VIDEOTEST: EuroACE VS ACE 250 – Parte 3 – Studiamo l’oro…

Nei prossimi due video ho analizzato il comportamento dell’EuroACE e dell’ACE 250 su alcuni oggetti in oro.

Una fedina in oro bianco, una collanina in oro giallo aperta ed una medaglietta in oro giallo molto sottile. Prima ho effettuato i test semplicemente appoggiando gli oggetti sul terreno e poi ho provveduto a seppellirli sotto alcuni centimetri di terreno.

Ecco i risultati…Seguiranno altri video… 😀

Leonardo/Bodhi3

Primo Video: Test in superficie…

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=S_R8pLCtLc0]

Secondo Video: Test con interramento…

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=1n_9UpJMd3c]

8 pensieri riguardo “VIDEOTEST: EuroACE VS ACE 250 – Parte 3 – Studiamo l’oro…

  • 18 Giugno 2012 in 8:40
    Permalink

    Ma…la prova con la catenina d’oro, non è finissima, non come intendo io, con quelle dimensioni è facile rilevarla.

    Rispondi
    • 18 Giugno 2012 in 8:43
      Permalink

      Ahimè, avevo solo quella. Se mi mandate una catenina sottilissima sarò felicissimo di ripetere il test! 😀 😀 😀

      Rispondi
  • 18 Giugno 2012 in 9:24
    Permalink

    Ingordo!
    Io uso quella mia, con catenina fine fine, e non trovo mai nessun metal che la rilevi.
    Bei test Leo, fa sempre piacere vedere testato un metal, anche se un entry level.
    Ci vediamo a Cervia?

    ciao

    Rispondi
    • 18 Giugno 2012 in 10:20
      Permalink

      A Cervia molto probabilmente ci sarò.
      Le catenine sottilissime sono spesso fuori portata della maggior parte dei detector che usiamo per una serie di motivi tecnici. Tieni conto che la ricerca di questo tipo di target è praticamente sempre legato alla ricerca in spiaggia. I detector che vanno per la maggiore in spiaggia sono o i multifrequenza VLF (CZ21, Acquanaut, DFX, V3i etc) o i BBS/FBS (Minelab Sovereign, Excalibur, Explorer, Quattro, Safari, E-TRAC). Questi posseggono eccellenti sistemi di compensazione della mineralizzazione salina e ferrosa. Ahimè le collanine sottili si situano proprio nella zona di desensibilizzazione della mineralizzazione salina, ergo queste macchine sono fuori gioco.
      Chi invece usa macchine monofrequenza e se ne sta sulla spiaggia asciutta soffre spesso di un paio di altri problemi: piastre troppo grandi o frequenza troppo bassa…
      Le prime implicano campi elettromagnetici troppo poco concentrati per intercettare con efficacia target così sottili, la seconda invece non permette una sensibilità troppo elevata su oggetti minuti e/o a bassa conduttività come le collanine sottilissime per colpa dell’Effetto Skin troppo debole (legato alla Legge fisica di Lenz).
      Altra cosa che mette in difficoltà i detector con le collanine sottili è che nel 99% dei casi esse si trovano aperte e non chiuse. Se fossero chiuse la conduttività generale migliorerebbe un pochino permettendo in alcuni casi la segnalazione, specie con detector a frequenza alta (V3i in 22.5KHz, AT GOLD a 18KHz, MitoII/GoldMaxx a 18KHz, DEUS a 18 KHz).

      Il motivo della recensione di un entry level è presto detto…

      Le persone che più hanno bisogno di informazioni ed aiuto sono i novizi… e i novizi puntano a comprare modelli che non siano troppo costosi e che siano semplici da utilizzare. E’ interessante testare i top di gamma, ma credo sia molto più utile offrire un servizio ai novizi con i modelli di fascia bassa…

      Ciao!
      Leonardo/Bodhi3

      Rispondi
  • 17 Maggio 2013 in 11:26
    Permalink

    io sto’ ascoltando un po tutti.
    ma in spiaggia su sabbia asciutta e un po a riva,quale metal detector ha piu successo.
    e nel contesto f5 con piastra dd co at pto o at gold ,qual e’ il migliore cdei tre?

    Rispondi
    • 22 Maggio 2013 in 15:16
      Permalink

      Non abbiamo mai testato l’F5 e quindi non mi sbilancio. AT PRO pare offra buoni risultati in quel contesto. AT GOLD forse è il meno indicato per via della frequenza un pochino troppo alta (18 kHz).
      Stiamo però notando prestazioni eccellenti in quei contesti con le macchine DETECH EDS e Winner. Con stabilità e profondità sorprendenti.

      Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.