TEST: Seconda prova della SEF 15×12 con White’s DFX

Questo sabato, giornata stupenda, ho effettuato la seconda uscita Test con la SEF 15×12 montata sul mio DFX.

La prima parte della mattinata si è svolta su un terreno arato, leggermente sabbioso, pochi sassi sepolti e mineralizzazione media; la seconda parte su un campo da pascolo con manto erboso basso, pochi sassi sepolti e mineralizzazione medio-alta. In entrambi i casi mi trovavo abbastanza vicino (circa 100 metri) ad un terreno dove si stavano svolgendo voli d’addestramento con piccoli elicotteri civili (ddu’ cojoni… un casino che non immaginate…)

Come la scorsa volta, ho iniziato prima a cercare caricando il programma di fabbrica RELIC. Quando devo testare un nuovo accessorio mi piace sempre partire da impostazioni “conservative” per vedere come se la cava in condizioni di relativa rilassatezza. Il peso (circa 700 e rotti grammi) della piastra si è rivelato più gestibile, forse grazie all'”allenamento” della settimana scorsa, al fatto che avendo preso un po’ di dimestichezza con la piastra tendevo a tenerla ancora più vicina al terreno (sforzando quindi di meno il polso per evitare il minimo contatto con gli ostacoli) ma soprattutto al fatto che ho imparato che questa piastra può (secondo me DEVE) essere mossa più lentamente delle altre.

Quello che ho appena detto contraddice in pieno la teoria del metal detecting che dice che sono le piastre piccole che possono essere usate lentamente senza perdere efficacia (chi legge il mio blog sa il perchè) mentre le più grandi andrebbero mosse con più brio. Il bello è che la SEF 15×12, anche a muoverla non troppo rapidamente, si rivela assolutamente performante permettendomi quindi di non affaticarmi troppo durante la spazzolata.

E’ ovvio, prevengo i vostri commenti, che aumentando la velocità di spazzolata le prestazioni aumenteranno leggermente, ma per ottenere quel pollice in più di profondità, vi costerà un bello sforzo… Decidete voi…

Come dicevo, i primi test sono stati effettuati su un campo arato. La dimensione delle zolle di terreno non era eccessiva ma comunque non si trattava di un terreno “piatto”. Normalmente sui campi arati le piastre grandi soffrono un po’ perché, non potendo seguire il profilo delle zolle in maniera aderente come è possibile fare con piastre più piccoline, siamo costretti a tenerle leggermente sollevate perdendo di profondità. In questo caso, per fortuna, le generose dimensioni della SEF 15×12 compensano almeno in parte questa perdita di profondità.

La stabilità della piastra anche stavolta è stata superlativa. Ho testato il mio DFX su quel terreno non solo con alcune Factory Preset (Relic, Jewelry e Jewelry/Beach) ma anche con programmi molto noti per le loro performance (es. Bazooka – vedi in fondo all’articolo ) e anche in questo caso la piastra si è comportata in maniera superba.

Memore dell’esperienza precedente, ho abbassato un pochino la DC Sensitivity in modo da avere un pin-point più preciso e, anche grazie all’esperienza accumulata, la mia precisione di individuazione e scavo è diventata “QUASI” assoluta. Ho scritto “QUASI” non a caso… fra poco spiegherò il perché…

Anche in questa condizione operativa i risultati non sono mancati e dopo un po’ (tenete conto che questo campo l’avevo già lavorato con la Eclipse 950 e con un ACE 250) sono iniziati a spuntare oggetti non ferrosi a varie profondità. Come al solito la profondità media è stata sicuramente superiore a quella ottenibile con la piastra standard in quelle condizioni di terreno. Dato il quasi inesistente inquinamento da ferro, non ho avuto modo di riprovare in modo intensivo la recovery speed e la sepazione dei target.

La seconda parte del test è avvenuta su un campo da pascolo bellissimo. Erbetta bassa bassa tipo campo da golf… sole stupendo… nessuno che scassava (a parte gli elicotteri che mi sorvolavano ogni 5 minuti!).

Dato che non avevo troppo tempo a disposizione, mi sono concentrato su alcuni test “artificiali”.

Ho scavato una bella buchetta da circa 22-25 cm (non vado in giro col righello!) e ci ho infilato dentro una moneta da 50 cents. Ho ricoperto il tutto e pigiato ben bene per far aderire la terra.

So per certo che ne la 950 ne la 6×10 sarebbero riusciti a sentirla con quella mineralizzazione (parliamo di un valore pari a 4 su 13.5 nella scala Jeff Foster dove 0 è mineralizzazione estrema e 13.5 è nessuna mineralizzazione) avendo già fatto quel test durante un’uscita precedente.

Bhè… la SEF la sentiva… e pure bene!

Per onestà va detto che l’audio era abbastanza solido e ripetibile mentre il Signagraph e il VDI erano piuttosto variabili anche se sempre con valori positivi. Dato che stavo usando il programma Bazooka che è notoriamente estremo e tende a dare anche diversi falsi segnali, ho pensato: “Ma non è che posso scambiare il segnale del mio target buono con un falso segnale e ‘tirare avanti’ senza fermarmi?” e allora ho voluto fare un secondo test che tagliava la testa al toro…

Ho abbassato i valori di AC Sensitivity da 80 a 67, la DC a 35 e il PreAmp Gain da 4 a 3.

Voi direte, “Ma che sei matto? Non sentirai una moneta manco se l’appoggi sulla piastra!!! Quei valori sono TROOOPPO bassi!”

Bhè… Il suono di soglia è diventato di velluto… Falsi segnali ZERO e… Passando la SEF sulla moneta: BEEEP!!! Beccata!!!! Impossibile confondersi ora!!! Ho fatto anche altre prove seppellendo altri oggetti ed ho avuto altre conferme. Morale della favola: se non siete interessati a profondità da sindrome cinese ma volete certezze e ottima profondità, NON SETTATE LA MACCHINA CON VALORI TROPPO ALTI! Seguendo questa filosofia mi sono trovato con una macchina ultra-stabile, silenziosissima e che, se segnalava qualcosa…era un target valido con un livello di confidenza di circa il 90%. E non ho perso tanto in profondità!

E’ certo che se siete interessati alla SUPER-PERFORMANCE dovrete, ma questo è comune a qualsiasi piastra, accettare un compromesso: settaggi “pompati”, un maggior numero di falsi segnali e quindi peggiore qualità di ricerca in senso ampio.

Un settaggio da super-esperti? Prendete il Bazooka, abbassate i valori di AC, DC e PreAmp ai valori che ho detto sopra, verificate di trovarvi in monofrequenza 15KHz, GEB Offset a +1, SweepSpeed a 1, HotRock Reject e BottleCap Rejection al minimo e Recovery Speed intorno a 10-12. Ground Filtering a seconda della mineralizzazione (se potete usare il valore 3 è meglio). Ma soprattutto VCO e MIXED MODE su ON…

So che il Mixed Mode non è per tutti… Causa parecchi mal di testa specie se siete in zone inquinate da ferro. Ma se non avete troppi problemi con la spazzatura metallica vi permette di iniziare a sentire il target prima di passarci sopra con la piastra! Divertimento assicurato!

Per concludere voglio tornare al discorso lasciato a metà sul PINPOINT….

Ho scritto che, con la pratica la precisione di scavo diventa QUASI assoluta. Infatti possono esserci i casi in cui potreste letteralmente diventare matti per trovare il target. Durante le mie ultime prove mi è capitato più di una volta di sentire un target con audio solido e signagraph solido. Verificavo la posizione col pin-point e, dopo aver individuato il punto esatto, iniziavo a scavare… Nulla…Eppure il meter è abbastanza preciso anche con la SEF… Scavo più a fondo… nulla… Allargo un po’ la buca…ancora nulla… Vado più giù… nulla… Eccheccacchio!

Poi, all’improvviso, mi ritorna in mente un brandello di un post di un forum americano dove si accennava a SEF e Segnali Fantasma. Bingo!

La SEF, per la sua particolare conformazione, spesso può ingannare l’operatore quando il target è messo con una particolare angolazione. Può accadere infatti che pur segnalando il massimo livello di segnale al centro della piastra, in realtà il target si trovi a lato della medesima. In altre parole il campo elettromagnetico è come se fosse deviato dall’angolazione del target e spostato lateralmente.

Ciò, a dire il vero, non capita di frequente, anzi, succede pochissime volte, ma quando succede è piuttosto noioso. Personalmente ho notato questo. Quando mi è capitato questo fenomeno, ho visto che, al lato della piastra, un paio di cm fuori dal suo bordo, il metal mi segnalava un altro target valido alla stessa profondità del primo. Scavando poi mi accorgevo che il target VERO si trovava più o meno in un punto a metà dei due target VIRTUALI segnalati.

A questo punto ho elaborato una strategia. Quando sospettavo una situazione del genere, usavo il PINPOINT per ispezionare l’area INTORNO al primo target segnalato per verificare la presenza del suo “Fantasma”. A quel punto scavavo tra i due punti e di solito funziona!

Ripeto… Su 100 segnali validi questo effetto fantasma potrà capitare 5-6 volte… Nulla di preoccupante quindi…e poi vi ho appena indicato come aggirare il problema.

Concludendo la mia prova riconfermo l’assoluta qualità di questo prodotto il cui acquisto consiglio vivamente specie a tutti coloro che cercano una piastra ultra-performante in profondità, copertura, stabilità e precisione nella discriminazione e nella separazione dei target.

Spero, nel prossimo futuro, di poter testare anche la sorella minore 12×10 per verificare, come dicono, che non perda troppo rispetto alla 15×12 garantendo però un peso sensibilmente inferiore.

Happy SEF Hunting!

Bodhi3

BAZOOKA PROGRAM PRG
BASIC ADJUSTMENTS: BAZOOKA
TARGET VOLUME 48 – 63 1 50
AUDIO THRESHOLD 0 – 42 2 15
TONE (AUDIO FREQ.) 0 – 255 3 231
AUDIO DISC. ON/OFF 4 ON
SILENT SEARCH ON/OFF 5 OFF
MIXED-MODE ON/OFF 6 OFF
A.C. SENSITIVITY 1 – 85 7 80
D.C. SENSITIVITY 1 – 60 8 50
BACKLIGHT 0 – 6 9 0
VIEWING ANGLE 1 – 25 10 25
PRO OPTIONS:
AUDIO RATCHET PINPOINT ON/OFF 1 OFF
S.A.T.SPEED 0 – 10 2 5
TONE I.D. ON/OFF 3 ON
V.C.O. ON/OFF 4 ON
MODULATION ON/OFF 5 ON
G.E.B. AUTOTRAC ON/OFF 6 ON
TRAC VIEW ON/OFF 7 OFF
AUTOTRAC SPEED 1 – 20 8 8
AUTOTRAC OFFSET -10 – +10 9 0
TRAC INHIBIT ON/OFF 10 ON
COARSE G.E.B. 0 – 255 11 AUT
FINE G.E.B. 0 – 255 12 AUT
DISCRIM-INATION DISC. EDIT -95 – +95  (n.a.) 13 REJ:-95,
BLOCK EDIT -95 – +95 14 -71
ACC:-70,
95
LEARN ACCEPT ON/OFF 15 OFF
LEARN REJECT ON/OFF 16 OFF
RECOVERY SPEED 1 – 40 17 16-20
BOTTLECAP REJECT 1 – 20 18 1
HOT ROCK REJECT 0 – 20 19 10-20
SWEEP SPEED 1 – 20 20 1
GROUND FILTERING 2 – 6 21 5
DISPLAY VISUAL DISC. ON/OFF 22 OFF
ICONS ON/OFF 23 PREF
V.D.I. SENSITIVITY 0 – 99 24 90
D.C. PHASE ON/OFF 25 ON
GRAPH AVERAGING ON/OFF 26 OFF
GRAPH ACCUMULATE ON/OFF 27 ON
FADE RATE 1 – 14 28 5
PREAMP PREAMP GAIN 1 – 4 29 3
MULTI FREQ. METHOD 2 FREQ. (BEST DATA) ON/OFF 30 OFF
2 FREQ. (CORRELATE) ON/OFF 31 OFF
V.D.I. NORMALIZED ON/OFF 32 ON
1 FREQUENCY (3kHz) ON/OFF 33 ON
1 FREQUENCY (15kHz) ON/OFF 34 OFF

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.