DEUS: Analisi delle funzioni “segrete” della versione 2.0
Il nostro amico ed esperto di elettronica Sergio/”Xergix”, possessore entusiasta di XP DEUS V2.0, ha studiato in questi giorni le funzioni nascoste che recentemente sono state “scoperte” da un cercatore russo. Grazie appunto ad una particolare sequenza di tasti, è possibile attivare alcune funzioni di cui si ignorava l’esistenza e che, se ben interpretate, possono fornire informazioni molto interessanti per il detectorista avanzato.
Complimenti davvero a Sergio/”Xergix” per l’attenta ed interessante analisi e per gli utilissimi grafici!
Buona lettura!
Leonardo/”Bodhi3
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DEUS: Analisi delle funzioni “segrete” della versione 2.0
(c) 2013 Sergio/”Xergix” for AMDTT
Moltissime apparecchiature che utilizzano microprocessori e programmazioni evolute, spesso nascondono funzioni nascoste che possono essere visualizzate digitando combinazioni di tasti. Queste funzioni “mascherate” servono in genere ai tecnici dei laboratori di Service per controllare il corretto funzionamento dell’apparato sotto test. Anche il metal detector XP Deus, uno degli modelli più evoluti che gli appassionati di metal detectoring possono trovare sul mercato, ha questa possibilità di entrare in un sottomenù nascosto.
Il merito di questa scoperta pare sia dovuta ad un detectorista russo e nel mondo del detecting ha suscitato un certo interesse anche in previsione dell’uscita dell’ aggiornamento 3.0 del Deus, tanto che è intervenuto lo stesso Alain Loubet, proprietario della XP, per spiegare che la presenza del menù non era stata resa visibile perché avrebbe potuto confondere gli utilizzatori del Deus.
Andando nel menù OPZIONI e premendo contemporaneamente i tasti PINPOINT e “+” (PIU’) si può aggiungere un menu chiamato “Advanced”. All’interno di questo menù possiamo trovare due programmi , GND HISTORY e VISUALIZATION XY.
Il primo analizza in tempo reale il valore di Ground letto dal detector con un range compreso fra 50 e 90; la lettura può essere azzerata per poter ricominciare utilizzando il tasto RAZ e sotto il grafico si può leggere il valore massimo letto durante l’analisi.Tutto ciò permette di farsi un’idea del tipo di terreno visualizzando le variazioni del valore di ground dell’area di ricerca.
Questo grafico quindi ricorda davvero tanto la funzione di tracciamento “PROSPECTING” presente sul White’s V3i che analizza appunto le variazioni di mineralizzazione con un grafico continuo
(Nota di Bodhi3: questa funzione è stata introdotta per agevolare i cercatori di oro nativo. E’ infatti statisticamente più probabile che le piccole pepite e pagliuzze d’oro vengano a depositarsi in zone dove si accumula sabbia nera mineralizzata. Questo grafico, permettendo di evidenziare continuamente anomalie nel valore Ground, permetterà ai prospettori di individuare più facilmente gli accumuli di sabbia nera e quindi, potenzialmente, oro.)
Il secondo programma potrebbe essere definito un visualizzatore vettoriale del segnale del target, del tipo presente sul metal detector V3i della White’s ovvero la funzione “POLAR PLOT”. Sul display si vedono gli assi cartesiani X-Y e provando a passare sulla testa di ricerca del metal una moneta, si vedranno comparire delle tracce più o meno inclinate che attraverseranno, passando per lo 0, il primo e il terzo quadrante degli assi cartesiani. L’inclinazione delle tracce, come vedremo più avanti, è strettamente legata alla conduttività dell’oggetto.
Se invece, ad esempio, passiamo un tappo corona, le aree degli assi verranno attraversate da una serie di linee confuse un po’ come uno scarabocchio, questo a causa della componente ferrosa del tappo.
Teoricamente questa funzione potrebbe dare al cercatore un vantaggio in fase di ricerca ma, purtroppo, a parte le tracce il display non mostra altri dati, nè il VDI della traccia nè altri possibili valori, quindi così come stanno le cose una effettiva utilità di questo programma sarebbe piuttosto relativa, quantomeno per un utilizzo diretto ed immediato.
Però, analizzando meglio il display, in assenza di segnale si nota che nel quarto quadrante ci sono due righe, una più marcata inclinata di 30° rispetto all’asse X e una tratteggiata posizionata fra la prima e l’asse Y, queste due righe sono l’espressione del valore di discriminazione; la riga più marcata è pari a DISC=0 , quella tratteggiata è il valore imposto nel programma di ricerca.
Come si sa sul Deus i valori di discriminazione vanno da 0 a 99, e se impostiamo 99 vedremo che la riga si posizionerà appena sotto all’asse X negativo nel terzo quadrante.
A questo punto sappiamo che il programma ci permette avere l’indicazione visiva del VDI e della discriminazione impostata; se quando stiamo guardando questo programma abbiamo impostato il ground balance in tracking non vedremo altre righe, questo perché il metal posiziona automaticamente il valore di ground a 90.
Se variamo questo valore e lo portiamo, per esempio, ad 80, vedremo che comparirà una riga che attraversa gli assi dal secondo quadrante al quarto passando per lo 0, con GB a 90 il valore si sovrappone all’asse X, i valori sono compresi fra 60 e 95 e coprono l’asse X, nel caso si impostasse il programma SPIAGGIA i valori saranno fra 0 e 30 sull’asse Y, a GB 25 il valore si sovrappone all’asse Y.
Quindi, ricapitolando, nel programma Visualization XY si possono vedere i parametri di ground sia terrestre che in spiaggia, l’impostazione del valore di discriminazione rispetto allo 0 e i valori di VDI ( approssimativi) durante la ricerca.
Sorge spontanea la domanda, in ricerca vera che vantaggi mi può portare ?
È difficile rispondere, ho voluto fare delle prove sul campo per verificare effettivamente se si potevano avere vantaggi in ricerca vera, e si può dire che, con un po’ di esperienza, utilizzando il diagramma vettoriale, si può distinguere un oggetto buono in funzione della compattezza delle tracce, al contrario del trash e del ferro che genera tracce scomposte. Inoltre si può capire se un oggetto è profondo se la traccia è piccola attorno all’incrocio degli assi cartesiani mentre gli altri parametri in ricerca sembrano non essere influenti. Forse, se con il prossimo aggiornamento questo programma venisse implementato con l’indicazione del VDI, esso potrebbe dare un maggior aiuto nel capire cosa stiamo analizzando durante la ricerca. Ahimè attualmente la mancanza di graduazione né indicazione numerica dei valori rappresentati rende poco pratico l’uso ma non del tutto inutile. Resta comunque il fatto che questo metal detector è effettivamente un apparato all’avanguardia nel campo del detecting, anche grazie alla possibilità di essere facilmente aggiornato attraverso il PC.
Sergio/”Xergix”
AMDTT Electronics Expert
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Alcune note biografiche sull’autore:
Sergio/”Xergix”, altro membro toscano insieme a Mauro “Mauroki”, è una figura molto nota nei maggiori forum MD d’Italia. Conosciuto per la sua indiscutibile preparazione in elettronica applicata al detecting, propone intelligenti ed utili modifiche da applicare ai nostri strumenti per migliorarne notevolmente prestazioni e versatilità. Possiede ottima esperienza sia in ricerca marina che terrestre, saprà darvi consigli utili praticamente su tutti gli aspetti del MDing. Sergio ora utilizza XP DEUS, Minelab E-TRAC, White’s MXT300 e due metal autocostruiti: Pd3200 by i5eus – Tiny2
Ottimo articolo Sergio, complimenti.
Giovanni
i miei complimenti ….. un applauso !!!!
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Nella Versione 3.2 è stato Implementato il VDI sul visualizzatore Vettoriale 😉
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