Advanced Metal Detecting Research Lab

"Dal 2009, un punto di riferimento tecnico, obbiettivo ed imparziale, per tutti gli amanti dei Metal Detector…"

TEST

TEST: MediaElettra Desert Gold… Il “Cammello” che viene dall’Est!

(c) 2013 by Mauro/”Mauroki” for AMDTT – –

(ATTENZIONE! Mauro ha realizzato anche dei video durante le prove. Potete vederli cliccando QUI ) —

Per vedere i video... http://www.youtube.com/playlist?list=PLrf0p_G_YDY0295jIuOh8abE1UbvnnZeH
Il Desert Gold

Quando Leonardo/”Bodhi3”, che aveva avuto il contatto con il distributore, mi ha detto che mi sarebbe arrivato il MediaElettra Desert Gold (“Cammello” per gli amici, vista la vistosa serigrafia sul box) ero abbastanza scettico: macchina monotono di stampo tradizionale, baaaaah…

La scatola, abbastanza spartana, contiene il detector, 4 batterie stilo ricaricabili da 1800 mah, un caricabatteria universale, l’asta e naturalmente una fantastica piastra SEF 9”x9” (anche se è possibile scegliere in alternativa una piastra DD ovale). Le aste sono molto robuste, fin troppo precise;  il bloccaggio a ghiera conica (camlock) dà una sicurezza e una stabilità notevole anche se il serraggio risulta un po’ difficoltoso (vista la poca tolleranza nei diametri). Le aste, in tre pezzi piuttosto lunghi, rendono questo metal adatto anche persone molto alte e, al tempo stesso,  essendo  facilmente scomponibile, esso può essere velocemente smontato e trasportato comodamente in uno zaino. Il bracciolo poggiagomito in metallo è corredato da una bella fascia con attacco in velcro di ottima fattura e qualità. Sotto il bracciolo, appeso con delle viti, è posto il box comandi realizzato in lega di alluminio (Nota di Bodhi3: Ergal, per la precisione).

Le varie parti che compongono il Desert Gold
Le varie parti che compongono il Desert Gold

Il vano batteria, facilmente accessibile, ha uno sgancio a scatto ed è posto sotto il box comandi.

La macchina, pur pesando 1,5 kg (completa di batterie), risulta leggera e ben bilanciata; la piastra di serie, una SEF da 9”x 9” di ottima fattura e molto leggera, è fornita con un copripiastra molto aderente e preciso.

Anche se il manuale mandato in formato digitale non è proprio chiarissimo, l’utilizzo del metal è abbastanza intuitivo.  La macchina si accende ruotando il potenziometro della sensibilità; appena accesa un LED ci avverte della carica della batterie con variazione di colore (rosso – sostituire le batterie, verde – batterie cariche ), una frazione di secondo e il Desert è pronto. Offre sostanzialmente due configurazioni: All Metal e Disc. In posizione All Metal la macchina lavora senza discriminazione ed ha suono di soglia regolabile tramite apposito potenziometro (il potenziometro della Disc è disattivato) . In posizione Disc la macchina diventa Silent Search ed il potenziometro della regolazione di soglia sarà disattivato.  Sulla sinistra troviamo poi il selettore del GND (Bilanciamento del terreno) che offre due posizioni: Manuale e Auto . In Auto la macchina si auto-bilancia e devo dire che lo fa molto velocemente ed efficacemente, mentre in Manuale il bilanciamento va effettuato premendo sul pomello del GND e ruotandolo lentamente mentre  si effettuanp le classiche “pompate” della piastra alzandola e abbassandola sul terreno tra i 30 cm e i 1-2 cm, fino ad ottenere un suono di soglia costante. Gli altri selettori regolano la Frequenza, il Tono e impostano la modalità di Potenza HI e LOW. Il selettore della Frequenza offre piccole variazioni di frequenza operativa in modo da permetterne l’uso vicino a metal simili senza che si disturbino tra loro. Il selettore di Tono da la possibilità di scegliere due timbri sonori, uno acuto e “corto” ed uno leggermente più “lungo” e basso (che io preferisco). Infine il selettore di Potenza che permette di impostare due modi di ricerca: uno LOW più filtrato che riesce a “tagliare” i disturbi dovuti alla salinità marina o da nitrati e uno HI per ricerche “a tutta birra” con la massima profondità possibile.

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Il pannello di controllo con tutti i pomelli e interruttori

Il Desert Gold è un monotono (Nota di Bodhi3: ovvero dispone di un solo tipo di suono per indicare i target non discriminati, a differenza dei modelli multi-tono che possono avere diversi suoni a seconda del livello di conduttività dell’oggetto rilevato) ma ha uno di quei toni che, come dico io, “parlano”. Mi ricorda infatti molto il monotono del White’s MXT. Già con una minima discriminazione gli oggetti buoni sono segnalati con suono tondo e definito mentre gli oggetti ferrosi anche grossi sono segnalati con tono “frastagliato” non netto. A mio avviso il tono che maggiormente da facilità di lettura nel rilevamento è quello più basso, il tono 2 se non sbaglio. Cosa importantissima, la macchina è dotata di suono con Modulazione (Nota di Bodhi3: ovvero varierà il volume del suono a seconda della profondità dell’oggetto. Suono debole per target profondi o di piccole dimensioni, suono forte per target superficiali o di grandi dimensioni) ed anche se non ha regolazione di volume non mi ha mai infastidito con nessun oggetto rilevato.

TEST

I primi test fatti in aria mi hanno assolutamente meravigliato, le prove fatte poi nel mio “Test Field” hanno confermato le supposizioni iniziali . Questi test hanno compreso non solo analisi sulla profondità, ma anche sulla separazione, velocità e discriminazione.

Profondità

TestProfondità
Test di profondità

Acceso il metal, dopo alcuni minuti di utilizzo ho sotterrato a 28 cm 200 lire . Ho impostato il detector in modalità AUTO, discriminazione con DISC fra 4 e 5 e la moneta è stata correttamente rilevata dando la sensazione di poter osare ancora. La profondità rapportata alla dimensione della piastra è veramente ragguardevole. In All Metal si riescono a guadagnare alcuni cm ed altri cm si guadagnano spostando il selettore in posizione HIGH anche se il metal diventa leggermente più nervoso ma sempre controllabile. Da notare che anche aumentando la DISC il decadimento delle prestazioni in profondità è veramente ridotto.

Separazione

IronMask
Prove di separazione

Ho effettuato questo test, ormai un classico, stendendo a terra e su sabbia diversi oggetti “buoni” e “cattivi” e poi ho ripetuto i test sotterrando gli stessi oggetti a una quindicina di cm. Gli ottimi risultati che ho ottenuto mi hanno fatto fare prove ancora più ardite; ho perciò sotterrato oggetti buoni ricoperti con terra o sabbia e sopra, ad alcuni cm di distanza, ho steso dei chiodi di ferro. Il Detector non solo ha superato questo test ma ha passato anche la famosa prova “Xergix” ….producendo un suono spezzato spazzolando sulle vecchie 500 lire che sono bimetalliche a testimonianza che è in grado di modulare il suono quando l’oggetto è composto da metalli sia accettati che discriminati.

Prova su Cocci

Mattoni
Test con mattoni refrattari

Ho utilizzato i soliti “quadroni da forno” di circa 4 cm di spessore passando il detector (bilanciato in automatico) sopra una moneta da  200 lire che viene rilevata se posta sotto a un mattone.

Mettendo la stessa moneta di taglio fra due mattoni il metal risponde positivamente.

Prova su Terra

Il contesto scelto per la prova è stato un bel bosco di castagni, terreno ostico, teatro di battaglia durante la seconda Guerra Mondiale, pieno di piccole schegge di bomba e pezzetti di ferro. In questo contesto il Desert Gold ha rilevato qualche limite d’uso dovuto al monotono. La filosofia di questo metal è “Io ti elimino il ferro e la stagnola, il resto lo scavi tutto !!”. La risposta sui piccoli oggetti e soprattutto sull’argento è veramente ottima ed il suono sul “tondo” è veramente inconfondibile. Anche il confronto con l’XP GoldMaxx Power del mio amico Elio è stato ottimo sia per discriminazione che per profondità lasciando di stucco il mio compagno di ricerche.

Prova al Mare

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Test in spiaggia

Per provare il Desert Gold in contesti marini ho usato innanzitutto per diversi giorni una “Sand Bank” (Vasca da Test) che mi sono autocostruito e che tengo all’interno di una serra. Questo mi consente di usarla anche quando piove e, al tempo stesso, mi protegge dai disturbi radio che ultimamente mi circondano. La vasca è stata interamente riempita con sabbia di mare e l’acqua che vi metto per i test è salata. Il metal detector mi ha talmente stupito che ho telefonato a Sergio/Xergix esprimendo il mio stupore. Sergio mi ha detto: “Se va così bene in terra… in mare sicuramente non va !!!”. Al che, gli ho risposto: “Sergio, ho testato in vasca… Fa paura!”.  Era tanto incredulo che abbiamo trovato qualche ora per andare a fare dei test in battigia per vedere se i risultati della vasca erano attendibili. Xergix ha scelto una spiaggia libera molto frequentata nel periodo estivo con tutti i pregi e i difetti delle spiagge libere. La mia curiosità di tester mi ha fatto scavare numerosi centesimi che in verità potrebbero essere abilmente scartati (i centesimi non sono eliminabili agendo sulla DISC). Con nostra sorpresa, monete da 10 e 20 cent sono state rilevate a buona profondità con suono netto e distinto. Non sono mancate nemmeno le monete da due euro trovate molto ossidate e a profondità elevata. Mentre giravamo i video dei test la notevole profondità di rilevazione della fede nuziale portata da Sergio, quasi fuori portata per il suo Deus e che invece il Desert sentiva agevolmente, ci aveva insospettito tanto che abbiamo provato a fare delle buche “vuote” e, una volta ricoperte, abbiamo provato per vedere se il metal le suonava. In pratica abbiamo voluto escludere che stessa suonando non l’oggetto, ma la cavità prodotta dallo scavo. Non era infatti così: il metal rilevava veramente l’oggetto metallico! A riprova di tutto ciò, durante la spazzolata marina è venuto fuori anche un bell’anellone in argento che se ne stava solo soletto in battigia a profondità veramente notevole. Anche in questo contesto la velocità di risposta e la silenziosità con cui si spazzola rende la ricerca molto divertente e produttiva. La stagnola ponendo il selettore della DISC su “Foil” viene discriminata dal detector che però resta reattivo sul biondo metallo. Nota dolente, non è possibile discriminare gli strappi di lattina (E’ quindi un detector adatto a Sergio che ne è grande collezionista !!!) ed alcuni tappi corona. Nelle due orette di spazzolata con test inclusi sono venuti fuori quasi 14 euro. Niente male di questi tempi, a riprova della bontà della macchina.

Conclusioni finali

Pregi…

DSCF4138_resizeIl Desert Gold é un apparecchio che offrirà parecchie sorprese. Non solo una eccellente profondità ed una recovery veloce, ma che la grande sensibilità all’oro e agli oggetti sottili in argento, ne fanno una prodotto veramente appetibile. E’ adatto al cercatore più smaliziato che non ha voglia di perdersi nei settaggi e al neofita, dato offre una  ricerca efficace senza alcuno sforzo .  E’ infine, e questa è forse la cosa più strabiliante,  un VLF monofrequenza (a 14 kHz) che è veramente stabile in battigia, quasi un peccato che non abbia il box stagno, anche se lo stesso può essere sganciato e appeso al collo o in cintura.

…e Difetti…

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Fede nuziale

Come tanti VLF monofrequenza suona le buche aperte in battigia con acqua sul fondo (anche se il  costruttore, correttamente lo segnale nel manuale). La meccanica non mi è sembrata delle migliori. Forse da migliorare è il box in alluminio che mi è sembrato poco solido e soprattutto poco adatto all’uso marinaro o con pioggia.

Mauro/"Mauroki"
Mauro/”Mauroki”

Tutti i test in ricerca vera, come al solito, li ho effettuati col mio fido amicone Elio armato di XP GoldMaxx Power. Durante una prova di profondità, a confronto col suo XP,  gli è scappata una frase emblematica che vi riporto: “Visto come va il metal che hai provato, devo avere veramente tanto culo” ….

Concludo questa mia breve recensione ringraziando chi ci ha fornito in prova lo strumento (MediaElettra) e gli amici che mi hanno aiutato e “controllato” nei vari test.

Mauro/”Mauroki”
Vice-Direttore AMDTT

Scheda Tecnica
Modello: MediaElettra DESERT GOLD
Tecnologia: VLF/IB Monofrequenza
Frequenza operativa: Freq 1 – 13,89 kHz; Freq.2 – 13,74 kHz
Peso (con batterie incluse): 1,5 kg
Lunghezza (esteso): 51 “(1300 mm)
Lunghezza (non esteso): 41 “(1050 mm)
Bobina  standard: SEF 9″x9” by DETECH
Searchcoil opzionali disponibili
Presa Cuffie per impedenza 8-32 Ohm e jack da 1/4 “(6,3 mm)
Batterie standard: 4 Ni-MH, 1800 mAh tipo AA
Durata batteria Ni-MH; circa 20 – 30 ore
Avvertenza di pila scarica con luce led automatico LED e audio
Bilanciamento terreno:  AUTOMATICO o MANUALE
Modalità di ricerca: Discriminazione oppure All metall
Controllore ON / OFF+ regolatore di sensibilità
Controllore variabile di regolazione Discriminazione
Controllore variabile di GND regolatore annullamento mineralizzazione
Controllore variabile della soglia del suono audio di ricognizione degli oggetti
Interruttore di potenza alto / basso
Interrutore di selezione frequenza Freq.1/Freq.2
Manico telescopico moderno in tre parti con maniglione ergonomico
Control Box in alluminio Ergal
Control Box staccabile con cinghia per utilizzo hip-mount in cintura oppure al collo

Prezzo: Contattare il Distributore MediaElettra

5 pensieri riguardo “TEST: MediaElettra Desert Gold… Il “Cammello” che viene dall’Est!

  • Mi pare giusto ringraziare pubblicamente il “capo” (leo) Senza il quale questo articolo non sarebbe stato pubblicato, se non dopo le calende greche !!! il suo impareggiabile lavoro di riorganizzazione del mio testo originale merita il giusto riconoscimento …. Grazie !!! “CAPO”

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  • Salve, complimenti per l’ interessante reportage, una sola cosa mi chiedevo, non si sente la mancanza del pinpoint integrato nel metal?
    Saluti Alan S.

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    • L’autore dell’articolo Mauroki mi ha detto che, grazie alla notevole reattività della macchina, la centratura anche senza pinpoint è sempre abbastanza agevole.

      Rispondi
  • non solo …. la macchina rimane agganciata al bersaglio anche diminuendo la velocità di spazzolata e la piastra 9×9 aiuta veramente molto nella centratura. L’unico inconveniente si ha con i falsi segnali dati dalle buche aperte . saluti

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  • Per fortuna che i target nelle buche aperte… si vedono a vista! 😀 😀

    Eccellente recensione Mauro!!! 😉

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