ANTEPRIMA: Prime impressioni del Garrett ATX
Premessa di Leonardo/”Bodhi3″
Con grandissimo piacere, pubblico le prime impressioni d’uso del Garrett ATX scritte dall’amico Alberto/”622Mac622″ che diverse volte è stato ospite più che gradito nelle nostre pagine e che consideriamo, di fatto, un membro di AMDTT non ufficiale. Come detto anche da Alberto, non si tratta di una vera e propria recensione ma, molto semplicemente, di un primo contatto con la macchina e con le sensazioni che ci trasmette. Nei prossimi giorni, tempo metereologico e tempo fisico permettendo, speriamo di aggiungere alcuni video illustrativi.
Buona lettura!
Leonardo/”Bodhi3″
Direttore AMD Tech Team
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ANTEPRIMA: Prime impressioni del Garrett ATX
di Alberto/”622Mac622”
Finalmente, dopo tante parole, tanta curiosità e tanta attesa, abbiamo avuto la possibilità di testare il nuovo cercametalli della Garrett, il nuovissimo ATX. Ringraziamo il distributore imolese Stefano Morsiani ( http://detectorimola.it/html/atx.html ) per la disponibilità e la prontezza dimostrata nel consegnarci la prima macchina arrivata in Italia per i test in anteprima e per le prime impressioni. Successivamente, appena saremo in grado di utilizzare al meglio lo strumento, gireremo alcuni video a corredo di quest’articolo.
Nota Tecnica di Leonardo/”Bodhi3”:
La Garrett ha sempre avuto grande attenzione allo sviluppo delle macchine Pulse Induction anche, per dirla tutta, il suo catalogo PI era fermo da un bel po’ di anni. Questa tecnologia, che impiega dei “treni d’onda” ad impulsi ad alta intensità e che analizza nel tempo le variazioni di magnetizzazione residua, permette di ottenere eccellenti risultati in termini di profondità e di gestione della mineralizzazione ferrosa e/o salina. Rovescio della medaglia, la maggior parte dei Pulse Induction non sono in grado di fornire una discriminazione apprezzabile. Chissà se questa nuova macchina Garrett, l’ATX, avrà fatto dei decisi passi in avanti. Prima di lasciarvi all’articolo di Alberto, vorrei farvi notare che lo chassis dell’ATX è sostanzialmente lo stesso, robustissimo, del loro modello militare RECON PRO AML-1000.
La macchina è completamente zainabile, l’asta telescopica e la piastra ripieghevole. Non vi sono parti metalliche a vista (eccetto lo spinotto per le cuffie).
La macchina è imponente e alla prima impressione di possenza corrisponde anche un discreto peso che allontanerà inevitabilmente gracili braccia da questo strumento. L’impressione è di una macchina forte e robusta che non scende a compromessi, come quasi si sentisse una principessa che dall’alto del suo piedistallo fa capire fin da subito che chi desidera utilizzarla si dovrà adattare a lei!
L’asta telescopia a 3 segmenti, ha forti ghiere di bloccaggio, è dotata di un interruttore che permette di lavorare a 90,180, 270 gradi rispetto all’ asse di ricerca, una soluzione bizzarra, ma innovativa che permette di scandagliare dune, anfratti e pareti riducendo gli sforzi.
Ribadendo nuovamente che non si tratta di un metal detector per novizi, passo ad una brevissima descrizione dei comandi e del loro utilizzo su questa macchina.
Trattandosi di un metaldetector Pulse Induction, ha tutte le caratteristiche tipiche dei suoi simili e pertanto non lesina potenza e capacità penetrativa in ogni contesto. I comandi sono sull’impugnatura e si regolano direttamente con il pollice. Assumono funzioni particolari e differenti se vengono premuti o se invece si mantengono premuti come per l’attivazione dell’analisi del ferro e la scansione dei disturbi elettromagnetici, come il bilanciamento del terreno e la scelta del filtro di terra e come il pinpoint e la sintonizzazione automatica. Risalta il comando SHIFT utilizzato per raddoppiare le funzionalità che permette di comandare contemporaneamente sensibilità e volume, l’analisi del ferro e il bilanciamento, il volume e la soglia, il pinpoint e la scelta di modalità.
Effettivamente i comandi sono tanti e forse il pregio di questo ATX è proprio quello di essere il primo vero metaldetector ad impulsi regolabile in moltissime impostazioni. Molti, abituati alle 2 impostazioni fratellino Mark II (N.d.r. il noto Garrett Seahunter Mk2), vedranno questa macchina come “mostruosa” ed io non posso che assecondarl dicendo che è una macchina “mostruosamente meravigliosa”.
La cosa che rende questo gioiellino di elettronica qualcosa che si distacca dalla normalità è senza dubbio la profonda differenza che sussiste tra le due modalità di ricerca, motion e no motion.
Ricordandoci sempre che l’ATX è un metal PI, non dobbiamo confondere i pregi e i difetti di queste due modalità se sperimentate su macchine VLF (praticamente quasi tutte le macchine da terra ). Sperimentando in successione e in alternanza le due modalità mi è sembrato di avere tra le mani due macchine completamente differenti, come se la Garrett avesse cercato di accontentare i seguaci di tutte le categorie di cercatori, di terra, di mare e di chi, infischiandosene delle difficoltà, vuole sfidare mineralizzazione salina e ferrosa assieme cercando le battige più ostiche e le foci fluviali più difficili.
Da queste mie ultime riflessioni credo che ben si possa capire che il contesto naturale di ricerca di questa macchina sono spiagge, zone sedimentarie e deserti; la si può utilizzare anche in contesti classici di relic o militaria ma, sinceramente, a mio parere necessitano ore e ore di ricerca prima di dimenticarsi della filosofia VLF e quindi, purificati da tanti preconcetti, da esperienze irripetibili e da schemi mentali da rivedere completamente, poter sfruttare l’ATX in queste ricerche in modo vantaggioso, magari ripassando proprio quei terreni dove con i vecchi strumenti non si trova più nulla.
Ed ora passiamo ai fatti la modalità motion si differenzia da quella no motion (oltre alla differente tecnica di spazzolata) esclusivamente per l’analisi applicata al segnale.
In motion mode l’ATX è veramente un mostro di velocità e reattività, preciso, con impostazioni realmente progressive e mirate. La caratteristica principale è che il segnale viene analizzato in contemporanea con due toni: uno basso (foneticamente scrivendo “LO”) ed uno alto (“HI”) ; a masse poco conduttive associa un HI-LO, a metalli buoni conduttori un LO-HI ( … si non mi sono sbagliato, è l’eco del segnale che fa fede, non il segnale stesso !!! ). Questo, in un primo momento, lascia disarmati e in aggiunta, in fase di test, ci si accorge che una fede in argento suona ottimo conduttore, ma poi la moneta da 1 euro viene segnalata come cattivo e contemporaneamente una chiave di ferro arrugginito conduttiva. Il fatto, difficile da capire, è che l’ATX semplicemente analizza segnali e non riconosce o cerca oggetti; sta perciò nel cercatore, sfruttando le potenzialità della macchina, aumentare la discriminazione facendo sparire tutta la serie di segnali meno potenti (attenzione, non parlo di conduttività, ma di intensità ).
In no-motion mode il metal è a mio parere più lento ma più preciso. Il vero segreto di questa modalità è la discriminazione. Infatti, impostandola correttamente rispetto ad un segnale di terra più o meno potente, si hanno due risposte, una acuta per metalli conduttori ed una più bassa per i ferrosi (in questo caso prevale l’analisi della ferrosità rispetto alla condicibilità, e forse risulta concettualmente più comprensibile ); è realmente fantastico e immediato utilizzare l’ATX in questa modalità, una volta raggiunta la stabilità con ground track e balance e trovato il compromesso di sensibilità muovendo la discriminazione da 3 a 6 si ottiene una macchina con una affidabilità di discriminazione a livello di VLF ma con capacità penetrative nel terreno di gran lunga superiori.
Ultima ma non ultima funzione degna di menzione è l’”Iron Ck” (Iron Check). In pratica, per quanto possiamo impostare l’ATX in modo preciso e minuzioso regolando con i bilanciamenti, l’ambiente di ricerca e con la discriminazione i parametri di campionamento del segnale, spesso il ferro si presenta sotto forma di leghe e con forme particolari da ingannare l’ATX. Per porre rimedio a questo inconveniente la Garrett ha inserito un “magnetometro d’analisi aggiuntiva” che riconosce con probabilità al limite del 100% eventuale ferro con il tipico suono a grugnito intermittente. Ad un segnale dubbio, basta tenere premuto il tasto Iron Ck e passare la piastra sull‘obbiettivo per sapere se si tratta di ferro oppure no !
Concludo con qualche precisazione che vuole aggiustare il tiro del mio commento veramente e non velatamente entusiasta :
1) L’ATX è una macchina per cercatori, non per hobbisti.
2) Il suo contesto naturale è la spiaggia e il mare
3) Riuscire a conoscere l’ATX richiede tempo, per ottenere questi miei primi risultati ho impiegato una settimana di pomeriggi di prove e test e nonostante ciò, se cambio di contesto fatico ancora molto ad ottenere settaggi precisi e a volte solo l’Iron Ck mi permette di chiarire i segnali.
4) Occorre scegliere una modalità per volta, capirla per riuscire a scoprirne tutti i trucchi, dalle impostazioni alle sfumature di tonalità
5) Il peso della macchina, nonostante l’ottimo bilanciamento per molti potrebbe essere un limite invalicabile.
6) La qualità costruttiva è ineccepibile, ma abbisogna di molte cure, le chiusure stagne sono di ottima fattura, ma necessitano di continue pulizie e ingrassaggi con lubrificanti adatti e di qualità, le parti scorrevoli vanno accuratamente pulite.
7) Rileva correttamente oggetti con anche un solo lato maggiore di 5mm, su catenine sottili sente la susta e non la maglia, monete poste di coltello vengono rilevate in modo ineccepibile
Nota : A volte può succede che troppe modifiche con settaggi incongruenti al bilanciamento inibiscano il metal, in tal caso basta spegnerlo e accenderlo con il tasto “retune” premuto per riportare il metal all’ assetto di fabbrica.
L’ATX opera in condizioni di mineralizzazione estrema mantenendo performance e stabilità, in condizione di spiagge con sabbie nere basta bilanciare sulla salinità e discriminare la ferrosità, completando il settaggio con la sensibilità consentita.
Non voglio annoiarvi con profondità di rilevazione, che a mio parere sono unità di misura del tutto fittizie in ricerca pura, ma piuttosto dedico altri 5 minuti del mio tempo per allestire uno schemino sui segnali in confronto.
Noterete come, per quanto più lenta, la modalità no-motion mi abbia dato i migliori risultati in discriminazione ! anche per questo lo vedo adattissimo alla ricerca in acqua
No-motion mode : sens 9, disc 4, note : spesso soffre di instabilità |
Motion mode : sens 9, disc 0 (aumentando la discriminazione spariscono i segnali, non cambiano le risposte ), note: risulta essere molto stabile |
Oggetti | Motion mode | Motion modeDisc 6 | No motion mode |
50 €cent | LO-HI | LO-HI | Tono ALTO |
Moneta 10 cent V Emanuele | LO-HI | LO-HI | Tono ALTO |
10 €cent | HI-LO | HI-LO | Tono ALTO |
1€ | HI-LO | HI-LO | Tono ALTO |
2€ | HI-LO | HI-LO | Tono ALTO |
chiodino | HI-LO | muto | muto |
Chiodo grosso | HI-LO | HI-LO intermittente | Tono BASSO |
Chiave arrugginita | HI-LO | HI-LO | Tono ALTO e BASSO |
Scheggia di ferro | HI-LO | HI-LO | Tono ALTO e BASSO |
Fede argento | LO-HI | LO-HI | Tono BASSO |
Fede oro | HI-LO | HI-LO | Tono ALTO |
Rondella in ottone 5mm | LO-HI-LO | muto | Tono ALTO (a breve distanza) |
Rondella ottone 10mm | LO-HI | LO-HI | Tono ALTO |
Pallino piombo avancarica | HI-LO | HI-LO | Tono ALTO |
Grande!!finalmente anche qui da noi in Italia!!!aspetto di sapere e vedere come si comporta nella ricerca che mi interessa di più cioè ricerca su vari tipi di terreno…….facci sapere!!!
bellissimo il manuale e in italiano grazzie fil
Tutto molto chiaro, però’ mi sorge un dubbio a cui non so’ dare spiegazione, come si riconosce l’argento durante la ricerca visto che da’ una risposta ” cattiva” ? Sia in motion che no motion?
Beh…ancora devo prenderci bene la mano con questo ATX..ma di sicuro l’argento non dà risposta cattiva!!!..darà un LO-HI come suono,(essendo un buon conduttore…)..magari …la sfumatura del segnale….la potrai notare con l’esperienza..e scavando…!!!!
profondita non dice niente….vissto che costa cosi tantto
esempio una mangiata di monetine
???
una media non si po dare
Scusa ma non capisco il senso della domanda… 🙁
volevo sapere penetrazione a terreno fin aquando centimetri o metri esplore mi interessa sapere …..grazie se mi rispondi
Tutto dipende dal tipo di terreno, dal tipo e forma dell’oggetto e dalla sua grandezza.
Non è un metal per principianti…ma se saputo usare permette di operare in terreni ostici e individua target che altri metal nemmeno sentono….il discorso profondità poi..non è da paragonare…