NEWBIE: Consigli per chi vuol ben iniziare…
In questi giorni ho avuto modo di fornire alcuni semplici consigli ad un novello cercatore che, appena comprato un Garrett ACE 250, si accinge a muovere i primi passi in questo affascinante hobby.
A futura memoria e per tutti coloro che seguono questo blog, riporto qui il testo.
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Estratto dal Forum “METALDETECTOR PER TUTTI”
Se posso aggiungere un paio di suggerimenti…
1) UNA SPAZZOLATA SCORRETTA PORTA A RISULTATI MEDIOCRI
Una delle cose che più spesso vengono trascurate dai principianti è la cura della spazzolata. Spessissimo mi è capitato di vedere anche utenti considerati “esperti” spazzolare con dei movimenti da far rabbrividire!
a) Persone che tengono la piastra sollevata 10 e più centimetri dal suolo
b) Cercatori che agitano il detector facendogli fare il “pendolo” (sollevamento della piastra alle estremità della spazzolata
c) Utenti che spazzolano troppo lentamente o troppo velocemente
d) Detectoristi che fanno spazzolate cortissime o esagerate
e) Prospettori che tengono la piastra non parallela al terreno ma bensì inclinata in alto o in basso o che tengono l’asta troppo corta o troppo lunga
…e così via…
Queste tecniche errate sono spesso la prima causa delle loro prestazioni mediocri che poi vengono puntualmente imputate (erroneamente) al MD.
Controlla bene il tuo stile, magari fatti guardare da qualcuno mentre lo fai in modo che possa aiutarti a correggere le eventuali errori di impostazione.
Ricorda sempre che ogni cm che lasci tra terreno e piastra è un cm perso. Attento però a non strofinare la piastra sul terreno/sabbia perchè i falsi segnali ed un usura precoce sono in agguato. Cerca di mantenere circa 1 o 2 cm dal terreno.
2) Con Garrett ACE spesso se il suono dell’andata è diverso da quello del ritorno si tratta di materiali non nobili (ferro etc). In questi casi, per sicurezza, prova a spazzolare sopra il target, dopo averlo ben centrato col pinpoint, da diverse angolazioni. Se continua a dare suoni diversi al 95% è immondizia.
3) Spesso le lattine sono segnalate esattamente come monete buone. Questo problema è abbastanza comune anche con metal molto più costosi. Uno dei trucchi che si possono utilizzare per minimizzare questo problema è presto detto: quando ti capita di rilevare un target che potrebbe essere moneta o lattina (ora non ricordo su quale tacca vengono segnalate più spesso) centra l’obbiettivo col pinpoint e continua a spazzolare sopra l’oggetto aumentando lentamente l’altezza della piastra dal terreno. Di solito le lattine danno un segnale così forte che il tuo metal continuerà a sentirle bene (a meno che non siano proprio tanto profonde!) anche con la piastra a parecchi cm (20 e oltre) da terra, cosa praticamente impossibile che succeda con una comune moneta. Se quindi hai la piastra alta 10-20 cm da terra e il target continua ad essere rilevato correttamente, al 95% si tratta di una lattina e non di una moneta.
Questo stesso trucco può essere utilizzato per le catenine d’oro che il tuo amato ACE250 riesce a sentire fino ad alcuni cm. Dato che questo materiale ha la stessa conduttività della stagnola, prova ad usare lo stesso trucco di prima… Di solito la stagnola, specie se non è proprio piccolissima, viene sentita ad una distanza maggiore perchè quando appallottolata ha una superfice nettamente superiore a quella di una sottile catenina.
4) Abbi pazienza e cerca di scavare all’inizio tutto ciò che non è nelle prime due tacchette. Solo così, con qualche centinaio di buche sulle spalle, potrai imparare a conoscere a fondo questo strumento. Imparerai con l’esperienza che le segnalazioni qualche volta non dicono la verità e ti capiterà di trovare target buoni mentre il MD ti dirà che non lo sono…
Non sai quanta gente ho visto, anche con più dieci anni di MDing sulle spalle, che spazzola in maniera assolutamente sbagliata. La cosa triste è che poi si da la colpa al MD che non va…
Io, per esempio, mi sono accorto che quando sono molto stanco tendo a spazzolare in maniera poco uniforme e con leggeri rialzi tipo “pendolo”. A questo punto, quando me ne accorgo, mi riposo un po’ e poi riprendo il movimento corretto.
Ci sono poi quelli che io chiamo i “corridori” del Detecting… Ovvero quelli che avanzano così velocemente sul terreno che se la loro piastra rilasciasse una traccia in vernice si vedrebbero delle “S” strepitose.
In altre parole, non sovrapponendo affatto almeno una parte della spazzolata, lasciano tantissimi cm cubici inesplorati. Vorrei che il nostro amico novizio notasse bene (tu Alfredo so che ne sei ben consapevole e che non hai bisogno di questi semplici consigli) che ho usato il termine CM CUBICI e non CM QUADRATI.
Spesso non si pensa che quando si spazzola si ha che fare con l’esplorazione tridimensionale del terreno. Ci si concentra di più sulla copertura bidimensionale…
Errore comune ma sempre piuttosto importante!
Ricordo, come già accennato nel mio precedente thread, che per ogni cm che teniamo sollevata la piastra da terra perdiamo CM di profondità. Questa profondità è legata al VOLUME TRIDIMENSIONALE del campo elettromagnetico sensibile. Se non si tiene la piastra ad una distanza corretta dal terreno verranno persi MIGLIAIA di CM CUBICI alla fine della giornata. Chissà cosa potevamo trovare…
Se poi all’altezza scorretta si aggiunge una mancata sovrapposizione delle spazzolate il danno è terribile!
Perchè?
Perchè la parte del campo elettromagnetico che raggiunge la massima profondità si trova sulla sommità dell’ideale cono sensibile (nel caso di piastre DD questo problema è teoricamente minore a causa della forma a “chiglia” del campo magnetico) ed è quindi molto più stretto rispetto alla parte più vicina alla piastra dove c’è la base del cono elettromagnetico.
Per evitare di “mancare” bersagli profondi con la punta del cono, sarà quindi necessario tenere la piastra più vicina possibile al terreno e fare spazzolate sovrapponendo almeno 1/3 (ideale sarebbe 1/2) della grandezza della piastra.
Se ora fate un piccolo sforzo di immaginazione e visualizzate il cono elettromagnetico in movimento… Quanti target abbiamo perso con le nostre spazzolate scorrette?
(A questo punto l’amico Alessandro ha mosso la seguente critica)
Ciao Leonardo
ti ringrazio dei validi consigli…ma con quest’ultimo che hai dato non sarei del tutto d’accordo
hai perfettamente ragione a far notare che per rilevare più possibile in profondità la spazzolata dovrebbe essere quasi sovrapposta alla precedente proprio per l’effetto cono,ma nel caso della ricerca in spiaggia l’obiettivo è proprio quanti metri cubi di sabbia riesco a passare a fine giornata,per assurdo una spazzolata “perfetta”dovrebbe essere eseguita a 2/3 cm dalla quella prima e questo significa ripassare su terreno già passato con un’enorme perdita di tempo,sono dell’idea che i risultati migliori in quel contesto si ottengano proprio con una spazzolata sempre parallela e rasente al terreno ma spostata in avanti quasi dell’intera piastra,io non denigrerei troppo i “corridori” del Detecting…..ciao e ancora grazie
Ecco la mia risposta:
Ciao Alessandro!
Ti allego un grafico in cui, un po’ grossolanamente dato il poco tempo, si può evincere in modo più intuitivo la differenza di efficacia in termini di CM cubici analizzati. Come vedi ho messo a confronto la classica spazzolata “Runner” (Corridore) con quella “Overlap” (Sovrapposizione).
Le traiettorie viste da sopra sono piuttosto verosimili, specie se la velocità di spazzolata insieme a quella di avanzamento non sono lentissime. Se volessimo fare proprio i pignoli, potremmo evidenziare una leggera curva ad arco in direzione contraria a quella di avanzamento verso la fine della spazzolata ma, specie per i “runner” più…”runner” questa tende ad annullarsi. Anche per coloro che fanno “overlap” spesso questa sovrapposizione non è come si immagina. Teoricamente la spazzolata dovrebbe formata da una serie di archi che si sovrappongono l’uno con l’altro per un tot di cm. In realtà questo movimento non viene quasi mai ad essere eseguito correttamente, a meno che una persona non si concentri espressamente sui movimenti. Gli “Overlapper” quindi, lungi dall’essere perfetti, tenderanno solitamente a fare spazzolate a forma di “S” strettissima con oltre il 50% della lunghezza arco leggermente sovrapposto al precedente.
Se ci fermiamo solo al primo grafico (visione dall’alto) già possiamo notare come ci siano spazi enormi non coperti dalla spazzolata “runner”. Questo perchè l’avanzamento crea uno spostamento in diagonale particolarmente accentuato per ogni passata creando le famose “S”.
Se poi andiamo anche ad analizzare la visione laterale (in basso a sinistra) potremo ulteriormente notare come ci sono grandi volumi assolutamente non ispezionati. Tra l’altro, per l’intrinseco limite della rappresentazione grafica, quello che vedi è solo il volume MINIMO perso tra un passaggio e l’altro. Se si fa uno sforzo di immaginazione e si immagina cosa accade continuando a muoverci, il volume non esplorato aumenta progressivamente fino a quando non invertiamo nuovamente il senso di spazzolata. Questo sempre perchè dobbiamo considerare che, mentre muoviamo la piastra lateralmente, ci stiamo comunque spostando in avanti.
Sembrerà quasi banale ora analizzare i grafici “Overlap” che sono sulla destra. Pur nella loro grossolanità ci permettono molto chiaramente di vedere come gli “sprechi” siano sensibilmente inferiori anche se probabilmente non nulli data la difficoltà nel produrre una spazzolata sempre corretta.
Ovviamente se c’è bisogno di ulteriori chiarimenti sono a disposizione.
Ciao!
Leonardo/Bodhi3
Grazie ,per le ottime informazioni date.