TEAM: Verifica del Sistema “MONTE” per M6
(Articolo di Massimo “Gladiatore” – Senior Member dell’AMDTT)
Amici,
Desidero prima di tutto scusarmi per aver tardato cosi tanto nell’eseguire questa prova. Purtroppo, dapprima per le condizioni atmosferiche avverse e poi per impegni di lavoro che mi hanno visto più volte all’estero, ho dovuto posticipare di continuo.
Ieri sono riuscito finalmente a realizzare questa interessante prova. Per l’occasione ho utilizzato 2 MD diversi: WHITE’S M6 dotato di piastra SEF 15X12 e WHITE’S MXT montato sempre con la SEF 15X12, prestatomi gentilmente dall’amico e collega di Team Mauro (Mauroki).
Il test è stato eseguito in un campo nel quale è appena avvenuta la mietitrebbiatura del mais. Il terreno era compatto, evidentemente schiacciato a dovere dalle macchine agricole che vi hanno lavorato . L’MXT di Mauro mi ha permesso anche di conoscere (finalmente !!) quale fosse la mineralizzazione della terra in qui avrei eseguito il test. L’M6 non ha questa funzione. In modalità prospecting, il valore ground era di 45-50.
Nota di Bodhi3: In realtà questo valore non indica l’INTENSITA’ della mineralizzazione ma bensì la prevalenza della mineralizzazione ferrosa rispetto a quella salina/alkalina. In altri termini, all’aumentare del valore, sapremo che la mineralizzazione ferrosa è sempre più quella dominante ma, ahimè, non ci dirà QUANTO E’ FORTE.

Sono partito con il mio M6: accensione e bilanciamento classico con 5-6 pompate. Ho spazzolato circa 10 metri prima di arrivare sulla buca. Il target è stato agganciato perfettamente. VDI 74-75. Ho ripetuto il test 4-5 volte di seguito. Risultato identico.

Ripeto tutto il test con l’MXT di Mauro. Risultati identici, sia in relics che in coin.
Quindi possiamo affermare che il bilanciamento o meno del MD non ha influenza alcuna sui valori VDI. Non ho quindi ritenuto opportuno effettuare altri test con diverse tipologie di target o a profondità diverse. Se mi si presenterà l’occasione, rifarò il test in spiaggia in condizioni diverse. Vedremo se otterremo risultati identitici-
Anche se non ha attinenza con l’argomento sopra trattato, mi premeva precisare alcune cose interessanti che l’MXT dell’amico Mauro mi ha permesso di verificare. Sono cose magari ovvie ad alcuni, ma sicuramente giova farle presente per chi è nuovo in quest’attività e con strumenti analoghi al mio.

Durante una mia ultima spazzolata, ho voluto verificare a puro titolo di curiosità se vi erano differenze di profondità tra il mio M6 e l’MXT, lavorando sui vari settaggi di quest’ultimo (coin-relics) e usando la medesima bobina (SEF 15X12). Sempre sepellendo una moneta a una profondità di 25 cm, ho notato come questa non venisse percepita al primo passaggio ma bensì agganciava il target bene (o quasi bene) il target dopo il secondo passaggio e con VDI ballerini. Ho quindi ripetuto il test varie volte, cambiando però velocità di spazzolata, ovvero rallentandola. Ebbene i target venivano agganciati al primo passaggio. Al che mi sono deciso di ripassare con velocità di spazzolata più lenta, un tratto di spiaggia sul quale avevo spazzolato alla mia consueta andatura. Con mia grande sorpresa ho recuperato altre monete tralasciate al precedente passaggio).
Premetto che non ero mai stato in quella spiaggia e che mi era sembrata diversa nel colorito rispetto alla consueta sabbia sulla quale solitamente opero: il colore sempre grigio ma con un velo rossastro/brunastro, quasi certamente segno di presenza ferrosa (quindi giustifica il ground 85). Di contro, nel test eseguito in campi, ove il GROUND era di 40-45, la velocità di spazzolata è indifferente al fine dell’aggancio target. Ho potuto verificare che anche con velocità di spazzolata sostenuta, i target sono agganciati al primo passaggio senza problemi.
Grazie a Leo per la precisazione circa la mineralizzazione ferrosa. Mi scuso per l’imprecisione. Infatti mi riferivo proprio alla prevalenza della mineralizzazione ferrosa rispetto a quella di altro tipo. Come precisavo nella parte riferita al test eseguito in spiaggia circa la velocità di spazzolata, il colorito della sabbia mi ha fatto supporre infatti che vi era presenza di mineralizzazione ferrosa, supporta per l’appunto da un valore ground 85 contro il 40-50 rilevato in occasione della verifica del test MONTE