PATENT PENDING: La Minelab è al lavoro?
Ogni tanto mi diverto a fare qualche ricerca sui brevetti depositati dalle aziende costruttrici di detector per rendermi conto dello stato dell’arte della progettazione e perchè questi documenti sono spesso pieni di interessanti spiegazioni tecniche che io, letteralmente, adoro.
In questi giorni mi sono imbattuto in qualcosa di veramente interessante…
Bruce Candy, fondatore e progettista capo della Minelab, ideatore delle tecnologie brevettate V-FLEX, Broad e Full Band Spectrum, SETA che tanti di noi utilizzano con grandissima soddisfazione nei propri detector, pare che in questi anni non sia affatto restato con le mani in mano. Mentre molte delle altre aziende più importanti introducevano nuovi modelli top di gamma, la White’s con lo Spectra V3, la XP il suo DEUS, la Garrett con l’AT PRO, la Minelab sembrava solo interessata ad aggiornare la sua linea Pulse Induction con l’introduzione di nuovi modelli della serie GPX. Ahimè questi prodotti, sia per la loro intrinseca funzionalità, sia per il loro esorbitante costo, sono davvero poco interessanti per l’hobbista medio. Tutti si aspettavano la famosa “contromossa” dell’azienda australiana che, per quanto riguarda i modelli hi-end destinati all’utenza amatoriale, era rimasta al suo celebre E-TRAC. La concorrenza, specie White’s e XP, in questi ultimi 2 anni ha sicuramente ridotto di molto la fetta di mercato della Minelab almeno nel nostro paese.
Ma davvero la Minelab è rimasta a guardare?
Io credo di no….
Spulciando nei siti dell’ufficio brevetti americano, risulta che la Minelab abbia richiesto la registrazione di diversi nuovi brevetti. Almeno 11 tra il 2007 e il 2012!
Vorrei condividere con voi uno degli ultimi e tra i più interessanti. Una premessa è però assolutamente doverosa. Il fatto che l’azienda abbia registrato un brevetto NON IMPLICA AUTOMATICAMENTE che tutto ciò si trasformerà in un vero prodotto. Ma è ovvio che, se si registra un brevetto, c’è effettivamente la volontà di proteggere un’idea che si pensa possa avere un certo valore in termini sia economici che tecnici. Solo il futuro saprà confermare o smentire quello che leggerete di seguito.
Il brevetto ha un nome molto intrigante: “REAL-TIME RECTANGULAR-WAVE TRANSMITTING METAL DETECTOR PLATFORM WITH USER SELECTABLE TRANSMISSION AND RECEPTION PROPERTIES” (Piattaforma di Metal Detector con trasmissione in tempo reale di onde rettangolari con proprietà di ricezione e trasmissione impostabili dall’utente).
Chi volesse cimentarsi con la lettura potrà trovarlo qui:
http://www.faqs.org/patents/app/20090315707
Non lasciamoci intimorire dal nome altisonante e iniziamo subito ad analizzare il titolo… La trasmissione di un onda rettangolare vuol dire potenzialmente due cose se viste da diverse prospettive:
1) Se guardiamo il progetto da un punto di vista del Dominio delle Frequenze… Trasmettere un onda rettangolare significa trasmettere più frequenze contemporaneamente! Per capirci, come accade nel VLF tipo DFX, CZ-21, V3 etc
2) Se invece ci mettiamo nella prospettiva del Dominio del Tempo… Trasmettere un onda rettangolare significa trasmettere un “treno di impulsi di durata variabile” come accade in molti Pulse Induction e nei BBS / FBS tipo E-TRAC, Explorer, Sovereign, Garrett Infinium etc.
Ma non tentiamo di “giudicare il libro dalla copertina” e andiamo a leggere l’abstract (sintesi) del brevetto:
“A highly flexible real-time metal detector platform which has a detection capability for different targets and applications, where the operator is able to alter synchronous demodulation multiplication functions to select different types or mixtures of different types to be applied to different synchronous demodulators, and also different waveforms of the said synchronous demodulation multiplication functions; examples of the different types being time-domain, square-wave, sine-wave or receive signal weighted synchronous demodulation multiplication functions. The operator can alter the fundamental frequency of the repeating switched rectangular-wave voltage sequence, and an operator may alter the waveform of the repeating switched rectangular-wave voltage sequence and corresponding synchronous demodulation multiplication functions.
(Trad. Una piattaforma per metal detector molto flessibile ed operante in tempo reale che abbia la capacità di rilevare differenti target e possa avere differenti applicazioni, dove l’operatore sia in grado di modificare le funzioni di moltiplicazione della demodulazione sincrona per selezionarne tipologie differenti (o mix di queste) per l’applicazione ai citati demodulatori sincroni; esempi delle differenti tipologie possono essere funzioni di moltiplicazione della demodulazione sincrona nel dominio del tempo, ad onda quadrata, ad onda sinusoidale o pesate con il segnale ricevuto. L’operatore può modificare la frequenza fondamentale della sequenza ripetuta di voltaggio ottenuto con onda rettangolare, e l’operatore potrà alterare la forma d’onda della medesima sequenza e le corrispondenti funzioni di moltiplicazione del demodulatore sincrono.)
Mi rendo perfettamente conto che questo linguaggio è piuttosto complicato anche per chi un po’ “mastica” di elettronica applicata di metal detecting. Cercando di mantenere semplice il discorso, quello di cui si occupa il brevetto, dopo un analisi degli attuali sistemi più comunemente utilizzati per i MD, è quello di descrivere un sistema che permetta all’utente di alterare alcune delle proprietà fondamentali della macchina, per adattarle ai vari contesti di ricerca ed alle tipologie dei target che si desidera cercare o che rappresentanto statisticamente i ritrovamenti più comuni.
Non solo quindi potremo cambiare la frequenza operativa principale ma potremo impostare la macchina in modo che sia in grado di trasmettere / ricevere più frequenze contemporaneamente scegliendo inoltre quelle che più saranno efficaci per il nostro tipo di ricerca e di target. E non solo! Sarà possibile operare anche nel dominio del tempo, creando quindi i presupposti per un approccio più simile ai Pulse Induction o ai BBS/FBS oppure lavorare con onde sinusoidali pure trasformando la macchina in un VLF monofrequenza ottimizzato.
La cosa più interessante è quindi il fatto che la Minelab si stia concentrando non su un preciso modo di funzionamento di un detector, ma su un sistema che permetta, quando implementato, di garantire una flessibilità praticamente illimitata all’utente. Il tutto, secondo il progettista, ad un costo basso!
Ora, questa è bellissima teoria… Non ci resta che aspettare e vedere se quelle menti geniali della Minelab riusciranno a produrre questa vera meraviglia!!!
E c’è di più… non è solo questo l’unico nuovo brevetto interessante della Minelab… Restate sintonizzati per altri dettagli….
Leonardo “Bodhi3”