TEST: Nuova piastra da 11″ per XP DEUS
Premessa di Leonardo/”Bodhi3″
Sebbene attualmente due membri di AMDTT siano felici possessori di XP DEUS, il gruppo è stato più volte criticato per aver dato poco spazio alle macchine dell’azienda francese. In realtà, oltre al pregevole articolo scritto da Alessandro/”Supermetalsandro”, che gli valse addirittura l’AAC nel 2013 (vedi LINK), siamo tornati sull’argomento XP e DEUS più di una volta con l’intervista al suo fondatore Alain Loubet (in doppia lingua! LINK1 e LINK2), con un bell’articolo di Sergio/”Xergix” sulle funzioni “Segrete” del firmware del DEUS introdotte a partire dalla release 2.0 (LINK) e con la recensione del libro di Andy Sabisch “The DEUS Handbook” (LINK). E’ ora di parlare di una delle più interessanti novità messe sul mercato dall’azienda transalpina per il loro top di gamma: una piastra DD da 11”. Molti utenti infatti hanno lamentato le dimensioni a volte considerate troppo esigue (9” DD) della piastra di serie e l’eccessivo peso della 11”x13” DD. Alain e il suo staff, come al solito, hanno accolto le accorate richieste dei cercatori di tutto il mondo e si sono messi al lavoro per produrre ciò che era tanto desiderato. Voilà… Ecco una piastra 11” DD! Leggera praticamente quanto quella di serie… e più performante. Dopo aver saputo la notizia dell’esistenza di questa piastra, ho subito contattato Monsieur Loubet che, gentilissimo, dopo pochi giorni ci ha inviato un esemplare nuovo di pacca di questa piastra. Ovviamente è stata affidata alle “cure” di Sergio/”Xergix” che, con la preziosa collaborazione di Gianni/”Linux-Ubuntu” ha avviato una serie di prove e di analisi rigorosissime.
Non vi annoio oltre…Buona lettura!
Leonardo/”Bodhi3”
Direttore AMD Tech Team
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TEST: XD DEUS 11” DD Coil
di Sergio/”Xergix” (con la collaborazione di Gianni/”Linux-Ubuntu”) © 2014 AMDTT
Finalmente la Xplorer ha messo in vendita la tanto attesa piastra da 11” , il diametro che rispetta lo standard della maggior parte delle piastre che vengono oggi montate sulla maggior parte dei metal detectors per uso hobbistico, e proprio per questo ci si aspettava che anche per il DEUS si seguisse questa strada.
Quando uscì la 11×13” DD, la maggior parte degli utenti accolse favorevolmente questa piastra ellittica che prometteva maggiori profondità ma che, di suo, aveva il difetto di sbilanciare un metal che della leggerezza aveva fatto un suo punto di forza; da qui si può dire che venne la grande richiesta degli utilizzatori del DEUS di una piastra, potremmo dire, intermedia.
La Xplorer, che ha il grande merito di ascoltare i suoi utenti con una certa costante attenzione, non ha deluso questa richiesta, e ha prodotto una piastra che di certo ha accontentato tutti, che viene venduta completa di stem e kit di fissaggio e che pesa solo 458 grammi (compreso il salva piastra), circa 15 grammi in più della standard. Forse è questa la caratteristica più apprezzata perchè mantiene il metal ben bilanciato e, lo posso confermare sin d’ora, permette ore di ricerca senza stancare il braccio. Il maggior diametro, naturalmente, da una più ampia copertura dell’area di ricerca e crea una certa aspettativa sull’incremento di profondità di ricerca rispetto alle altre due piastre.
Fare valutazioni su questo parametro ci porta in un terreno assai ostico a causa delle innumerevoli variabili che ci troviamo ad affrontare. La strada più semplice di certo sarebbe quella delle prove in aria ma, a parte che sono da sempre stato contrario, verrebbe meno la presenza del terreno che circonda il target da esaminare, e si sa che proprio il terreno svolge la funzione principale da mettere in conto quando si fanno queste prove tecniche.
Coil |
Peso in grammi |
Differenza peso |
9″ |
443 |
0 |
11″ |
458 |
+15 |
11”x13″ |
662 |
+219 |
Test Bed
Con la collaborazione di Gianni/”Linux-Ubuntu” del team di AMDTT, si è allestito un campo prova per permettere di confrontare la nuova piastra 11” con la 9” standard.
Il terreno ideale si è trovato in un oliveto con la caratteristica di aver delle piane senza muretti di contenimento, questo ha permesso di fare dei fori, per mezzo di un trapano a batteria, nell’alzata della piana a tre diverse profondità: 14.5, 16, 19 cm. Come target si è utilizzato una moneta in bronzo del diametro di 22 mm fissata su una stecca di legno per permettere di inserirla nei fori e recuperarla.
Per i test, abbiamo usato due DEUS aggiornati alla versione 3.2. Per evitare differenze, tutte le prove sono state fatte con i tre programmi terrestri più performanti, cioè Mito, DEUS Fast e Relic, senza alcuna modifica ai setting, accendendo il metal e facendo solo l’abbattimento del terreno che comunque dava una mineralizzazione di 72 su entrambi i detector. Risulterà ovvio che in queste condizioni il DEUS ha la briglia un pò tirata e non si possono pretendere grandissime prestazioni; Abbiamo deciso di mantenere queste impostazioni per rendere il più stabile possibile il metal e le stesse profondità di prova sono state scelte per avere un riferimento sulle due piastre.
Il risultato generale porta un vantaggio di circa 3 (tre) centimetri sulla piastra da 9”, che possono sembrare pochi ma, nelle condizioni analizzate, sono veramente un buon risultato. Le prove di separazione dei target, come era prevedibile, hanno evidenziato una leggera migliore prestazione della 9” sulla 11” ma si sa, più grandi sono le dimensioni della piastra, meno precisa sarà la precisione.
Video
Di questi test sono stati realizzati anche alcuni video che potrete vedere nel nostro canale su Youtube (cliccate qui: LINK)
Beach Test
Una seconda sessione di prove è stata fatta in spiaggia. Questa volta ho voluto portare il detector su settaggi più performanti per poter valutare i limiti di profondità. Per posizionare i target abbiamo utilizzato un tubo in PVC inserito diagonalmente rispetto al piano della sabbia. Al suo interno è stato infilato un secondo tubo suddiviso in tacche centimetriche che alla sua estremità conteneva l’oggetto sotto test; questo metodo permette di regolare “al centimetro” la profondità del target.
In queste condizioni le differenze sono aumentate e il gap fra la 9” e la 11” si è attestata all’incirca sui 5 cm. La stessa moneta in bronzo da 22 mm è stata infatti rilevata a circa 33 cm di profondità con segnale “scavabile”.
Tech Analysis
Stimolato intensamente (Nota di Bodhi3: Puoi anche dire “stressato a morte” 😀) da Leonardo/”Bodhi3”, ho voluto approfondire maggiormente l’analisi. L’idea è stata quella di vedere se potevo visualizzare la forma dell’emissione del segnale della piastra, ovviamente senza pretendere alta precisione, diciamo una cosa di massima, più per soddisfare una curiosità ma che avesse una certa attendibilità scientifica.
L’analisi che ho effettuato, riveniente dalla mia esperienza in campo radioamatoriale ma piuttosto comune anche in altri campi di investigazione tecnico-elettronica, è stato quello di misurare l’intensità del campo elettromagnetico emesso dalla piastra. Ho pensato che il metodo migliore fosse quello di posizionare una sorta di “antenna” davanti alla piastra e fare una scansione orizzontale/verticale leggendo i valori su un oscilloscopio: Come antenna ho utilizzato un microfono dinamico professionale Shure con banda passante 20-20.000 hz ad alta sensibilità e per visualizzare il segnale un oscilloscopio portatile Fluke 123. Per la scansione ho scelto passi di 2 cm orizzontali e verticali e 5 cm la distanza dal piatto della piastra: di conseguenza abbiamo 150 punti di lettura per la 11” e 114 per la 9”; non sono molti ma sono sicuramente sufficienti per darci un quadro complessivo discretamente affidabile.
Il risultato, come si vede dai grafici in 3D frutto della mia successiva rielaborazione, mette in chiara evidenza la differenza di diametro delle due piastre: la 9” ha una emissione più concentrata mentre nella 11” è più allargata. Da notare un particolare avvallamento del segnale in corrispondenza del centro della piastra, meno pronunciato sulla piastra piccola. La è mia ipotesi è che tale anomalia sia legata all’interferenza della batteria sulla emissione del segnale, visto che questa si trova all’interno della razza posta sul lato dell’avvolgimento di trasmissione.
Nota tecnica di Leonardo/”Bodhi3″: Osservando i differenti pattern elettromagnetici parrebbe che la 9″ abbia, specie nella zona centrale una maggiore intensità che andrebbe a contraddire invece i risultati sul campo che vedono la 11″ raggiungere profondità maggiori. Una possibile spiegazione di questa apparente incongruenza è data dal potenziale miglior “nulling” tra bobina ricevente e trasmittente che darà luogo ad un segnale rilevato più pulito, netto e tale da permettere un analisi di identificazione più efficace anche su target molto deboli.
Molto interessante è la differenza fra le aree dei due avvolgimenti e il punto di sovrapposizione (dove si vede quasi un azzeramento del segnale) e il punto di massima sensibilità, anzi per essere precisi, di interferenza da parte del target.
Per completezza, mi sarebbe piaciuto analizzare anche la 10”x12” ma purtroppo l’unica che avrei potuto avere a disposizione non è stata aggiornata alla versione 3.2 del software, appena lo sarà non perderò l’occasione di testarla per togliermi anche questa curiosità.
Conclusioni
Traendo le conclusioni, è sul campo che si possono apprezzare le qualità della 11”: in primis, mi ripeto, la leggerezza, poi nessun problema nel centraggio dei target e, con una buona ottimizzazione dei programmi, con questa piastra si possono guadagnare oltre cinque centimetri rispetto alla standard. Nelle prove in ricerca vera, ho fatto diverse uscite con colleghi che montavano sia la 9” che la 11×13”; proprio su quest’ultima non ci sono stati momenti di grande differenza, i VDI sono sempre stati coerenti e solo in pochi casi, su segnali deboli, la 11” non riusciva a visualizzare il VDI ma comunque riproduceva un suono scavabile.
Questa piastra porta senza dubbio il metal detector ad un livello superiore e, ne sono certo, prenderà posto della 9” sui DEUS dei cercatori più esigenti. Posso anche aggiungere che con questo prodotto la XPlorer ha completato il set di piastre per tutte le esigenze ma di sicuro non tarderà a meravigliarci con nuovi progetti innovativi nel campo della ricerca con metal detector.
Nota di Bodhi3: Se posso trovargli un unico, ma ahimè non trascurabile, neo: il prezzo… Attualmente viene venduta a circa 360 Euro (IVA Compresa). Speriamo che col tempo il prezzo scenda in modo che sempre più cercatori possano acquistare, senza troppi sacrifici, questa bella piastra.
Per ulteriori informazioni:
Xplorer Detectors
Web: www.xpmetaldetectors.com
Con la nuova piastra potrai trovare molti più strappi !!! Bravo Sergio.
Splendida recensione, tecnica e metodologia ineccepibili.
Grazie x il lavoro svolto.
BJ
Merito al 90% a Sergio! bel pezzo!
Avete fatto un gran bell lavoro.
Complimenti ottima recensione tecnica e gran prodotto, il prezzo è alto ma si giustifica con l’elettronica.
Pingback: AAC: 2° AMD Annual Contest... Il vincitore è... - Advanced Metal Detecting Research Lab
Fantastica recensione, ottimi lavoro bravi spero di incontrarci allo slam in Campania
Grazie per i complimenti che giro volentieri agli autori del pezzo.
Sicuramente in Campania io (Leonardo) ci sarò… Speriamo che ci siano anche altri amici di AMD
A presto!