) e ci prepariamo per la seconda giornata di ricerca.
Stavolta Mauro si prepara a dovere e indossa una muta stagna nera che ben conosciamo dopo averla vista in alcuni video. Imbraccia il suo fido Garrett Infinium LS con cuffie stagne e bobina monoloop e si immerge in acqua fino al collo.
Io chiedo in prestito a Sergio il suo DEUS per provarlo e gli altri utilizzano i detector del giorno prima.
Il primo impatto con questa macchina non è dei più esaltanti. I suoni sono sempre leggermente incerti e più di una volta la macchina rileva i target ma non da indicazioni sul display. Altre volte si ha un segnale audio solido, una chiara indicazione del target sul display, ma dopo averlo tirato fuori dalla buca il target sparisce.
Mi avvicino alla battigia e la macchina diventa instabile suonando l’acqua di mare. Solo dopo che Gianni, che intanto ci ha raggiunto insieme al piccolo Matteo, mi setta meglio la macchina, il disturbo sparisce. Accade però che se si stabilizza per la battigia, la macchina inizia a sentire un po’ le buche aperte. Devo ricordarmi che si tratta comunque di una macchina monofrequenza, e che quindi non è proprio l’ideale per gestire certe situazioni. Il bilanciamento automatico spesso fallisce mentre il “tracking” sembra una soluzione molto migliore per stabilizzare la macchina.
So che il DEUS è una delle migliori macchine sulla terra, ma in spiaggia, anche dopo aver fatto alcuni test comparativi, non ci ha dato sensazioni esaltanti. Altra cosa che ho capito è che il DEUS è una macchina che deve essere settata bene per dare il meglio di se. Confrontandolo con il mio Spectra V3i, che credevo fosse più complicato rispetto alla macchina francese, ho invece verificato che il DEUS è meno intuitivo. Ovviamente non parlo della leggerezza perchè il DEUS non ha rivali.
Dopo il DEUS ho provato l’MXT 300 di Sergio, con su la WSS 5×10 della Detech. Qui la musica è cambiata nettamente! Suoni sempre chiari e solidi, valida discriminazione, velocità e semplicità d’uso. Davvero piacevole da usare.
Alla fine della mattinata torniamo alla casetta per pranzare. Mentre Alberto prepara la pasta, Gianni, Mauro, Elio e io, prendiamo il Nexus Standard Mk2 e ci mettiamo a fare qualche prova nel prato dietro casa. Peccato aver avuto così poco tempo. E’ una macchina che merita un’investigazione molto più approfondita perchè pensiamo possa essere davvero un modello interessante.
Pranziamo in allegria e scambiamo le ultime considerazioni su questa meravigliosa due giorni passata insieme. Prima di salutarci e darci appuntamento su Skype, un vecchio pensiero torna a ripresentarsi nella mia mente. Spesso mi hanno chiesto quale è stato il più bel ritrovamento che io abbia mai fatto col metal detector. Io ho sempre risposto:”I miei amici più cari…”.
Si, lo so, sono un sentimentale, ma sono fatto così… A prestissimo Amici miei! Grazie di cuore!
Leonardo/”Bodhi3″
AMD Tech Team
Bellissimo reportage. Peccato non esserci stato. Sarà per la prossima volta, spero. Però, leggendo e guardando, ho riso e sorriso con voi. Grazie!
Troppo simpatici. Voglio veni’ pur’ io !
Come amico fraterno del Nonno e inventore del famoso e pluripremiato metodo “Carmenpas” di pulitura monete, che abbiamo diffuso in tutto il mondo riscuotendo ovunque grandi successi, sei assolutamente il benvenuto!
Leonardo/”Bodhi3″
Senza il nonno !!!! (russa come un mantice ……….)
Perchè io no? 😀 😀 😀