Advanced Metal Detecting Research Lab

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V3

V3i: SALT COMPENSATE vs SOIL TYPE: SALT

Scrivo questo articolo, che spero troverete utile, prendendo spunto da un dettaglio tecnico del White’s V3/V3i che in passato ha creato un po’ di confusione tra gli utenti.

Prima di iniziare voglio ringraziare l’amico Alberto “622Mac622” per i suggerimenti e per avermi fatto notare un piccolo errore stilistico.

Quando uscì il V3, tra le varie opzioni selezionabili c’era il ben noto SALT COMPENSATE.

Si trattava di una speciale modalità che permetteva di operare in multifrequenza sia in battigia che in acqua di mare senza particolari problemi di stabilità. Si trattò di una importante innovazione rispetto al precedente modello DFX  dato che, quest’ultimo, lavorava sempre in SALT COMPENSATE senza possibilità di disattivarlo. Cerchiamo di spiegare semplicemente come funziona questa modalità operativa partendo da un po’ di teoria di base.

Innanzitutto vorrei ricordare che i due tipi di mineralizzazione che più disturbano i metal detector VLF sono quella ferrosa (legata appunto al ferro e ai suoi minerali) e quella salina/alkalina connessa al sale marino e ai sali alkalini presenti “naturalmente” in alcuni terreni desertici e “artificialmente” nei prodotti fertilizzanti (es. Nitrato d’argento) ad uso agricolo. Per semplicità, nel proseguio dell’articolo, riferendomi alla mineralizzazione “salina” intenderò sia quella marina che quella alkalina.

Normalmente i modelli monofrequenza hanno grandi problemi di stabilità quando ci si avvicina all’acqua di mare per via della mineralizzazione salina che, combinata con l’acqua, ne aumenta la conducibilità facendola sentire al MD esattamente come un oggetto metallico.

Per gestire la mineralizzazione (sia ferrosa che salina) i moderni MD sono dotati di sistemi di bilanciamento del terreno che, sostanzialmente, sono di tre tipi: FISSO, MANUALE, AUTOMATICO.

Il Sistema FISSO (come quello montato sul Garrett ACE 150/250/EuroAce) è imposto dal costruttore che andrà a determinare statisticamente il punto di bilanciamento più probabile per i terreni dove il metal verrà venduto. Solitamente è pensato per compensare ESCLUSIVAMENTE la mineralizzazione ferrosa avendo un punto di compensazione molto vicino al valore di massima ferrosità.

Il Bilanciamento MANUALE (tipico dei vecchi prodotti ma mantenuto anche in moltissimi modelli nuovi insieme all’automatico) è invece regolato direttamente dall’operatore attraverso una fase di taratura e regolazione per mezzo di pomelli o digitando sulla tastiera fino ad ottenere una buona stabilità della macchina. Questo sistema ha il vantaggio di adattarsi molto meglio alle condizioni dei vari terreni e, in caso di utilizzo in battigia o in acqua, permette il bilanciamento per contrastare la mineralizzazione salina. Difetti? Sostanzialmente due: in primis ad ogni variazione di mineralizzazione del terreno costringe l’operatore ad una nuova taratura e in secundis questo sistema di bilanciamento non permette la contemporanea compensazione della mineralizzazione ferrosa e salina.

Il Sistema AUTOMATICO (di solito presente su tutti i modelli più sofisticati), presente nei modelli un po’ più sofisticati (e che siano tassativamente di tipo MOTION), permette un adattamento della macchina in modo completamente trasparente all’utente (salvo, a volte, una iniziale taratura che viene usata come riferimento d’avvio). E’ il MD stesso a monitorare le variazioni della mineralizzazione e ad auto-adattarsi senza bisogno di alcun intervento. Rovescio della medaglia? Alcuni sistemi non sono così efficaci da garantire una reale capacità di adattamento. Spesso poi i sistemi automatici sono programmati per bilanciare la macchina esclusivamente nel range della mineralizzazione ferrosa rendendo, di fatto, difficile se non impossibile la ricerca in battigia o in acqua.

Ciò che abbiamo osservato è che nessuno dei tre sistemi indicati è capace di gestire CONTEMPORANEAMENTE la mineralizzazione salina e ferrosa e che, molto spesso, solo il sistema MANUALE è in grado di bilanciare la mineralizzazione salina.

Per arrivare ad un sistema in grado di bilanciare CONTEMPORANEAMENTE la mineralizzazione ferrosa e quella salina, rimanendo nell’ambito dei prodotti VLF; dovremo ricorrere a modelli MULTIFREQUENZA (tipo Fisher CZ21, White’s DFX, V3/V3i e BeachHunter). Con questo termine indico espressamente i prodotti in grado di lavorare, nel medesimo istante, con più di una frequenza. Questo per escludere i detector PLURIFREQUENZA (tipo DEUS per esempio) o BROAD/FULL BAND SPECTRUM (come alcuni modelli Minelab) perchè i primi, pur potendo lavorare con varie frequenze, non lo fanno in modo contemporaneo e i secondi perchè funzionano con principi assai diversi da quelli qui illustrati.

I modelli multifrequenza, attraverso un ingegnoso “trucchetto” riescono ad ottenere il bilanciamento contemporaneo sia della mineralizzazione ferrosa che di quella salina/alkalina.

In pratica la prima cosa che i MD MultiFreq fanno è bilanciare innanzitutto la mineralizzazione salina sulle varie frequenze impiegate. Poi, dato che la risposta delle varie frequenze alla mineralizzazione ferrosa è “quasi” identica, i MD MultiFreq provvedono ad “allineare perfettamente” queste risposte semplicemente effettuando una sottrazione (“Signal Subtraction”). Questo fa si che il segnale riveniente dal ferro venga, in pratica, cancellato. In questo modo avranno raggiunto lo scopo cercato: bilanciare verso il sale (con un sistema automatico/manuale tradizionale) e verso il ferro (con il “Signal Subtraction”).

Nasce ora un problemino…

Chi ha un minimo di dimestichezza con i MD, sa bene che questa SALT COMPENSATION ha un peculiare effetto collaterale: la perdita drammatica di sensibilità sui piccoli oggetti in oro.  Questo perchè siffatti oggetti hanno una conducibilità relativamente bassa e che si affianca ai valori della mineralizzazione salina. Ecco quindi che, bilanciando il sale, si perde di conseguenza efficacia sull’oro sottile.

SALT COMPENSATE VS SOIL TYPE: SALT

Dopo questa doverosa introduzione, che sicuramente avrà annoiato il 99% dei lettori, entriamo nello specifico del tema in oggetto.

Il White’s DFX e il Fisher CZ21 funzionano SEMPRE in SALT COMPENSATE, esattamente nel modo sopra descritto, quando lavorano in multifrequenza (per informazione: il DFX può anche operare in monofrequenza). Bilanciano sia verso il sale che verso il ferro. Ciò è ottimo se si lavora in battigia dove questo sistema è l’ideale ma non è altrettanto buono quando si lavora sulla terra dove il sale non c’è e si rischia di perdere oggetti in oro sottile.

Se quindi si vuole usare l’eccellente discriminazione della multifrequenza c’è un rovescio della medaglia con la perdita di sensibilità sull’oro.

Il White’s V3 è stato il primo metal a tre frequenze che permettesse di lavorare con la compensazione del sale attivata (SALT COMPENSATE) o disattivata (3 Frequency – BEST DATA o CORRELATE).

Questo ha, ovviamente, risolto il problema sopra accennato quando si usa la multifrequenza.

Ma è possibile compensare il sale col V3 in MONOFREQUENZA?

La risposta semplice è NO. Il sistema di bilanciamento di questa macchina, quando opera in monofrequenza (2.5, 7.5 o 22.5 KHz) si limita a considerare il range della mineralizzazione ferrosa costringendo, di fatto, l’operatore a passare alla multifrequenza SALT COMPENSATE per lavorare in battigia/acqua marina.

E’ solo con il successivo V3i che questa possibilità è stata data.

Il V3i infatti, non solo può operare in multifrequenza senza (3-freqs) o con (SALT COMPENSATE) compensazione salina, ma è possibile avere la gestione del sale anche in monofrequenza attraverso l’impostazione del SOIL TYPE (Tipo di Terreno). Questo parametro permette al sistema di bilanciamento di aumentare l’estensione del punto di bilanciamento. Come ho scritto sopra, normalmente il sistema di bilanciamento del V3 era limitato alla zona del ferro. Ora con V3i è possibile impostare il SOIL TYPE in due modi: NORMAL e SALT. Il primo lascia le cose sostanzialmente invariate rispetto al V3 (Bilanciamento SOLO in zona ferrosa) mentre il secondo permette al sistema di raggiungere anche la zona del sale!

Attenzione! Vanno subito fatte due doverose precisazioni:

1)      Se si usa il V3i in Monofrequenza e si mette il SOIL TYPE su SALT si avrà 1 solo punto di bilanciamento… O sul sale… o sul ferro… Ecco la confusione generata da chi, quando uscì, sosteneva che questo parametro permetteva la gestione contemporanea delle mineralizzazioni anche in monofrequenza: completamente falso! In pratica il metal si comporta come, ad esempio, un M6 o un MXT quando si sposta il deviatore in posizione BEACH(M6)/SALT(MXT). Il sistema di bilanciamento ha maggiore libertà di “movimento” ma è pur sempre uno solo il punto bilanciabile. Rispetto però ad M6/MXT il V3i ha il vantaggio di poter essere bilanciato anche manualmente e quindi con maggiore efficienza a meno di repentine variazioni di mineralizzazione.

L'autore (Leonardo/Bodhi3) nella sua ormai leggendaria tenuta Desert Storm...

2)      Se si usa il V3i in 3-Frequencies e si attiva il SOIL TYPE su SALT si avrà una modalità “ibrida”. Il V3i avrà 1 solo punto di bilanciamento (o sale o ferro) e opererà in multifrequenza. Rispetto alla modalità SALT COMPENSATE potremmo avere una leggera minore soppressione dei target ferrosi per via del mancato Signal Subtraction ma una migliore sensibilità sull’oro sottile SE NON OPERIAMO in battigia. Se andiamo sull’acqua salata ovviamente il MD tenterà di bilanciarsi sul sale perdendo efficienza sull’oro sottile. Per altro, se sarà presente sabbia scura, la mineralizzazione ferrosa andrà in competizione con quella salina rendendo la vita dura al nostro metal. In questo caso (sale+ferro) la soluzione migliore è quella di usare il SALT COMPENSATE e non pensarci più.

Riepilogando: Quando usare il SALT COMPENSATE (SC – Multifrequenza), quando il SOIL TYPE: SALT (STS – Monofrequenza), quando il 3 FREQUENZE (3F – Multifrequenza) o quando la MONOFREQUENZA (MF – Monofrequenza)?

Ecco alcuni casi tipici a seconda di ciò che più ci interessa…

OBBIETTIVO: Migliore identificazione/discriminazione

1)      Sabbia asciutta: 3F
2)      Sabbia bagnata: SC
3)      Misto asciutta/bagnata: SC
4)      In Acqua: SC
5)      Terreno non mineralizzato: 3F
6)      Terreno con prevalente mineralizzazione ferrosa: 3F
7)      Terreno con mineralizzazione mista (ferrosa/alkalina): SC
8)      Terreno con prevalente mineralizzazione alkalina: SC

OBBIETTIVO: Performance pura (prima e seconda scelta)

1)      Sabbia asciutta: MF/3F
2)  Sabbia bagnata: STS/SC
3)  Misto asciutta/bagnata: SC
4)  In Acqua: STS
5)  Terreno non mineralizzato: MF/3F
6)  Terreno con prevalente mineralizzazione ferrosa: MF/3F
7)  Terreno con mineralizzazione mista (ferrosa/alkalina): SC
8)  Terreno con prevalente mineralizzazione alkalina: STS

Spero di essere stato utile…

Leonardo/Bodhi3

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