TEST: DETECH EDS WINNER – Inizia una nuova rivoluzione VLF?
In questi anni, AMDTT si è più volte interessata ai prodotti costruiti dalla azienda bulgara DETECH. Chi non conosce le ormai mitiche piastre SEF (Symmetric Electromagnetic Field) dalla particolare forma a “farfalla”, o le vendutissime EXCELERATOR fino alla recente potentissima piastra ULTIMATE da 13”? In questi ultimi anni la DETECH ha esteso la sua produzione anche ad alcuni modelli di detector VLF, con l’EDS e Pulse Induction con gli SSP 5100, 3100 e 2100.
In occasione del nostro test della SEF 12”x10” V-Nulled, acquistata e recensita dal nostro vicedirettore Mauro/”Mauroki”, ebbi modo di scambiare alcune email con il direttore generale e capo progettista DETECH, Ing. Rumen Kanev. In quell’occasione ci ringraziò per la recensione e rimanemmo d’accordo di risentirci per testare un nuovo modello che sarebbe uscito dopo il loro EDS. La promessa dell’Ing. Kanev è stata mantenuta!
Solo poche settimane dopo la commercializzazione del loro ultimo modello, denominato WINNER (o meglio…EDS WINNER), con un veloce scambio di email abbiamo organizzato la cosa e in pochi giorni mi è arrivato un voluminoso pacco dalla Bulgaria.
Apro l’imballo e trovo la scatola del detector e altre due scatole bianche. Con grande curiosità le apro ed il loro contenuto mi entusiasma: una SEF 6”x8” ed una SEF 12”x12” ! Wow!
Potrò quindi testare la macchina non solo con la piastra di serie, una SEF 9”x9” ma anche con ben due piastre opzionali! (Per completezza d’informazione, a catalogo la DETECH ha anche una piastra concentrica da 6”)
Ho subito voluto montare la macchina con la piastra di serie, giusto per verificare se funzionasse. Nella confezione è presente anche un caricabatterie ricaricabili di tipo universale e, effettivamente, l’unità conteneva già 4 pile stilo da 1.2v ricaricabili. Bella mossa…
Montare il Winner è molto semplice e la lunghezza del cavo è perfettamente adeguata all’asta. Alla DETECH, per irrigidire la struttura, hanno pensato bene di utilizzare due camlock a vite che rendono l’asta molto più solida e priva di giochi. Il control box, piuttosto “massiccio” e dal look un po’ spartano, è montato sulla curva a gomito dell’asta superiore. Il Winner è dotato anche di poggiagomito regolabile ma, anche se sono presenti le due fessure, nella confezione non c’è un fermagomito in velcro che, per essere schietti, avrei davvero gradito. Questo semplice accorgimento infatti permette di scaricare meglio la distribuzione del peso sull’avambraccio, rendendo ancora meno faticosa la spazzolata. Va detto però che la macchina è piuttosto leggera e si riesce a spazzolare per ore senza stancarsi troppo. Anche montando la piastra grande non si raggiungono pesi drammatici pur se ovviamente un po’ più stressanti di quelli con la piastra di serie.
Mentre montavo la piastra SEF 9”x9” mi domandavo se quella piastra, tutto sommato piccola, avrebbe offerto buone prestazioni. Si sa che il detectorista italiano medio cerca in primis un prodotto che “sfondi” ovvero che raggiunga profondità di rilievo. Vedendola così piccola, specie se messa a confronto con le piastre di serie di tanti altri detector che vanno per la maggiore, avevo qualche dubbio.
Mi è bastato accendere la macchina ed iniziare a giocarci passando alcuni target davanti alla piastra per iniziare sudare freddo… Ma diamo tempo al tempo.
Guardando il controlbox si noterà la semplicità estrema del suo allestimento di controlli: pomello di sensibilità (che permette anche di accendere e spegnere il detector), pomello di discriminazione (dall’all-metal ai metalli ad alta conduttività), tre interruttori a due posizioni, uno per avere un tono alto o basso (TONE 1 e TONE 2) per segnalare i target rilevati, uno per attivare un filtro per ricerche profonde (DEEP) o per agevolare una leggera migliore reattività (NORMAL) e uno per impostare un leggero offset della frequenza operativa (FREQ 1 e FREQ 2), utile per ridurre i disturbi in caso di vicinanza di altri detector simili o per tentare di contrastare un po’ le EMI. Non rimane che un pulsante a membrana per attivare l’eccellente pinpoint VCO, molto comodo da raggiungere e decisamente uno dei migliori pinpoint che io abbia mai avuto modo di testare. E’ davvero chirurgico grazie alla capacità di produrre un tono variabile sia in volume che in acutezza. Di pinpoint VCO ne ho provati parecchi ma questo è sicuramente il migliore per precisione. Sul retro del box troviamo la presa per inserire lo spinotto della piastra ed una presa jack standard da 6,3 mm per le cuffie. Va notato che il detector non ha nessun controllo del volume del suono ma, ad onor del vero, esso è regolato in maniera mai sgradevole.
Il Winner è un monofrequenza VLF/IB che lavora a circa 14 kHz, per l’esattezza a 13,89 kHz quando il selettore è su FREQ 1 e a 13,74 kHz quando è su FREQ 2. Ha un sistema di bilanciamento del terreno completamente automatico a differenza del suo fratello maggiore EDS che aveva sia il bilanciamento automatico che manuale. E’ un modello SILENT SEARCH ovvero senza suono di soglia, quindi in caso di nessun target rilevato l’unità è muta come un pesce. Personalmente preferisco i detector con suono di soglia, ma è questione di gusti. I tantissimi fan del Garrett ACE 250, giusto per fare un esempio, sono certo che non saranno dello stesso mio avviso.
Il detector ha un solo tono per segnalare gli oggetti rilevati, esattamente come in alcuni modelli della TESORO, come ad esempio il celebre TEJON. Questa caratteristica, a mio modesto parere, la metterei nella colonnina dei “MINUS”. Preferirei avere almeno 3 toni per indicare i vari tipi di metallo: uno grave per gli oggetti ferrosi, uno intermedio per i target a conduttività media (vedi monete e oggetti in nickel, stagnola, piccoli oggetti minuscoli in oro, fondelli di cartucce da caccia) ed uno alto per metalli nobili come oggetti in oro di dimensioni più consistenti, bronzo, rame, argento etc. Non si tratta di un mio capriccio e più tardi, nel corso della recensione, vi spiegherò nel dettaglio il perché questa cosa può essere importante.
PRIMO TEST: RICERCA VERA IN MONTAGNA – ZONA MILITARIA
In occasione dell’ultimo raduno AMDTT, tenutosi all’inizio di aprile in Toscana, ho avuto la possibilità di “battezzare” il Winner con una bella ricerca reale. A farmi compagnia c’erano Mauro/”Mauroki” (con White’s Spectra V3i), Sergio/”Xergix” (con XP DEUS 2.0), e gli amici di AMDTT tra cui il mitico Elio/”Elione” (XP Goldmaxx Power), Alberto/”Mac” (anche lui con Spectra V3i) e Giovanni/”SAST” (con un Tesoro Tejon). Zaino in spalla siamo saliti in montagna in un magnifico posto dove ci sono stati violenti scontri durante l’ultimo conflitto mondiale. Il terreno, leggermente bagnato per via delle piogge del giorno prima, era caratterizzato da una mineralizzazione medio-bassa e le EMI erano completamente assenti. Il Detech ha da subito mostrato una stabilità incredibile anche con settaggi di Sensitivity elevatissimi. Falsi segnali? Quasi nessuno e tutti perfettamente interpretabili come tali. La discriminazione del ferro è stata superlativa. L’unico ferro che si scava con il WINNER, quando si imposta la discriminazione, è quello davvero grosso, come accade con tutti i detector, anche top di gamma. La miriade di schegge di bombe e granate ahimè, anche per via del monotono, rende necessaria la scavata dato che è sostanzialmente difficilissimo distinguere il loro suono da quello di un target valido come una moneta. Forse, facendo pratica ed affinando l’udito, si riuscirà a cogliere ed interpretare le sfumature sonore che il detector emette. Purtroppo non ho così tanto tempo per accumulare l’esperienza necessaria ed il mio giudizio sarà inevitabilmente relativo. Probabilmente, torno a dire, qualche tono in più avrebbe permesso una identificazione, specie in alcuni casi, più agevole. Un’altra cosa che mi ha sorpreso è la sua sensibilità agli oggetti minuscoli. A volte erano così piccoli che se non avessi avuto con me il ProPointer della Garrett sarei letteralmente impazzito per individuarli in mezzo al terreno di scavo per quanto erano minuscoli ed invisibili. Per confrontare il Winner con gli altri detector presenti, spesso mi affiancavo a loro per fare delle verifiche. Bhè, non è mai capitato che il Winner mancasse i bersagli sentiti dagli altri detector, anzi! A volte sono riuscito ad identificare target adiacenti che erano sfuggiti agli altri. Questa uscita non è stata molto utile per verificare la profondità assoluta della macchina dato che la maggior parte dei ritrovamenti sono avvenuti entro i primi 20 cm. Va però detto che anche i segnali più profondi sono stati suonati in modo netto ed inequivocabile: per la serie “SCAVA! Che aspetti?”. La reattività della macchina è eccezionale, e non ha nulla da invidiare alle macchine XP. Forse solo il DEUS, con la recovery speed a “manetta” può battere in reattività il Winner. Va però detto che il DEUS, in quella configurazione, tende a perdere tantissima profondità, mentre il Detech, che è velocissimo, va comunque tanto tanto profondo.
SECONDO TEST: Trash management in Ricerca Vera
Il secondo test che ho voluto fare con il Winner è quello, tremendo, della gestione dei terreni infestati dall’immondizia metallica. Mi sono quindi recato, come al solito, nel locale parco pubblico della mia città. In questo parco, dove l’uso del detector è tollerato, posso testare a fondo le capacità dei detector di districarsi nella ricerca di monete e altri oggetti preziosi in mezzo ad un vero tappeto di schifezze: tappi a corona, tappi a vite, stagnola per uso alimentare, lattine, strappi di lattina, carta metallica delle sigarette e ogni altra immondizia metallica che gli incivili visitatori del parco hanno buttato in terra.
Qui non si mette certo alla prova la profondità di rilevazione, dato che il 95% delle monete si rinviene tra 1 cm e 7-8 cm di profondità. E’ invece messa a dura prova la capacità di discriminazione e soprattutto l’abilità di separazione dei target. Per quanto riguarda la discriminazione di ferro e stagnola il Winner si è dimostrato un ottimo performer.
Settando il pomello nella zona “FOIL” (Stagnola) questi metalli ce li possiamo proprio dimenticare. Purtroppo non posso dire lo stesso per gli strappi di lattina ed i tappi. Questi oggetti proprio non si possono evitare, neanche impostando la discriminazione al massimo. Ecco di nuovo la necessità di qualche tono in più che, forse, avrebbe giovato a questo tipo di discriminazione.
La reattività eccellente del detector e la precisione di separazione della SEF mi hanno davvero colpito positivamente. Anche se ho dovuto scavare parecchie buche per il motivo appena elencato, sono riuscito comunque ad individuare parecchie monetine accanto all’immondizia.
TERZO TEST: Test di profondità e Iron Masking su Terreno a Mineralizzazione Medio-Bassa
Stavolta si va a fondo! Mi sono spostato in una zona del parco dove è possibile fare delle buche più profonde ed ho voluto testare le capacità del detector di “sfondare”. Il terreno è a mineralizzazione medio-bassa e l’unico vero elemento di disturbo è dato dalle EMI prodotte da un traliccio dell’alta tensione che si trovava a circa 50-60 metri dalla zona test.
Ho verificato che il terreno fosse bonificato e mi sono messo a scavare di buona lena.
Arrivato a circa 33-34 cm (misurati con un metro) mi sono fermato. D’altronde una profondità più elevata sarebbe stata davvero eccessiva, nonché, a onor del vero, scavare oltre stava diventando troppo faticoso. Ho preso una monetina da 200 lire e l’ho deposta sul fondo della buca. Ho ricoperto il tutto ed ho compattato il terreno sia durante le fasi intermedie di ricopertura che alla fine, saltandoci sopra a piedi pari con tutto il peso del corpo. Durante queste fasi ho girato un video che spero di mettere online al più presto. Alla fine ho acceso la macchina, impostato la sensibilità al 90% del massimo ed ho passato la piastra sopra…
BEEP … BEEP … BEEP !!! OH CAVOLO!!! La moneta era sentita benissimo!!! E con la piastra da 9”x9”! 33-34 cm!!! Non potevo credere ai miei occhi! Ho anche alzato un po’ la piastra dal terreno e continuava a segnalarmi la moneta! Ho voluto, per riprova, riscavare la moneta e verificare ancora se nel terreno ci fosse qualche altro oggetto ma nulla! TUTTO REGOLARE!
Con la buca vuota ho notato una cosa. La macchina sente leggermente i “vuoti”, ovvero le cavità nel terreno. Ciò è dovuto al sistema di bilanciamento che, in assenza di terreno, si autoinganna pensando che tale variazione sia prodotta non da un vuoto ma da un vero oggetto metallico ed a ciò reagisce con una leggera segnalazione. Va però detto che il suono di un target “REALE” è nettamente, senza possibilità di avere dubbi, più deciso e netto rispetto al debole segnalino dell’eventuale vuoto. Ho quindi rifatto il test con la monetina sepolta e il risultato è stato il medesimo… Segnalazione netta a 33-34 cm.
Dato che sono uno scettico patentato ho voluto fare un’altra prova, giusto per togliermi ogni dubbio. Ho scavato, a circa un metro e qualche cm di distanza, un’altra buca, sempre dopo aver verificato non ci fosse nulla sepolto precendemente. Stavolta l’ho fatta ancora più profonda: 38-40 cm! Con la buca vuota ho riverificato la leggera segnalazione di “cavità”, come era accaduto prima. Metto un’altra 200 lire sul fondo e ricopro con molta cura la buca compattando il terreno al meglio possibile.
Penso “Stavolta non posso sentirla!”… Accendo, pompo la sensibilità al 95% e passo la piastra…
Stavolta non è stato un “BEEP BEEP BEEP” ma piuttosto un “bip, bip, bip” ma la segnalazione è stata solida, ripetibile e continua senza quasi avere mai incertezze. INCREDIBILE!
Stentavo a credere a quello che vedevo! Non mi era mai capitata per le mani una macchina dalle performance così estreme!
A questo punto ho voluto montare la 12”x12”, per verificare cosa potesse accadere. Bhè, la 200 lire a 33-34 cm veniva segnalata con un “BEEEP BEEEP BEEEP “ decisissimo mentre quella a 38-40 con un bel netto BIP, BIP, BIP! Devastante!
Si può anche alzare alcuni cm la piastra da terra senza perdere il segnale, una potenza incredibile!
Prima di tornare a casa per colpa della pioggia, sono riuscito anche a fare un test con una specie di mezza monetina ultrasottile in rame, davvero sottilissima e rovinata. L’ho sepolta a circa 25-27 cm e il Winner l’ha rilevata benissimo anche con la 9”x9”.
L’ultimo test che ho fatto, prima che un acquazzone mi costringesse a scappar via, è stato quello dell’”Iron Masking”. Ho testato quindi la macchina sia mettendo una monetina da 20 centesimi sotto dei pezzi di fil di ferro sia accanto ad un grosso pezzo di carta stagnola. In entrambi i casi la monetina viene rilevata correttamente ed in modo netto. L’unica cosa che cambia è che il suono diventa più “smozzicato” e meno pulito.
QUARTO TEST: Prova di ricerca vera e di profondità su terreno a mineralizzazione medio-alta.
Ieri ho portato il Winner in un terreno non lontano da casa mia. E’ connotato da un contenuto di mineralizzazione medio-alta, presenza di pezzi di mattone refrattario, tanti chiodini di ferro, spezzoncini di fil di ferro, pezzi di latta e fondelli di cartucce da caccia. Un terreno difficile quindi. Quel tratto di terreno l’ho percorso per anni decine e decine di volte, con tantissime macchine e con piastre diverse. Diciamo che è praticamente esaurito e, chi mi conosce, sa che sono molto metodico nella spazzolata. La macchina è rimasta molto sempre stabile ed il numero dei falsi segnali è stato bassissimo. Bhè, sono riuscito anche stavolta ad individuare, tra i target nobili spazzatura, anche una moneta da 2 lire del 1956 (alluminio?), una pallina di piombo che serviva da contrappeso per una rete per uccelli ed un altro cappuccio di rame dalla funzione ignota. Il tutto in una zona dove sarò passato almeno 30 volte in passato! Il terreno era durissimo e sassoso non permettendo dunque un grande affondamento degli oggetti.
A questo punto mi sono spostato in un angolino dove, dopo l’ennesima bonifica, ho scavato, sudando letteralmente sette camicie, una buca di 27 cm di profondità. Anche stavolta mi aspettavo che la macchina sentisse il vuoto ma invece no. Non ha segnalato nulla. Probabilmente la mineralizzazione circostante era tale da a far chiudere il circuito di bilanciamento in modo corretto. Ho deposto una moneta da 20 cent sul fondo della buca vuota e, prima di ricoprire il tutto, ho passato la piastra sopra. Nulla! Non sentiva nulla! Possibile?
Ho riempito un po’ la buca in modo che fosse profonda solo meno 20 cm ed ho rifatto la prova… Niente! Ho pensato che la mineralizzazione fosse troppo forte per il Winner e un po’ di delusione c’è stata. Ho coperto la moneta col terreno e l’ho pressato bene. Mi sono detto “Bhè, non la sente con la buca aperta… figuriamoci con la terra sopra…” ma… Sorpresa! BEEP! BEEP! BEEP!!! Ecco il segnale! Netto e pulito! Evidentemente in presenza di terreno mineralizzato e di vuoto la macchina va in sovracompensazione e abbatte il segnale. Se invece la terra è compatta, il sistema di bilanciamento si riequilibria correttamente e il detector riesce a lavorare in modo giusto e potente!
Ho riscavato la buca riportandola a oltre 27 cm e ho riseppellito la monetina. Il segnale si è indebolito parecchio ma la segnalazione è stata ancora solida e ripetibile. Un segnale che avrei scavato certamente!
Ho cambiato la piastra ed ho montato la 12”x12”. Come mi aspettavo, il guadagno in intensità c’è stato ed è stato deciso. Cosa dire? Sbalorditivo Winner!
QUINTO TEST: Mattoni refrattari e Recovery Speed
Ieri pomeriggio ho eseguito uno dei test più popolari in AMDTT, la prova dei mattoni refrattari. Dietro casa mia, con un terreno abbastanza mineralizzato, ho portato alcuni mezzi mattoni refrattari spessi circa 5 cm. Prima di effettuare questo test, ho voluto passare velocemente la piastra del Winner sopra alla buca che scavai per il test dell’EuroACE VS ACE 250. In quella buca avevo seppellito, a circa 20-21 cm, una moneta da 10 cent di Vittorio Emanuele. Ovviamente nessun problema per il Detech nel segnalare correttamente la moneta, anche alzando la piastra da terra di diversi centimetri.
Passando alla prova mattoni, ho poggiato a terra una moneta da 50 cent e ci ho poggiato sopra prima uno, poi due, poi tre mattoni refrattati e il Winner ha sentito la moneta. Con la piastra 9”x9” c’è qualche esitazione col terzo mattone, ma con la 12”x12” è come bere un bicchiere d’acqua fresca. Ho fatto anche il test mettendo la moneta tra due mattoni tipo sandwich e aggiungendo un mattone sopra. Nessun problema di rilevazione!
Anche mettendo la moneta di taglio, infilata tra due mattoni messi vicini, il Winner ha avuto esitazioni. Sempre ottima segnalazione anche ricoprendo il tutto con un mattone extra. Fantastico!
Per testare la recovery speed mi sono procurato dei vecchi tappi a corona. Sono quelli che ho utilizzato anche per i test precedenti del C-Scope e dei Garrett. Li ho messi lungo una linea ideale a circa 10 cm di distanza l’uno dall’altro. Bhè, il Winner li segnala correttamente tutti e tre! Anche avvicinandoli ancora li segnala abbastanza bene con una velocità di spazzolata realistica. Sostituendo il tappo centrale con una moneta da 50 cent ho avuto una segnalazione buona anche stavolta. Ho testato di nuovo anche l’Iron Masking con ottimi risultati.
Per mascherare una moneta è davvero necessario un bel chiodone grosso che la copra quasi. E tenete conto che non ho montato la piastrina 6”x8” altrimenti, ne sono certo, il risultato sarebbe stato certamente migliore!
SESTO TEST: Prove comparative in aria con 9”x9” e 12”x12”
L’ultimo test, più per divertimento che per altro, che ho realizzato è stato quello per confrontare le due piastre con delle prove in aria. Ho preso il mio “kit” di target, che ho usato anche nei precedenti test, ed ho testato le massime distanze rilevabili per decine di target comuni. Tutti i target dovevano produrre una segnalazione solida e ripetibile prima di essere confermata e misurata. Vale la pena ricordare che la macchina aveva la sensibilità impostata al 75% (ZERO FALSI SEGNALI!) e la discriminazione in ALL METAL.
Di seguito ecco la tabella riassuntiva delle due piastre messe a confronto anche con un Garrett ACE 250. Strepitoso no?
Conclusioni
Scrivere delle conclusioni non entusiastiche del Winner e rimanere equilibrati e distaccati è davvero cosa ardua. Chi mi conosce sa che non mi sbilancio mai troppo ne in negativo ne in positivo quando analizzo uno strumento. Ciò ovviamente anche perché per farsi un’idea definitiva di un prodotto è necessario molto più tempo di quello che, ahimè, spesso ho a disposizione per provare l’oggetto.
Partirò quindi dalle cose che mi sono piaciute di meno di questo detector. Innanzitutto l’estetica è davvero poco allettante. Va detto però che l’Ing. Kanev stesso, nelle sue email, ha ammesso che il design della macchina non è proprio bellissimo ma che nel prossimo futuro (non si sa esattamente quando) proporranno una versione con un box più piccolo e più gradevole all’occhio. L’aver posto poi lo speaker nella parte superiore del box, dove la pioggia può più facilmente entrare, non mi è sembrata la migliore delle scelte. La discriminazione, pur essendo efficacissima sul ferro e sulla stagnola, non è di tipo FULL. Ciò significa che, pur mettendola al massimo, sarà impossibile abbattere i target ad alta conduttività come le monete in rame, bronzo o argento. E’ vero che sarà una necessità rara, ma avrei preferito un controllo più totale di questo aspetto.
Torno a ribadire che la presenza di altri (almeno) due toni, oltre a quello base, avrebbe reso la macchina ancora più versatile ed avrebbe aiutato tantissimo in condizioni di ricerca con presenza elevata di immondizia metallica.
Non ho potuto testare l’unità in spiaggia e quindi non mi pronuncio circa il suo impiego in presenza di mineralizzazione salina o combinata. Spero che qualche altro volenteroso utente faccia anche questi test in modo da rendere ancora più completo il mio modesto lavoro. Sono abbastanza sicuro che il Winner possa andare alla stragrande su sabbia asciutta ma per la battigia o la leggera immersione aspetto prove più approfondite.
Devo chiedere scusa per non aver testato il detector con la piastra 6”x8”, sia per mancanza di tempo (gli ultimi weekend sono stati spesso piovosi ed alcuni improrogabili impegni famigliari mi hanno impedito di fare i test) sia anche per il fatto che una piastra così piccola, per il tipo di ricerche che faccio, risulta poco produttiva. Ho quindi volontariamente deciso di concentrarmi sulla piastra di serie e su quella più grande.
Cos’altro aggiungere che non sia un plauso allo straordinario lavoro fatto dall’Ing. Kanev e dai suoi collaboratori. Nelle sue email mi aveva scritto che era sicuro che il Winner fosse, ad oggi, il VLF che raggiungesse le maggiori profondità sul mercato mondiale. Li per li ho pensato alla classica battuta di marketing, per autocelebrare il proprio prodotto. Devo dire invece che i fatti hanno dimostrato che questo “prodigio bulgaro” non è affatto uno scherzo ma che è destinato ad essere un vero best seller nei prossimi mesi. Il prezzo? Ad oggi è possibile acquistare il Winner nuovo con meno di 550 Euro. Si… avete letto bene!
Che sia l’inizio di una nuova rivoluzione che viene dall’Est?
Leonardo/”Bodhi3”
Direttore AMDTT
Articolo stupendo! Grazie leo
Grazie mille Gianni! 😉
ottimo test leo,direi un test qualificativo e molto esauriente al centesimo.
Grazie Rocco!
Come al solito articolo chiaro, completo ed esauriente..!!!!
Grazie Leo…
Una domanda mi sovviene.. se, come ho capito, il WINNER è un EDS “semplificato” le stesse caratteristiche è qualità le dovremmo ritrovare anche nell’EDS con in aggiunta più toni di rilevazione…
Ma tra il WINNER e l’EDS ci sono circa 300 eurini di differenza… quindi penso che si può anche fare a meno dei due toni mancanti..!!!!
complimenti !bell articolo leonardo..tempo fa volevo acquistare l eds,ma leggendo in rete e guardando dei video sembrava che avesse problemi sul mineralizzato…questo invece,pur non avendo il gb manuale,sembra vada bene…pensi sia dovuto a correzioni fatte dalla detech o altro?grazie
Ciao!
Per lo meno nei miei terreni a mineralizzazione medio-alta la macchina si è comportata in maniera straordinariamente efficace. Non ho provato il modello precedente (EDS) ma questo pare funzioni davvero molto molto bene.
Ciao!
Leonardo
Ciao!
Ho parlato personalmente con il Direttore Generale della DETECH che mi ha detto che l’EDS non ha assolutamente problemi con i terreni mineralizzati e che, per sciogliere ogni eventuale dubbio, mi manderà un’unità per testarla personalmente. Ho la sensazione che forse quei test che hai visto tu siano stati fatti su un esemplare difettoso.